Si cercano aspiranti imprenditori, anche senza una idea di business. È questa la particolarità dell’Academy di 012 Factory, il centro nato di fronte alla Reggia di Caserta (e da un anno presente anche a Cosenza) che forma gli imprenditori di domani. Un percorso formativo orientato sulla persona perché, come spiega Pietro Nardi, cofondatore di 012Factory, molto spesso chi ha un’idea è poco incline a cambiarla e ad abituarsi ai fallimenti, che sono un aspetto fondamentale del fare impresa. Per questo motivo trovo molto interessante questo tipo di approccio e ti invito a ascoltare questo podcast.
Perché ascoltare questo podcast?
Per conoscere un modo nuovo per insegnare a essere imprenditori;
Per avere un motivo in più per candidarsi ed entrare a far parte del corso dell’Academy
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Link utili
- Sito ufficiale 012Factory: 012factory.it
- Link diretto per proporre la propria candidatura all’Academy: 012factory.it/academy-candida
La citazione di Pietro
Leggi la trascrizione del podcast
[FABIO] Podcast numero 44 di Start Me Up, il format che parla di innovazione tecnologica e sociale al Sud Italia. Ben ritrovata o ritrovato a te che stai ascoltando, la voce al microfono è di Fabio Bruno. Start Me Up è prodotto da Smartwork idee digitali per il mondo reale con la fondamentale collaborazione di keedra hosting, servizi web per il tuo business.
[FABIO] Dell’academy di 012 Factory vi ho già parlato qualche anno fa. Se segui i social sai che ultimamente abbiamo stretto un po’ di più i rapporti e di questo non posso che esserne orgoglioso. Così sono ancora più orgoglioso ospitare e dare il benvenuto a Pietro Nardi, uno dei founder di 012 Factory. Ciao Pietro e benvenuto a Start Me Up.
[PIETRO] Ciao Fabio e ciao a tutti
[FABIO] Iniziamo dalla notizia, e cioè che sono aperte le iscrizioni all’Academy per il prossimo anno, giusto?
[PIETRO] Si
[FABIO] In cosa consiste il percorso da voi proposto?
[PIETRO] Il periodo è sempre lo stesso. Il programma dura 6 mesi e durante questi 6 mesi ci sono 12 moduli dove ognuno è composta da due giornate fondamentali. C’è la giornata dei mentor dove noi founder fondamentalmente cerchiamo di trasmettere… Perché almeno dal nostro punto di vista non possiamo insegnare ma possiamo solamente trasmettere il fare impresa. Mentre la giornata del venerdì, la giornata degli speaker, gli allievi dopo che hanno ricevuto indicazioni da parte nostra e degli strumenti che gli facciamo acquisire, si metteranno al lavoro e porteranno i risultati agli speaker, che sono imprenditori in carne e ossa. Quindi potranno confrontarsi direttamente con loro.
[FABIO] E poi cosa succede?
[PIETRO] Al termine di questo programma di sei mesi le persone riusciranno poi a completare tre parametri anche se non le hanno. Abbiamo dimostrato che senza investimento, quindi in totale bootstrapping, riuscirà a creare un team, a generare un’idea e ricavi sul mercato. I migliori che si distingueranno durante il programma arriveranno alla finale nazionale.
[FABIO] Parli di finale nazionale perché l’academy si svolgerà in contemporanea a Caserta e Cosenza, giusto?
[PIETRO] Si. Nella parte di Caserta abbiamo abbiamo fondato questa e poi stata replicata due anni dopo da un altro gruppo di imprenditori proprio in Calabria, a Rende, dove si replica esattamente lo stesso modello.
[FABIO] Chi secondo te dovrebbe candidarsi all’academy?
[PIETRO] Allora, noi cerchiamo fondamentalmente persone, liberi professionisti, persone che vogliono mettersi in proprio, innovatori, insomma creativi. Ma non per forza loro, in generale noi stiamo cercando delle persone che vogliono creare un’impresa innovativa, vogliono veramente uscire dallo status quo. Vogliono cercare di provare. Molte volte non si danno l’opportunità di almeno darsi uno step iniziale e dire “vabbè, ci provo”. Ma in realtà rimangono fermi, bloccati. Noi vogliamo persone che hanno la voglia, la passione di fare la differenza.
[FABIO] State ascoltando Start Me Up: c’è Fabio Bruno e al telefono con noi Pietro Nardi di 012 factory. Pietro, Il claim scelto per pubblicizzare il nuovo corso è “Il coraggio di provarci fa’ la differenza”. Immagino che il coraggio sia solo una delle componenti che deve avere un imprenditore, quali sono quelle che vengono fornite dal percorso da voi pensato?
[PIETRO] Allora noi ci concentriamo dall’inizio con la passione che molte volte viene soffocata. Nel nostro ambiente, nel nostro modello, una persona viene immersa in un percorso che è basato sul nostro metodo che abbiamo sviluppato in base alle nostre esperienze diversificate, dove facciamo uscire fuori lo spirito d’osservazione, il pensare fuori dagli schemi. La flessibilità, ma in particolare la visione, la capacità di anticipare il futuro. Durante il programma che noi offriamo, a fronte del 5% di equity che l’allievo potrà riconoscere dopo l’esperienza dell’academy – alla fine è un diritto di opzione che noi possiamo esercitare. durante questi sei mesi avranno una sede, dove poter lavorare dalla mattina alla sera e non dovranno pagare per questo. 12 moduli che ho già spiegato, dove li seguiremo per farli fallire velocemente e farli ripartire, più forte di prima. Poi ci sono dei partner che danno… tipo Microsoft Buziness Park che danno 30mila dollari di credito che possono utilizzare… e una delle nostre startup grazie a questo è riuscita a sopperire dei costi enormi.
[FABIO] A proposito del percorso imprenditoriale da voi proposto, mi piace sottolineare che voi non siete a caccia di idee, ma di chi aspira a essere imprenditore. Quali sono i vantaggi di questo approccio?
[PIETRO] Ci sono dei pro e dei contro. Basarsi in fase di selezione sull’idea tu hai un rischio minore. Perché fondamentalmente trovi una persona che ha già pensato e ha già dedicato del tempo per poterla generare che sia un copycat oppure un’idea originale. Però fondamentalmente la persona è legata quest’idea e probabilmente poco flessibile a cambiarla. È determinato vero, però non riesce a fallire velocemente. Quindi acquisire della flessibilità mentale che gli manca . Noi lavoriamo prima, direttamente sulla persona in modo tale che acquisisce un mindset che noi abbiamo creato che si basa sulla contaminazione. Un altro pro è che quello che devi lavorare su una persona è la mission che noi vogliamo seguire. Noi vogliamo creare gli imprenditori di domani, noi non vogliamo delle idee di successo. Noi vogliamo creare degli imprenditori che ne possono avere 10 di idee. Che ne possono avere 20 o 3, non fa niente! Ciò che noi vogliamo sono gli imprenditori del domani.
[FABIO] E il corso che si è chiuso qualche mese fa vi ha dato ancora una volta ragione? Come è andato?
[PIETRO] Allora ci ha dato ragione sì perché ormai siamo alla quarta edizione. Nella prima edizione le persone fondatamente erano giovani, il che non rispecchia le statistiche del mercato italiano che vanno intorno ai 30-35 ma anche 40 anni. Nella seconda edizione ci sono stati dei casi dove le persone erano flessibili, ma gli mancava ancora quel tipo di piglio imprenditoriale. Nella terza edizione ci siamo concentrati soprattutto sul capitale umano, abbiamo lavorato quasi esclusivamente su quello. E sono uscite fuori delle persone che si sono unite, creando un team, così come hanno coinvolto altre persone che non erano coinvolte nel programma. E l’evoluzione che ho notato è che i ragazzi giovani, certo sono più facili da modificare da far crscere, ma in realtà gli manca il background imprenditoriale. Quelli che hanno 30/35 anni, anche 40 anni, magari ce l’hanno già ma sono poco flessibili. Quindi quello che abbiamo costruito è un modello che va bene sia per uno che per l’altro. E mi sono accorto che in realtà gli italiani hanno paura di provare. Noi vogliamo aiutarli a farli uscire da questa paura.
[FABIO] E voi? Come adattate la vostra offerta in base alle richieste del “mercato”, se vi siete adattati (se così possiamo dire)?
[PIETRO] Sì, ci siamo adattati modificando sia noi stessi nei confronti degli allievi e sia anche per quanto riguarda il programma. Inizialmente, per esempio, c’era la struttura dei moduli ma mancava fondamentalmente l’approccio un po’ più diciamo strutturato per le persone. Tieni conto che un candidato con fondi investimento oppure con delle risorse impiega mediamente un anno e mezzo per poter arrivare sul mercato generando anche dei ricavi. Noi dobbiamo permettere a una persona senza fondi e senza risorse e farlo entro sei mesi è una sfida mastodontica però alla fine ce l’abbiamo fatta e nella terza edizione abbiamo permesso con degli strumenti un po’ più approfonditi, un po’ più mirati, a portare queste persone ad acquisire velocemente queste competenze e arrivare sul mercato.
[FABIO] Ci prendiamo una piccola pausa.
Tra il 10 e il 12 maggio a Roma c’è BLAST. Per 3 giorni i locali della Nuova Fiera si riempiranno di aziende, startup, investitori, incubatori, acceleratori e personaggi di spicco del mondo della tecnologia e dell’innovazione provenienti da ogni parte del mondo. Non puoi perderlo! Anche perché se inserisci il codice StartMeUp100 Con la S, la M e la U maiuscola e il 100 a numero al momento dell’acquisto, prendi il biglietto a 100 euro anziché 300. Sbrigati però che ci sono solo 50 biglietti disponibili. Per conoscere il programma visita blastproject.com. Trovi il link anche su radiostartmeup.it
[FABIO] Pietro, prima di fondare 012 factory tu hai fondato una startup nel campo dell’editoria e in più sei anche un advisor per una startup che abbiamo già intervistato, MyAgonism: cosa avresti voluto che ti fosse detto e che cerchi di mettere dentro 012 factory?
[PIETRO] La prima è un meccanismo di equity, è un problema molto grave che ho riscontrato in diverse startup. Che è quello di non comprendere quanto sia importante la scelta di quanta equity diluire dal punto di vista dei funder. Di non pensare ai primi due o tre passaggi, ma pensare a tutta la crescita di una startup, non concepibile come una impresa tradizionale. La seconda cosa è che qualcuno mi avesse potuto dire quanto incide il fatto di essere, di indole dal punto di vista economico/finanziario, una parte che a me mancava molto e a me mi mancava molto. Non riuscire a capire come modificare il modello di business, come riuscire a creare il cosiddetto modello di business ripetibile escalabile. L’ho potuto solamente considerare dopo aver fallito. E poi praticamente capirlo con altre startup che ho seguito, di cui sono felicemente advisor e ci investirò anche, che appunto si tratta di MyAgonism, che spero con tutto il cuore che arrivi in America. Dove è già andato e ha avuto dei riconoscimenti.
[FABIO] Si di Myagonism abbiamo parlato in uno dei nostri podcast e sei stato anche nominato, proprio nel tuo ruolo di advisor…
[PIETRO] Con loro abbiamo lavorato molto sulla fase iniziale sul cosiddetto diciamo pitch. Li ho seguiti più che altro su quello, che aiuta una persona ad avere focus, a vedere la visione d’insieme di una startup. Molte volte si perde un po’ l’aspetto importante diciamo che quello della Comunicazione, molte volte tu hai magari una soluzione che effettivamente funziona eh. Ma se tu non la riesci a comunicare, ecco per esempio il claim che tu prima hai citato “ il coraggio di provarci” è completamente inutile. Avrai anche 2 anni di lavoro, ma perdi completamente i pezzi e poi Myagonism ha un team dove praticamente ho seguito ciò che ho imparato in Young, perché eravamo una trentina di persone il valore del capitale, fa la differenza e molte difficoltà che vive una startup.
[FABIO] Grazie mille Pietro
[PIETRO] Grazie!
[FABIO] Lui era Pietro Nardi di 012 factory. Per candidarsi all’academy basta andare su 012factory.it. Trovi il link diretto su radiostartmeup.it. Se ti è piaciuto questo podcast dillo sui social o con una recensione su iTunes. O magari unisciti ai fan di Start Me Up su facebook oppure segui il programma su twitter, linkedin e instagram. Segnalami progetti e storie che vuoi sentire o, perché no? Raccontare tu stesso a Start Me Up. Abbonati ai podcast così li ricevi direttamente sul tuo smartphone o computer. Puoi usare iTunes o il feed RSS che trovi su radiostartmeup.it
[FABIO] Start Me Up ha anche una newsletter che ogni settimana suggerisce uno strumento o una storia che arriva dal mondo startup. Per riceverla basta scrivere la propria mail nel box dedicato sulla homepage di radiostartmeup.it.
[FABIO] Start Me Up è prodotto da smartwork idee digitali per il mondo reale e reso possibile grazie al contributo di keedra hosting, servizi web per il tuo business. Io sono Fabio Bruno, grazie per aver ascoltato questa puntata, alla grande!
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