Semplificare il processo di import dalla Cina: è questa la mission di Yakkyo. La startup barese è in questi giorni alla ricerca di investitori tramite il portale di equity crowdfunding Mamacrowd. In questo podcast Giovanni Conforti, co-founder di Yakkyo, spiega cosa fa la sua azienda e quanto una esperienza lunga 15 anni possa fare davvero la differenza nel mercato dell’import dalla Cina. Ma non solo, durante l’intervista cercheremo di capire perché investire in Yakkyo, quali saranno le novità che intendono introdurre nel mercato dell’import – una fra tutte l’e-commerce basato su chatbot – e quanto complesso sia avere merce certificata e personalizzata dalla Cina ovviamente senza passare da Yakkyo.
Link utili
- Sito ufficiale Yakkyo: yakkyo.com
- Pagina approfondimento su Yakkyo bot: yakkyo.com/yakkyo-bot
- Sito campagna equity crowdfunding: mamacrowd.com/yakkyo
La citazione di Giovanni
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Leggi la trascrizione del podcast
[FABIO] Ciao! Stai ascoltando il podcast numero 34 di Start Me Up, il format che parla di innovazione tecnologica e sociale al Sud Italia. La voce che senti è quella di Fabio Bruno. Start Me Up è prodotto da Smartwork idee digitali per il mondo reale con la fondamentale collaborazione di keedra hosting, servizi web per il tuo business.
[FABIO] La startup barese Yakkyo è in piena campagna equity crowdfunding. Cosa è l’equity crowdfunding? Ve lo spiegherò meglio con un esperto del settore nel prossimo podcast. Oggi concentriamoci su questa startup e capiamo meglio cosa fa. Diamo il benvenuto a Giovanni Conforti, co-founder di Yakkyo.
[GIOVANNI] Ciao fabio e grazie per ospitarmi a Start Me Up.
[FABIO] Grazie a te per essere con noi. Prima di entrare nel merito della campagna di equity crowdfunding, spieghiamo ai nostri ascoltatori cosa fa Yakkyo
[GIOVANNI] Yakkyo, come la definiamo nel team, è l’Amazon Prime per le aziende che vogliono importare dalla Cina. Noi offriamo un servizio a 360°, possiamo definirlo chiavi in mano, per tutte le piccole e medie aziende che vogliono importare prodotti dalla Cina. In quanto ci occupiamo sia della parte della selezione dei prodotti certificati a prezzi di fabbrica, alla personalizzazione, alla spedizione e, per concludere, allo sdoganamento. Quindi il cliente riceve comodamente al proprio domicilio o in azienda, il prodotto già sdoganato e noi ci occupiamo di tutta la selezione, fino alla consegna. Quindi semplifichiamo il processo in modo radicale.
[FABIO] Leggo dal vostro sito che vi basate su tecnologia chatbot, cosa intendi?
[GIOVANNI] In pratica abbiamo sviluppato un chatbot per facebook messenger, dove un utente alla fine come se chattasse con un amico su una chat di facebook può selezionare il prodotto che sta cercando, sia con una procedura step by step. Faccio un esempio. Posso chiedere al bot “trovami una cover” e il bot mi risponderà “per che marca? Apple o Samsung?” in questo caso. Chiederà il modello, fino a scendere man mano al tipo di materiale richiesto o al colore. E porrà subito su chatbot la foto del prodotto o la foto dei prodotti. E l’utente potrà, non appena terminato lo sviluppo del chatbot in modo definitivo, acquistarlo direttamente su facebook messenger. Questo è un modo di sourcing. L’altro è ancora più evoluto in quanto utilizza l’image recognition: basterà fare una foto a un prodotto che si vede e che vogliamo cercare in Cina, facciamo l’upload su facebook messenger. Il bot analizzerà la foto, riconoscerà l’oggetto che è all’interno della foto e ci restituirà dopo averlo cercato all’interno del nostro database quel prodotto. E poi si conclude l’acquisto nel modo in cui sopra.
[FABIO] Stiamo parlando della pagina facebook di Yakkyo, giusto?
[GIOVANNI] Si, si, all’interno della pagina facebook di Yakkyo è possibile colloquiare con il chatbot di Yakkyo.
[FABIO] Lo dicevi anche tu prima… Yakkyo ti permette anche di personalizzare i prodotti che intendi acquistare, giusto?
[GIOVANNI] Si, certo. Sulle richieste ricevute fin’ora, sia nel programma di accelerazione che nei primi mesi, noi abbiamo iniziato l’attività il 31 agosto. Da allora abbiamo ricevuto circa 350 richieste di sourcing di prodotti, i più disparati, dalla Cina. E un buon 20, 25% di queste richieste sono tutte per prodotti personalizzati, dove l’utente ha bisogno di apporre il proprio logo. Quindi noi lo seguiamo in tutta questa fase.
[FABIO] Giovanni, smentiscimi pure. Ma porre un ulteriore intermediario tra l’acquirente e il venditore, non rischia di ingolfare di più le trattative?
[GIOVANNI] No. Proprio nel campo del sourcing dalla Cina, attualmente le piccole e medie imprese hanno poche scelte. Nel senso, la scelta più famosa è quella di cercare su Alibaba. Come dimostro nel video che è online, una semplice ricerca su Alibaba di un power bank per iPhone7 ci restituisce oltre 24 mila risultati, divisi su 270 pagine. Immagina soltanto a fare uno screening di questi risultati: quanto tempo andrà via! E selezionare fornitori di cui la piccola e media impresa italiana non conosce assolutamente nulla. Quindi è un processo che dura, da quando lo stesso Alibaba mette il prodotto sulla pagina dai 15 giorni fino ai 2, 3 mesi.
[FABIO] Sei all’ascolto di Start Me Up, c’è Fabio Bruno al microfono e stiamo parlando con Giovanni Conforti di Yakkyo. Giovanni, in questo periodo siete in piena campagna di equity crowdfunding sul portale Mamacrowd, giusto?
[GIOVANNI] Si, noi abbiamo deliberato un aumento di capitale il 14 febbraio di 500 mila euro e l’abbiamo diviso in 3 tranches. La prima tranche di 150 mila euro che era off line e si è conclusa il 22 febbraio, quindi in 7, 8 giorni abbiamo raccolto 150 mila euro. E la seconda tranche di 100 mila euro ed è proprio su Mamacrowd. Il portale di crowdfunding.
[FABIO] Cosa farete una volta raggiunta la cifra desiderata?
[GIOVANNI] L’investimento richiesto è fondamentale sia per l’acquisizione di clientela, quindi un buon 50% sarà destinato all’acquisizione di clientela e l’altro 20% per il completamento dello sviluppo del bot e di tutte le tecnologie connesse a questa innovazione nel campo del sourcing.
[FABIO] Guardando al mercato, chi secondo te è l’investitore perfetto per Yakkyo?
[GIOVANNI] In questa prima fase abbiamo avuto sicuramente la partecipazione di Venture Capital quali, LVentures Group e Business Angels. Da quando è online la campagna su Mamacrowd c’è interesse da parte di aziende che hanno a cuore il problema dell’importazione dalla Cina. E ci hanno manifestato il loro interesse a investire, anche piccoli importi. Perché poi, d’altronde, l’importo minimo per partecipare a questa offerta di equity crowdfunding è di 2 mila euro. Offriamo tre tipi di categoria di quote: a, b e c. Si parte da 2 mila euro a salire.
[FABIO] Venendo al team di Yakkyo, tu sei di Bari se non sbaglio, ma non sei solo…
[GIOVANNI] No, diciamo che il team è davvero multietnico. La mia co-founder è di Taiwan, vive a Taipei. Lavoriamo insieme dal 2002, quindi nel campo del sourcing con la Cina abbiamo oltre 15 anni di esperienza. Poi abbiamo un team di 3 ragazze che loro fanno il sourcing vero e proprio e loro stanno a Guangzhou in Cina. E poi abbiamo altri membri italiani che si occupano più del marketing e del customer care.
[FABIO] Quanto c’è di tecnico e quanto di antropologico in quello che fa Yakkyo. Mi spiego: è solo una questione di modi culturali o ci sono dei trucchi che ormai ti permettono di ottenere quello che prometti.
[GIOVANNI] Sono… chiamiamoli trucchi, come li hai definiti tu, maturati in questi 15 anni di esperienza. Perché, come potrai bene immaginare, uno dei problemi fondamentali che c’è nel sourcing con un fornitore cinese è la barriera linguistica che non è risolvibile colloquiando tranquillamente in inglese. Abbiamo avuto esperienza di clienti di nazionalità americana che hanno avuto problemi nel colloquiare con aziende cinesi. È una mentalità di business completamente diversa. Soltanto l’esperienza maturata negli anni ci permette di utilizzare dei piccoli accorgimenti per ottenere piccole quantità al prezzo di fabbrica e avere merce certificata. Perché quello è uno dei problemi più grossi su queste piattaforme online.
[FABIO] Giovanni, domanda a carattere più generale. Come vedi i cambiamenti in atto dal punto di vista geopolitico e che vedono coinvolta la Cina?
[GIOVANNI] Dal lato geopolitico, dal discorso americano, non credo. Anche se è stata paventata una sorta di difesa del prodotto americano, quindi a scapito dell’importazione, che come immagini bene, il primo paese è la Cina nei confronti degli Stati Uniti. Non credo che questo possa succedere. A meno che non venga davvero sconvolto l’ordine. Mentre per quanto riguarda la visita italiana [del Presidente della Repubblica, ndr] sicuramente c’è una forte pressione e un interesse notevole. Anche pochi giorni fa in Luiss Enlabs c’è stato un evento organizzato dall’amministratore delegato di Alibaba. Dove c’è una spinta forte a far posizionare sul mercato cinese proprio attraverso Alibaba, tantissime aziende italiane. Perché c’è tantissima richiesta forte di prodotto italiano, di made in Italy anche in Cina. Soprattutto derivante dalla crescita del potere di spesa, anche del dipendente medio cinese. I numeri sono davvero impressionanti.
[FABIO] Grazie mille Giovanni.
[GIOVANNI] Grazie a voi.
[FABIO] Lui era Giovanni Conforti, co-founder di Yakkyo. Trovi tutti i link a cui abbiamo fatto riferimento su radiostartmeup.it
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[FABIO] Start Me Up è prodotto da smartwork idee digitali per il mondo reale e reso possibile grazie al contributo di keedra hosting, servizi web per il tuo business. Io sono Fabio Bruno, grazie per aver ascoltato questa puntata, alla grande!
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One thought on “34.L’import dalla Cina? Ci pensa Yakkyo (che cerca investitori)”
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