Marketing territoriale a costo quasi zero e con una iniziativa che arriva da appassionati di Instagram e della propria terra. È questo il mix che ha dato vita a Sicilianinsta, gruppo che, dopo aver raccontato i luoghi più nascosti della Sicilia, ha deciso di promuovere anche i riti attraverso il social delle immagini. Dal 14 al 17 aprile Sicilianista ha invitato influencer da ogni parte della Sicilia per raccontare una delle celebrazioni più sentite dell’isola: la Settimana Santa di Enna. Le foto potete trovarle attraverso l’hashtag #sicilianinsta, mentre per sapere come è nato il progetto vi basterà ascoltare l’intervista a Marco Severino, cofondatore della community.
Foto di copertina, via.
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Link utili
- Account ufficiale Sicilianinsta: instagram.com/sicilianinsta
La citazione di Marco
Leggi la trascrizione del podcast
[FABIO] Ciao questo è il quarantatreesimo podcast di Start Me Up, il format che parla di innovazione tecnologica e sociale al Sud Italia. Ben ritrovata o ritrovato a te che stai ascoltando, la voce al microfono è di Fabio Bruno. Start Me Up è prodotto da Smartwork idee digitali per il mondo reale con la fondamentale collaborazione di keedra hosting, servizi web per il tuo business.
[FABIO] Mai sentito parlare di marketing territoriale? Il mio preferito è quello che nasce dalle community e utilizza i social network. C’è stato un caso molto interessante capitato a Enna durante le celebrazioni per la settimana santa che si è svolta tra il 14 e il 17 aprile di quest’anno. Il gruppo Sicilianinsta ha infatti invitato influencer da tutta la Sicilia per raccontare il rito attraverso post e immagini. Ne parliamo adesso con Marco Severino!!!
[FABIO] Ciao Marco e benvenuto a Start Me Up
[MARCO] Grazie ragazzi, è un piacere stare qui con voi. Che poi io non sono il solo fondatore, siamo in quattro. Sono un cofondatore.
[FABIO] I social per raccontare un rito ricco di storia, come nasce questa idea?
[MARCO] Ma in realtà nasce 2 anni fa così fra amici. Noi giravamo i paesi paesi siciliani, magari anche quelli meno noti per la Sicilia e li andavamo così a instagrammare utilizzando i nostri account personali. Da lì abbiamo pensato nonostante noi nel tempo avevamo creato un pubblico e un network di persone che si muovevano nell’ambito della promozione turistica su Instagram, abbiamo pensato che dato che avevamo un certo riscontro e che questi potevano essere promossi in maniera così semplice, abbiamo ritenuto che probabilmente creare una pagina, quindi un account su Instagram che potesse raccontare quella che noi chiamiamo la Sicilia autentica poteva essere un discorso interessante. Quindi insomma nasce così: abbiamo poi pensato che la Settimana Santa nel cuore la Sicilia è uno degli eventi più importanti nel nostro territorio. E quindi abbiamo ritenuto che quello fosse l’evento con cui lanciare la propria pagina, o comunque del progetto.
[FABIO] Questo due anni fa…
[MARCO] Questo due anni fa perché noi due anni fa avevamo invitato 25 influencer da tutta Italia. Considera che adesso sono tra i più forti in Italia, quindi noi già due anni fa avevamo dialogato con queste persone che poi sono diventati amici e abbiamo invitati a raccontare la settimana santa di Enna. Quindi con il supporto del comune di Enna e del Collegio delle confraternite della settimana santa di Enna, siamo riusciti a invitare 25 persone e a raccontare i riti della tradizione ennese, almeno quelli pasquali.
[FABIO] Come avete scelto gli influencer?
[MARCO] Ma in realtà li abbiamo scelti così come ti dicevo, fondamentalmente all’inizio per un percorso naturale. Perché quando è nato Instagram, chi si è iscritto immediatamente su Instagram, in un modo o in un altro non era un un social così strutturato e programmato che chi si muoveva nella promozione turistica italiana eravamo riusciti a instaurare i primi contatti. Quindi questo network ci ha permesso di invitarli in maniera semplice, chiedendo loro di partecipare.
[FABIO] E come li preparate all’evento?
[MARCO] Noi abbiamo abbiamo raccontato quella che è la settimana santa di Enna e quello che è stato raccontato fino a quel momento della settimana santa di Enna. considera che era un esperimento: organizzare due anni fa un instameet, di persone che venivano da tutta Italia, per 4 giorni era veramente una cosa molto innovativa. In due anni Instagram è cambiato e tante le dinamiche sono cambiate e hanno avuto una faccia diversa. Due anni fa era sicuramente un esperimento. E la visione anche del Comune, del Collegio è stata sicuramente di grande supporto per noi. Quindi invitare questi ragazzi a raccontare in quel momento è stato sicuramente utile. L’abbiamo presentata, abbiamo detto cos’era per noi la settimana santa di Enna, e volevamo capire cosa poteva essere per loro. Quindi questo supporto diciamo di questi Instagramer famosi su Instagram, quindi molto influenti sul panorama turistico quindi ha consentito quindi di dare un supporto tale a progetto Sicilianista, che in realtà è poi diventato un hashtag molto seguito su Instagram, diventando quasi un emblema per chi vuole raccontare la Sicilia autentica e usa Sicilianinsta sulle sue foto.
[FABIO] State ascoltando Start Me Up, Fabio Bruno al microfono e c’è Marco di Sicilianinsta al telefono. Marco, quindi quella di quest’anno, se non sbaglio, era la terza edizione di Sicilianinsta, giusto?
[MARCO] No, no. Questa è la seconda edizione, quella che c’è stata adesso dal 14 al 17 aprile. L’anno scorso purtroppo non s’è potuta fare per motivi organizzativi, ma abbiamo fissato quest’anno. Cosa interessante, cosa curiosa è stato questo che la partecipazione di questi instagramer ha consentito quindi essere di essere diciamo sostenibile, quindi ha consentito la possibilità di rimanere sempre a galla perché hanno continuato ad utilizzare l’hashtag sicilianinsta e quindi è diventato poi portatore della bellezza siciliana in generale non soltanto poi riferita alla settimana santa di Enna.
[FABIO] Riprendendo un po’ quello che stavi dicendo, in che modo si calcola il ritorno di immagine in operazioni del genere?
[MARCO] Il primo calcolo di ritorno di immagine è stato per noi semplice. Nel senso che nel momento in cui non c’era niente, non era mai stato creato nulla in riferimento a questo, i dati erano immediatamente oggettivi. Quindi abbiamo subito riscontrato, analizzando poi quello che è stato sviluppato nel web. Questa volta è un po’ più complesso trarre il risultato perché siccome già supportato ed è utilizzato l’hashtag, anche il movimento in merito a sicilianinsta, riuscire ad identificare soltanto quelli riferiti alla settimana santa di Enna, ancora diciamo siamo in analisi. Però ovviamente ripeto sempre sempre in positivo: il progettando è andato benissimo, quindi siamo contenti di poter promuovere una cosa così di tradizione, così sentita. E poterlo raccontare in maniera così innovativa, è molto simbolica la cosa. Anche perché diventa interessante perché gli instagramers sono invitati a vivere degli spazi anche un po’ più intimi. Quindi con degli accessi un po’ più privati: per esempio durante la vestizione dei confrati che sono riti anche abbastanza segreti.
[FABIO] E il ritorno non è solo in immagine, giusto? Non intendo solo al guadagno in denaro, ma anche rapporti umani, relazioni…
[MARCO] No assolutamente sì io devo dire che due anni fa, ma così come quest’anno ma due anni fa, raccontare quello che poteva essere Enna trasformando una sorta di piattaforma multimediale virale immagina di trovarmi a dialogare con le persone che tendenzialmente ancora non sapevano neanche cos’era Instagram – e non so se lo sanno ancora adesso. Quindi riuscire a trasmettere quello che si poteva realmente fare, trovare un loro supporto, inizialmente pensavo fosse qualcosa di complesso. Però incredibilmente diciamo che la direzione di questo collegio di direttori, diciamo preceduta da una persona visionaria che ha creduto al progetto e quindi ha permesso poi questa visione.
[FABIO] Una simile iniziativa non sarebbe possibile senza la collaborazione delle istituzioni, dico bene?
[MARCO] Sì diciamo se anche dell’istituzione. Anche il patrocinio è sicuramente utile. Considera che noi parliamo anche di budget bassissimi, quindi diventa interessante questo percorso perché quando parliamo di marketing territoriale, la promozione turistica a costo zero, non è uno slogan, non è tanto per dire. Cioè in realtà noi abbiamo soltanto provato a coprire le spese dei ragazzi che venivano qui, dando loro vitto e alloggio. Dopodiché superato queste spese che, ripeto, sono veramente basse, ti consente di fornire e di promuovere un’informazione incredibile, rispetto all’investimento reale. E questo calcolando quindi l’investimento reale a quello che poi sono i risultati raggiunti c’è un gran bel obiettivo raggiunto.
[FABIO] Ci prendiamo una piccola pausa!
Tra il 10 e il 12 maggio a Roma c’è BLAST. Per 3 giorni i locali della Nuova Fiera si riempiranno di aziende, startup, investitori, incubatori, acceleratori e personaggi di spicco del mondo della tecnologia e dell’innovazione provenienti da ogni parte del mondo. Non puoi perderlo! Anche perché se inserisci il codice StartMeUp100 Con la S, la M e la U maiuscola e il 100 a numero al momento dell’acquisto, prendi il biglietto a 100 euro anziché 300. Sbrigati però che ci sono solo 50 biglietti disponibili. Per conoscere il programma visita blastproject.com. Trovi il link anche su radiostartmeup.it
[FABIO] Marco, nell’introduzione ho parlato di Sicilianinsta come un bellissimo caso di marketing territoriale. Se fossi, mettiamo, assessore alla cultura, come metteresti a sistema iniziative come questa in tutto il territorio siciliano e di tutto il Sud Italia?
[MARCO] Guarda io ti dico spesso mi hanno chiesto perché non lavorassi come assessorato regionale del turismo, sì scherzava! È chiaro che comunque tu per seguire progetti come questo ovviamente ripeto spesso veramente lo fai per volontariato, si fa veramente per passione, è chiaro che un po’ di curiosità nei confronti la tua terra, della Sicilia devi sicuramente averla. Pensare di attualmente di non avere dei canali che consentano adesso di raccontare la Sicilia in maniera diciamo un po’ più sviluppata e strutturata a volte questo un po’ mi lascia un pochino perplesso, perché mi piacerebbe diciamo che tutto fosse un po’ più informatizzato e standardizzato affinché la comunicazione potesse essere supportata maggiormente dalla Regione, dagli enti pubblici.
[FABIO] però non hai risposto alla mia domanda…
[MARCO] Hai ragione, hai ragione. Mi piacerebbe pensarci su, sarebbe molto interessante anche perché anche per me probabilmente…è molto stimolante.
[FABIO] vabbé, me lo dici nella prossima intervista…
[MARCO] Esatto, questo te lo scrivo nel commento sotto il post.
[FABIO] ok, Marco cosa fa Sicilianinsta il resto dell’anno?
[MARCO] Nel resto dell’anno così come ti dicevo prima, Sicilianista racconta la Sicilia meno nota, con meno retorica dietro. L’obiettivo è quello di dialogare con gli enti, che non sia soltanto il Comune di Enna o il collegio dei Rettori. Quindi promuovere e pianificare Sicilianista, quindi anche in altre città. Anche in altri paesi.Io credo che Instagram al di là di vedere una brochure o un sito, instagram ti dà la possibilità, ti dà l’esperienza in più. È questo quello che è fondamentale, l’immagine che è sicuramente bella da vedere. Ciò che conta è anche il diario di bordo, quello che i ragazzi raccontano, quello che vogliono trasmettere, raccontare quello che qualcuno sta vivendo in questo momento. È questo il valore aggiunto.
[FABIO] Grazie mille per essere stato con noi!
[MARCO] Grazie a te. Io invito tutti a usare l’hashtag Sicilianista, non possiamo che essere felici.
[FABIO] Lui era Marco Severino di Sicilianinsta. Trovi tutti i link a cui abbiamo fatto riferimento su radiostartmeup.it. Se ti è piaciuto questo podcast dillo sui social o una recensione su iTunes. Unisciti ai fan di Start Me Up su facebook e segui il programma su twitter, linkedin e instagram. Segnalami progetti e storie che vuoi sentire o, perché no? Raccontare tu stesso a Start Me Up. Abbonati ai podcast così li ricevi direttamente sul tuo smartphone o computer. Puoi usare iTunes o il feed RSS che trovi su radiostartmeup.it
[FABIO] Start Me Up ha anche una newsletter che ogni settimana suggerisce uno strumento o una storia che arriva dal mondo startup. Per riceverla basta scrivere la propria mail nel box dedicato sulla homepage di radiostartmeup.it.
[FABIO] Start Me Up è prodotto da smartwork idee digitali per il mondo reale e reso possibile grazie al contributo di keedra hosting, servizi web per il tuo business. Io sono Fabio Bruno, grazie per aver ascoltato questa puntata, alla grande!
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