Nelle settimana della festa della donna, Start Me Up ospita non una giovane imprenditrice ma chi, piuttosto, lavora per favorire l’ecosistema imprenditoriale della Campania e di tutto il Sud Italia. L’ospite del trentaduesimo podcast di Start Me Up è Giovanna D’Urso che insieme a Antonio Prigiobbo, Roberta Madonna, Sara Ebraico e Filippo Sessa anima Nastartup. Il podcast ci dà la possibilità di parlare dell’appuntamento tutto al femminile che la community campana ha organizzato in occasione dell’8 marzo. Durante l’intervista parliamo inoltre del ruolo delle donne all’interno della scena startup nazionale e dell’esperienza di Giovanna a Varsavia per il TechCamp.
Foto di copertina, via.
Link utili
- Sito ufficiale Nastartup: nastartup.it
- Evento facebook Nastartup 8 marzo: Nastartup Reloaded
- Sito ufficiale del TechCamp Varsavia: techcampwarsaw.org
La citazione di Giovanna
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Leggi la trascrizione del podcast
[FABIO] Ciao e benritrovato o ritrovata a un nuovo podcast di Start Me Up, il format che parla di innovazione tecnologica e sociale al Sud Italia. La voce che senti è quella di Fabio Bruno e questo è l’appuntamento numero 32. Prima di iniziare ti ricordo che Start Me Up è prodotto da Smartwork idee digitali per il mondo reale con la fondamentale collaborazione di keedra hosting, servizi web per il tuo business.
[FABIO] In occasione della festa della donna piuttosto che dedicare una puntata a una giovane imprenditrice, ho deciso di dare spazio a chi, ormai da qualche anno lavora per far nascere nuove imprese e lo fa spesso nell’ombra. Nella settimana della festa della donna Start Me Up ospita Giovanna D’Urso, anima insieme a Antonio Prigiobbo di NaStartup. Ciao Giovanna e benvenuta a Start Me up.
[GIOVANNA] Ciao, Fabio. Grazie per questa intervista. Come hai detto io lavoro con Antonio Prigiobbo, Roberta Madonna e tante altre persone, come Sara Ebraico e Filippo Sessa. Insieme organizziamo un evento al mese a Napoli proprio per dar voce a chi fa impresa, a chi fa innovazione a Napoli, in tutto il Sud Italia e in Italia. Ad ogni evento ci arrivano candidature di Startup ormai da tutta Italia e anche dall’Estero. A noi questo fa molto piacere perché ci fa capire che quello che facciamo è davvero importante.
[FABIO] Giovanna, come sei entrata in contatto con Nastartup?
[GIOVANNA] Io ho frequentato un corso per fare impresa. Era il Contamination Lab Napoli, promosso dalla Federico II e li ho incontrato Antonio Prigiobbo e il team di Nastartup. Loro erano i coach di noi ragazzi che volevamo capire come diventare imprenditori, come fare impresa. Ho anche lavorato a un progetto di startup anche se poi ho deciso di passare dall’altro lato, quindi per fare impresa e per facilitare l’ecosistema e chi vuole fare imprese innovative sul territorio.
[FABIO] Nel frattempo c’è stata una collaborazione con il sole24ore, no?
[GIOVANNA] Si, ho vinto un grant che mi ha permesso di scrivere e raccontare l’innovazione campana e di Napoli. Ho potuto raccontare sul blog di Nova, che è la sezione speciale del Sole 24 ore, dedicata all’innovazione. Sono stata seguita oltre che da Luca De Biase, che è il direttore, anche da ST Microeletronics che è un’importante multinazionale che ha sede anche in Campania. Grazie a queste importanti mentorship ho potuto capire ancora di più quale è la situazione delle imprese e dell’innovazione in Campania.
[FABIO] Quale esperienza conservi del tuo lavoro per il sole24ore e Nastartup naturalmente?
[GIOVANNA] Conservo di ogni esperienza tantissimi ricordi. Ma in particolare la voglia di scoprire, di non fermarsi mai alla prima impressione. Ovviamente scrivere per il Sole24ore per me è stata un’importante esperienza professionale perché mi ha permesso di confrontarmi con giornalisti che hanno una esperienza maggiore della mia. Per quanto riguarda Nastartup, la voglia di fare tanto e di fare sempre cose nuove. Di conoscere nuove persone anche che hanno esperienze diverse alle spalle. Quello che mi piace di Nastartup è che comunque possono nascere opportunità sempre nuove, anche in maniera non ordinaria. Poiché organizzo un evento al mese, ogni evento è bello a modo suo. I ricordi sono davvero tanti e spero ce ne siano sempre di nuovi.
[FABIO] Giovanna, tutto questo fa parte del tuo tempo libero perché in realtà il tuo lavoro è un altro, giusto?
[GIOVANNA] Si, questo è il mio tempo libero. Da poco mi sono laureata, quindi sono una neo dottoressa in scienze della comunicazione.
[FABIO] auguri!
[GIOVANNA] Grazie! Ho iniziato a lavorare in una agenzia di comunicazione, sempre campana: Healthware. Io sto facendo una esperienza nell’ufficio marketing e comunicazione.
[FABIO] State ascoltando Start Me Up c’è Fabio Bruno al microfono. Siamo al telefono con Giovanna D’Urso, una delle colonne di Nastartup, la community campana che questa settimana dedica un appuntamento alle donne, giusto Giovanna?
[GIOVANNA] Come ho già detto ogni mese Nastartup organizza un evento di networking, per chi fa impresa, i giornalisti, o semplicemente i curiosi. L’evento di marzo che apre la nostra settima stagione, abbiamo deciso di farlo l’8 marzo, la festa delle donne, perché pensiamo che le donne nel mondo dell’innovazione ci sono, però non sempre se ne parla, non sempre se ne conoscono le storie. Quindi stiamo sviluppando una intera puntata dove le protagoniste saranno le donne. Donne che fanno startup o comunque che portano avanti progetti di innovazione sociale o che si impegnano per creare occasioni di sviluppo per il territorio campano o del Sud Italia.
[FABIO] naturalmente tutti invitati e tutte le informazioni sono sul sito di nastartup, giusto?
[GIOVANNA] Si, abbiamo pagina facebook, gruppo, il sito che come hai detto tu è nastartup.it. Lì potete contattarci, potete avere tutte le informazioni sul nostro ecosistema e sulla nostra community.
[FABIO] Da quello che puoi vedere, cosa servirebbe a community come Nastartup ad attrarre il pubblico femminile?
[GIOVANNA] La nostra community è fatta già da molte donne. Il problema non penso sia solo della nostra community, ma un po’ di tutta la scena startup d’Italia. Il problema è che non si da la stessa importanza alle donne, alle loro storie, di quanta invece se ne da a quella degli uomini. Quindi probabilmente si deve comunque cercare di eliminare il gap, anche in questo mondo. Può sembrare un paradosso, ma molto spesso anche quando organizziamo il nostro evento ci troviamo che chi viene a raccontare l’impresa è sempre un uomo, mentre nel team sono presenti anche delle donne. Quindi, perché non dare spazio anche alle donne?
[FABIO] Giovanna, oltre a esserti laureata di recente, come hai anche detto tu poco fa, so che a metà febbraio sei stata a Varsavia per il TechCamp…
[GIOVANNA] Si, a Varsavia è stato organizzato un TechCamp sul giornalismo e sulla comunicazione digitale. Ero io e un’altra ragazza italiana e insieme abbiamo rappresentato l’Italia a questa due giorni di lavori a cui hanno partecipato più di 50 persone provenienti da vari paesi europei. Ci siamo confrontati su quelli che sono i problemi e le sfide del giornalismo e della comunicazione. Tutto il problema relativo alle fake news, come capire se un contenuto è originale o meno. Capire come creare nuovi modelli di business per il giornalismo.
[FABIO] è stato bello?
[GIOVANNA] È stata una esperienza importante per me. Anche sopratutto di confronto culturale perché gli altri partecipanti provenivano da realtà e contesti culturali diversi da quello italiano. Ho potuto capire che i problemi che si vivono in Italia non sono gli stessi di quelli che si vivono in Polonia o in Ucraina.
[FABIO] Il techcamp era organizzato dal dipartimento di stato americano in collaborazione tra gli altri con la ambasciata americana polacca ed era rivolto a ragazzi di tutta Europa, no?
[GIOVANNA] Si, tutta Europa. Sono stata scelta tra oltre 900 candidature anche grazie al contatto con il Consolato americano di Napoli. In ogni caso è stata una bella esperienza, da ripetere!
[FABIO] Giovanna grazie mille per essere stata con noi!
Grazie mille per aver pensato a me come una delle donne e del digitale.
[FABIO] Lei era Giovanna D’Urso di Nastartup. Su radiostartmeup.it trovi i link ai siti a cui abbiamo fatto riferimento durante l’intervista.
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[FABIO] Start Me Up ha anche una newsletter che ogni settimana suggerisce uno strumento o una storia che arriva dal mondo startup. Per riceverla basta scrivere la propria mail nel box dedicato sulla homepage di radiostartmeup.it.
[FABIO] Start Me Up è prodotto da smartwork idee digitali per il mondo reale e reso possibile grazie al contributo di keedra hosting, servizi web per il tuo business. Io sono Fabio Bruno, grazie per aver ascoltato questa puntata, alla grande!
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