In questo podcast potete trovare la seconda parte dell’intervista registrata a Giulio Gaudiano di YouMediaWeb. E il discorso ruota proprio intorno al podcast: che ruolo hanno gli eventi live in una pubblicazione digitale? E poi, nel podcast scorso abbiamo sentito che Giulio utilizza Patreon per monetizzare i propri contenuti. Funziona? E come possiamo utilizzarlo al meglio? Infine, alla luce del successo del festival del podcasting che Giulio ha organizzato per il secondo anno consecutivo, possiamo pensare di proporre questo media alle aziende per una sponsorship? E come?
Sono più o meno queste le domande a cui Giulio risponde in questo podcast. Vi ricordo che questa è la seconda parte dell’intervista, la prima la trovate nel podcast numero 56.
Giulio Gaudiano ogni giorno pubblica un podcast su strategiadigitale.info. Ha fondato You Media Web con la quale offre consulenza aziendale e organizza eventi di networking e corsi di formazione aziendale.
Perché ascoltare questo podcast?
- Trovate una breve panoramica su Patreon e qualche consiglio su come utilizzarlo al meglio
- Capire come sfruttare gli eventi live e i ritorni che ne potete avere sul vostro business digitale
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Link utili
- I podcast di Giulio Gaudiano: Strategia Digitale
- Patreon, il tool che Giulio spiega in questo podcast: patreon.com
- Festival del podcasting: festivaldelpodcasting.it
La citazione Giulio Gaudiano
Leggi la trascrizione del podcast[FABIO] In questo podcast c’è la seconda parte dell’intervista a Giulio Gaudiano di Youmedia Web. Se te la sei persa, recuperala su radiostartmeup.it: abbiamo parlato di come è nato Strategia Digitale e di come usare al meglio i social nella comunicazione di ciò che si fa. Adesso, passiamo al ruolo degli eventi live.
[FABIO] Ho fatto questa domanda anche a Samuele di Calciatori Brutti, ma mi interessa avere un tuo parere: quanto contano gli eventi live in una strategia digitale?
[GIULIO] Contano tantissimo. E te lo dico perché da poco ho provato a giocare con gli eventi live e negli eventi succedono delle cose fantastiche. Pensa che abbiamo creato questo format lo abbiamo lanciato come un format open source a disposizione di tutti che è lo Smart networking che è sostanzialmente come lo Speed Dating, appuntamenti al buio ma fatti a scopo business. Abbiamo organizzato questi eventi a Roma, Milano, Bologna. Io per primo ho partecipato allo Smart networking a San Pietroburgo e me ne sono innamorato perché in pochi minuti tante persone riescono a conoscersi e a connettersi tra loro. L’abbiamo fatto fare all’interno di un incubatore della Regione Lazio a 50 startupper, a persone di tutti i tipi. Bene è sempre fantastico perché ogni persona ha dentro di sé un potenziale enorme in termini di conoscenze, intuizioni, capacità, possibilità di connetterti con altre situazioni o altre persone. E allora, quando le persone si incontrano tra di loro si passano molte più informazioni e come la videochiamata rispetto alla telefonata. Quando io video chiamo una persona non ho solo la sua voce ma anche le sue espressioni, il luogo dove stai. Inizi a fare domande “ma che cos’è quello? Che cos’è quell’altro?” ho più informazioni. Dal vivo ancora di più! Perché abbiamo la trasmissione proprio di energia: io sono con te nella stessa stanza e dico “ammazza Fabio, è uno proprio forte, simpatico, mi piace starci insieme”, quella sensazione di stare insieme. Allora gli eventi dal vivo sono fondamentali anche perché rafforzano la community, ti supportano come creatore di questa community, facendo sentire che dietro ci sono le persone, non solo i numeri su Google Analytics. Ho 392 visitatori: no! Ci sono le persone con un nome, un cognome, una faccia, una stretta di mano dietro e allora ti animano molto di più, ti danno anche molto più capacità di creare dei prodotti utili, dei servizi utili, alle persone reali e quindi sono un vero e proprio boost per il business. Per questo abbiamo deciso, vedrai i video su smartnetworking.it, di aprire questi eventi, dare la possibilità a chiunque di organizzare uno smart networking per utilizzarlo come strumento, come boost per il proprio business, per la propria attività, per il proprio progetto.
[FABIO] Parte dei tuoi ricavi derivano da Patreon, una piattaforma che permette a artisti e anche podcaster di ricevere offerte. Consigli di utilizzare questo tool? E ci dai un suggerimento per utilizzarlo al meglio?
[GIULIO] Certamente! Patreon l’ho provato io stesso con diffidenza all’inizio e dopo che i numeri mi hanno fatto andar via la diffidenza e mi hanno fatto sorgere l’entusiasmo ho cominciato anche a introdurlo a tantissime persone che pubblicano contenuti online. Patreon è una piattaforma di crowdfunding proprio come Indiegogo, Kickstarter basata però, cioè pensata per chi crea contenuti: blogger, podcaster, youtuber. Perché a differenza di Kickstarter dove tu fai un finanziamento per un progetto, facendo vedere il prototipo, spiegando quanti pezzi produrrai e raccogli i soldi. Poi arriva la data della fine della campagna, prendi quello che hai raccolto e produci tuo progetto che sia un film o un’opera fisica, un prodotto. Ecco, chi crea contenuti in realtà ogni volta che crea un contenuto sta creando qualcosa, sta creando il suo oggetto. E allora serviva una piattaforma che funzionasse in maniera diversa, sulla ricorrenza. Quando inizi a utilizzare Patreon, mettiamo: Fabio Bruno crea Start Me Up. Allora Fabio Bruno dice io accetto finanziamenti su base mensile, oppure accetto finanziamenti sulla base del contenuto, quindi ogni volta che pubblico un contenuto le persone possono decidere di finanziarmi con un dollaro, 5 dollari. Oppure una volta ogni mese e le persone possono decidere di finanziare con un dollaro, 5 dollari, 10 dollari. A quel punto saranno le persone stesse a decidere come finanziarti: tu decidi quando, loro decidono come. E ti possono finanziare con l’importo che vogliono. É molto più efficace la strategia se dai anche dei premi, delle ricompense per chi finanzia il tuo progetto. Per darti un’idea delle mie ricompense, ecco una ricompensa da un dollaro al mese, chi finanzia strategia digitale può partecipare all’estrazione settimanale di un libro che regaliamo: un libro di business sul marketing, sul digital. Se finanzi con 3 dollari al mese ti prendi un grazie durante le puntate, sei un finanziatore ringraziato dovunque per il tuo finanziamento. Si finanzi con 5 dollari al mese oltre all’estrazione del libro e oltre al grazie puoi anche avere la priorità sulle domande che fai nel podcast. Con 10 dollari al mese puoi scaricare gli ebook che ho scritto e hai tutti i benefici precedenti. Con 20 puoi partecipare agli eventi, quindi a scalare, sempre più in alto. Non ti faccio tutto l’elenco, lo puoi vedere andando tranquillamente su giuliogaudiano.it, che rimanda sulla mia pagina Patreon. Io addirittura ho levato via il mio sito: cioè è talmente figo Patreon, perché non solo ti consente di raccogliere i finanziamenti, ma ti consente anche di pubblicare i contenuti: è una piattaforma di accesso ai contenuti. Quindi puoi pubblicare episodi riservati ai tuoi finanziatori, poi addirittura puoi creare un feed parallelo del podcast, dove c’è il podcast speciale per i finanziatori e poi il podcast normale. Puoi dare accesso a dei video riservati, a dei testi, a dei link, solamente ai finanziatori o scegliendo per esempio di dare accesso ai finanziatori che ti hanno dato da 50 dollari in su. Quindi ti dà il controllo totale, la possibilità di contattare le persone una una, la possibilità di mandare messaggi tutti insieme ai finanziatori e gestisce tutto questo prendendosi una percentuale dei finanziamenti. Cioè hai guadagnato 100 dollari di finanziamento? Lui si tiene non lo so 15 dollari e quindi sei sicuro che non ha un costo in più. Ti offro una piattaforma molto potente che fa micro fatturazione, che preleva in maniera automatica e ricorrente dalle carte di credito dagli account PayPal dei tuoi finanziatori ogni mese gli importi che loro ti hanno dedicato, che ti dà una reportistica molto accurata su chi sta continuando a finanziare chi ha smesso, chi ha aumentato. Dà tutto questo e si prende una percentuale di quello che guadagni, così non hai niente da perdere.
[FABIO] Giulio, i podcast sono solo la punta dell’iceberg di YouMediaWeb, l’agenzia che hai fondato. La vostra offerta è molto vasta…
[GIULIO] L’idea che sta dietro YouMediaWeb è che le persone e questo è riflettuto dallo You possono utilizzare i nuovi media come un canale per entrare in un mondo nuovo, del mondo digitale che è rappresentato dal web. Quello che facciamo è aiutare le persone a trovare le strategie giuste per farlo, perché 10 anni di esperienza, tantissimi errori, fallimenti, successi, cose che non ci saremmo mai aspettati, ci danno oggi la possibilità di saper prendere per mano chi inizia oggi o chi sta sperimentando dei fallimenti e aiutarlo a realizzare delle cose attraverso il mondo digitale. Quindi Strategia Digitale è senz’altro uno strumento di divulgazione eccezionale perché raccoglie decine di migliaia di persone che ogni giorno lo ascoltano, in macchina, mentre portano fuori il cane e imparano. Addirittura ricevo ogni tanto dei messaggi bellissimi di ragazzi che decidono di aprire le loro agenzie, avviare delle attività, hanno delle promozioni al lavoro o lasciano il lavoro e si dedicano al loro business digitale. Quindi è senz’altro uno strumento che aiuta moltissimo. Quello che fai YouMediaWeb è finanziare, è un acceleratore quindi o accelera attraverso il denaro per esempio da pochissimo abbiamo finanziato la startup che si chiama Bloopery, che vende fiori attraverso un bot su Facebook e un’applicazione: vende i fiori attraverso il mondo digitale. Oppure lo fa attraverso la consulenza, quindi programmi di consulenza individuale o corsi di formazione a vari livelli poi a seconda: sai bene che in azienda i corsi di formazione possono aiutarti a integrare del know-how, se hai bisogno di un accelerazione più forte la consulenza o dei corsi in aula è quello di cui hai bisogno. Quindi con YouMediaWeb alcuni business li tiriamo su in casa altri li accompagniamo per un tratto di strada, fino a quando riescono a rendersi totalmente indipendenti.
[FABIO] Penso anche al festival del podcasting che quest’anno è arrivato alla seconda edizione…
[GIULIO] Eh sì, è stata una bella soddisfazione quest’anno rifarlo perché nel frattempo come hai visto quest’anno avevamo predetto che il podcasting sarebbe esploso e effettivamente è esploso. Nell’ultimo anno la crescita è stata esponenziale. Io dopo il festa del podcasting ho sentito l’esigenza di scrivere un libro sul podcasting che tra poco sarà pubblicato e quest’anno ero indeciso se organizzare o no il festival perché mi sentivo dopo tutta la bellezza che abbiamo sperimentato lo scorso anno, due settimane intere di interventi. Ho conosciuto tante persone nuove come te, non ci conoscevamo. E ho scoperto proprio dei mondi le persone di estrema qualità, dei progetti come il tuo, che avevano tanto da condividere. Bene, sono stato incoraggiato anche dagli sponsor che sono stati come Spreaker è stato sin dallo scorso anno animatore di questa iniziativa e quest’anno abbiamo concentrato in una giornata 8 ore di interviste continue tutto fatto in diretta, trasmesso online come una trasmissione radiofonica attraverso Spreaker
[FABIO] Felice di sentirti vivo dopo questa maratona…
[GIULIO] É stato fantastico. Alla fine della giornata si è presentato uno dei nostri media partner che è l’agenzia webemotions con una torta con scritto #ilovepodcasting sopra, è stato fighissimo. Ma è stato bello perché in questo mondo del podcasting che è un territorio più vergine rispetto ad altri mezzi a YouTube, al blog: è una terra di conquista dove trovi delle persone che lo stanno facendo per passione totalmente. É anche un luogo dove non ci sono delle logiche troppo confermate. Cioè c’è quello che fa in un modo e quello che fa in un altro, quindi estremamente divertente organizzare il festival. E già siamo partiti per organizzare quello del prossimo anno perché è stato cioè continua a essere pieno di scoperte è anche bello poter aiutare persone che non si trovano a loro agio con gli altri mezzi di comunicazione perché il podcasting è uno strumento di business pazzesco. Io sono stupito di quello che in questi anni si è realizzato attraverso il podcast. E allora tanti stanno cominciando a utilizzarlo, stanno avendo grandissimi riscontri anche con numeri meno eclatanti di quelli dei video: ha avuto 3000 visualizzazioni, no! In questo festival c’è stato l’avvocato Lucio Bongioanni. L’avvocato Bongioanni che cosa fa? In un podcast racconta i processi della letteratura. Per esempio l’avvocato Azzeccagarbugli che si occupa della causa di Renzo, oppure il processo tra Pinocchio contro il Gatto e la Volpe e li analizza dal punto di vista della giurisprudenza reale italiana, dandoti delle logiche nuove. E allora io penso a un avvocato che sarebbe chiuso tutto il giorno nel suo studio tra tribunali cause, che invece attraverso il podcast può fare cultura, cultura della giurisprudenza e trasmetterla in tutta Italia.s
[FABIO] Vorrei chiudere con una domanda sul podcast. Quali argomentazioni andrebbero utilizzati per proporre a una azienda di investire su questo media?
[GIULIO] Ad investire come sponsor o di investire creando un suo podcast?
[FABIO] Entrambi i casi
[GIULIO] Ci sono alcuni podcast che sono molto forti affermati nel campo. Se io fossi la rete di coworking Talent Garden sarei contentissimo di finanziare Start Me Up perché mi permette di raggiungere gli startupper, le persone che avviano i loro business che sono i miei clienti ideali. Allora è inutile che talent Garden si mette li a creare il suo podcast a 0 per gli startupper vado a prendere qualcuno che l’ha già fatto e collaboro con lui per raggiungere quel l’audience. E allora per convincerlo ci vuole poco. Io almeno quello che faccio con i miei sponsor è creare un link dedicato con un’offerta chiara, la rete di business center Regus per esempio è stato mio sponsor e li abbiamo creato l’offerta che era la possibilità di lavorare una giornata al business center in maniera gratuita e l’utilizzo di una sala riunioni per fare un incontro con un cliente per un’ora. Chiunque ascoltava il podcast poteva andare lì e approfittare di questa offerta, andando sull’indirizzo che io gli davo. A quel punto lo sponsor ha avuto i numeri delle persone che sono andate sull’offerta, i numeri dei coupon scaricati, ed è stato lo stesso sponsor a capire che gli conveniva fare questa sponsorizzazione. Per quanto riguarda invece la creazione di un podcast il mio consiglio oggi è provare a fare una serie. Non è un’idea mia è una idea del network Piano P che è un network di podcast, creato da un giornalista e loro hanno cominciato a creare delle serie quindi la stagione 1 del podcast Pinco Pallino e così un’azienda come investimento controllato. Io sono l’azienda Pirelli vado da un esperto di podcast e gli dico “tu sei un esperto di podcast, puoi creare un podcast per la mia azienda dove parli della velocità?”. Facciamo 10 puntate, il budget è questo qui e ti do carta bianca oppure voglio intervistare questo tipo di persone. In questo mondo, facendo una piccola serie, hai la possibilità di ragionare in aziendalese perché le aziende non vogliono iniziare un podcast che sai quando inizia ma non sai quando finisci. Hanno un budget da dedicare a quella diciamo campagna pubblicitaria e invece di fare una campagna pubblicitaria fanno una campagna di content marketing. Possiamo vedere branded content o native advertising che oggi fa molto fico. In questo modo con un budget è un investimento controllato, un numero definito di episodi e la possibilità di avere riscontri per questi giorni nel tempo perché io realizzo una serie, le pubblico uno a settimana per due mesi e poi nei successivi 8 mesi, 10 mesi vedo che comunque che i riscontri continuano a esserci perché il podcast è così: una volta che l’hai pubblicato le persone lo trovano, lo ascoltano anche nel tempo, l’anno successivo sono pronto a produrre una nuova stagione sullo stesso tema o tentare magari un tema laterale.
[FABIO] Giulio, grazie mille per essere stato con noi.
[GIULIO] grazie a te Fabio è stato un vero piacere.
[FABIO] Con questa domanda si chiude l’intervista a Giulio Gaudiano che ho diviso in due podcast perché era davvero molto ricca di contenuti. Trovi la trascrizione, i link e la prima parte dell’intervista su radiostartmeup.it
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