Mutuare il concetto del caffè sospeso per la visita medica: in questa frase sta il concetto de La Banca delle visite. Il progetto viene fuori dall’esperienza di sceglieresalute.it, portale pugliese che permette ai cittadini di valutare l’operato dei medici e condividerlo con gli altri pazienti. A Start Me Up ne avevamo già parlato proprio con Giuseppe Lorusso che ritroviamo dopo due anni per farci raccontare questo nuovo progetto. Inoltre, ne approfittiamo per fare una valutazione sul percorso affrontato dalla startup pugliese, mettendo in risalto anche la bravura e l’abilità dei ragazzi di sceglieresalute.it nel collaborare con una specifica categoria di professionisti. In questo senso, l’esperienza del team di Giuseppe può essere d’esempio per chi, con la propria startup prova a collaborare con una categoria specifica di lavoratori.
Perché ascoltare questo podcast?
- Per scoprire come evolve un progetto a carattere sociale;
Per capire come applicare concetti consolidati in un ambito, ad un altro.
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Link utili
- Il sito di Scegliere Salute: sceglieresalute.it
- Il sito de La Banca della Salute: sceglieresalute.it/la-banca-delle-visite
- Il podcast in cui ho già ospitato Giuseppe Lorusso: http://bit.ly/2s0jpqi
La citazione di Giuseppe
Leggi la trascrizione del podcast[FABIO] La banca delle visite porta il concetto del caffè sospeso in ambito sanitario. L’idea è dei ragazzi di sceglieresalute.it, portale in cui è possibile trovare il medico più vicino di cui vi avevo parlato più o meno due anni fa. Come allora, ho il piacere di ospitare Giuseppe Lorusso, uno dei due fondatori della startup pugliese.
[FABIO] Ciao Giuseppe e ben ritrovato a Start Me Up
[GIUSEPPE] Ciao Fabio
[FABIO] Come funziona la banca delle visite?
[GIUSEPPE] La banca delle visite è un nuovo strumento che abbiamo pensato con il nostro team di lavoro. Funziona proprio come una banca: c’è un cittadino, un’azienda, un soggetto che è disponibile a donare una visita o una fare una donazione di denaro libera. Questa donazione o questa visita va a finire nella banca delle visite. Nel momento in cui un cittadino qualunque in difficoltà economica richiede la prestazione dove le eroghiamo.
[FABIO] Come controllate che il cittadino che usufruirà del servizio può veramente non permettersi l’accesso alle cure?
[GIUSEPPE] La verifica si basa esclusivamente su una auto dichiarazione di indigenza del cittadino. Chiediamo al cittadino quindi di spuntare nel form di registrazione una sorta di accettazione delle proprie condizioni economiche e di inviarci un video di presentazione. Ovviamente come avviene nelle mense dei poveri quant’altro non possiamo assolutamente fare una verifica formale di quello che il reale stato di indigenza della persona che ti chiede la prestazione sanitaria.
[FABIO] I medici che erogano il servizio vengono presi dal database che avete creato in questi anni di attività?
[GIUSEPPE] Esattamente. Nel caso in cui non un medico non fosse presente nel nostro database in quella zona per cui risiede il cittadino che richiede la prestazione, andremo a contattare o ricercare semplicemente con una ricerca su google la prestazione richiesta, quindi massima trasparenza.
[FABIO] Chi decide di donare una visita può farlo sia direttamente che attraverso donazioni in denaro. Le donazioni non vengono gestite direttamente da voi, ma vi fate aiutare dalla fondazione Basis, come mai questa scelta?
[GIUSEPPE] La scelta è stata fatta proprio per garantire la massima trasparenza di quello che è il nostro servizio. Appoggiandoci a una onlus possiamo inserire sul nostro portale il pulsante dona ora di PayPal, che viene dato soltanto a onlus o associazioni di volontariato. La scelta è quella di garantire la trasparenza del servizio e far sì che il cittadino che va a donare una visita o una somma in denaro si senta tranquillo di quello che sta facendo. Se ne sentono tante storie di speculazioni legate al mondo delle donazioni. Proprio per evitare questo abbiamo pensato di affidarci a una Onlus che segue i tanti progetti insieme a oltre a quello della banca delle visite. Quindi siamo tutelati noi ed è tutelato il cittadino che dona e che riceve la donazione.
[FABIO] In questo senso sceglieresalute.it non riceve nessun tipo di pagamento o la fondazione vi riconosce qualcosa?
[GIUSEPPE] Allora il meccanismo: teoricamente il medico che eroga la prestazione dovrebbe darci il 10%, la percentuale che noi chiediamo normalmente. In questo caso il 10% lo andiamo a restituire alla Fondazione Basis per altri progetti. Quindi Scegliere Salute da questo progetto non guadagna assolutamente niente dal punto di vista economico.
[FABIO] State ascoltando Start Me Up, c’è Fabio Bruno al microfono e stiamo parlando con Giuseppe Lorusso di sceglieresalute.it. Quando due anni fa ci siamo sentiti, mi raccontavi di come sia nato sceglieresalute.it. La banca delle visite era già nei piani allora oppure è qualcosa che è nata dal lavoro in questo periodo.
[GIUSEPPE] È nata semplicemente leggendo esperienze simili nei settori completamente diversi. Il concetto del caffè sospeso, ho letto un articolo su un ristorante che offriva pasti sospesi in Spagna. Ho pensato ‘ma perché non offrire questo tipo di servizio in un settore così importante e così difficoltà qual è quello sanitario?’. Quindi non era assolutamente nei nostri piani nel momento in cui siamo nati, però lo è diventato anche perché il nostro obiettivo è sempre quello di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie a tutti quanti i cittadini.
[FABIO] Anche perché leggo dal vostro comunicato stampa che nel 2016 secondo il Censis ben 11 milioni di italiani non hanno potuto sostenere la spesa necessaria per la loro salute ed hanno rinunciato alle cure a causa delle difficoltà economiche…
[GIUSEPPE] Leggendo quest’articolo verrebbe in mente ‘ma il servizio sanitario non dovrebbe essere gratuito per tutti?’ In realtà si, è gratuito per tutti, ma in realtà quando un paziente chiama un ospedale per prenotare una mammografia e gli viene detto che la lista d’attesa è di 6 mesi, in auel caso li non viene garantito il libero accesso al servizio sanitario e in questo caso qua l’utente è costretto a rivolgersi al privato. Quindi quando parliamo di 11 milioni di cittadini che non hanno accesso alle cure, si tratta proprio di questi cittadini qui, che hanno provato a accedere al servizio sanitario nazionale e non ci sono riusciti per via delle liste d’attesa molto lunghe. Oppure di cittadini che hanno rinunciato a curarsi perché le visite di cui avevano bisogno non erano comprese nei livelli di assistenza che vengono garantiti dallo stato.
[FABIO] Il risentirci dopo due anni mi permette di fare anche un po’ di fact checking: sceglieresalute.it è un portale e una app. Cosa viene più utilizzato dall’utenza?
[GIUSEPPE] Al momento il portale viene utilizzato rispetto alla app. Proprio perché abbiamo moltissime funzioni quelle collegate a scegliere salute. Cioè è possibile lasciare una recensione, è possibile trovare un medico, è possibile trovare delle prestazioni, è possibile fare delle donazioni in denaro. Di conseguenza il portale si presta di più a un utilizzo rispetto alla app. Nonostante sulla app siano presenti tutte le funzionalità del sito web.
[FABIO] Un aspetto centrale del vostro servizio sono le recensioni che gli utenti possono lasciare dopo aver usufruito del servizio. Già allora te lo chiesi, ma eravate all’inizio: come sta andando quell’aspetto, come reagiscono i medici ai voti delle persone?
[GIUSEPPE] Oggi non abbiamo ricevuto alcun tipo di lamentela da parte dei medici ma perché le recensioni vengono filtrate. Nel momento in cui si fa un riferimento esplicito ad un medico o a un reparto, a delle cose che non possiamo verificare, noi quelle recensioni non le pubblichiamo. L’altro aspetto importante è quello di andare a condividere con le strutture e con i medici le recensioni che andiamo a ricevere. Adottando questo tipo di approccio siamo in grado di creare un dialogo con la struttura piuttosto che fornire un servizio di mera denuncia da parte dell’utente perché mi piace sottolineare il fatto che la maggior parte delle recensioni che andiamo a raccogliere sono recensioni positive perché fanno riferimento più che al servizio sanitario in sé, fanno riferimento agli aspetti che sono collegati al trattamento. Si parla quindi di assistenza infermieristica adeguata o meno o della struttura che è fatiscente però i medici e gli infermieri si sono dimostrati eccezionali dal punto di vista sanitario. L’approccio è quello del dialogo nei confronti della struttura o del singolo medico.
[FABIO] La vostra esperienza credo sia importante perché nasce dal dialogo costante con una categoria professionale specifica. Qual è stato l’aspetto più delicato da tenere in considerazione nel rapporto con i medici?
[GIUSEPPE] Sì, è stato difficile capire entrare nella logica del medico. L’approccio iniziale è stato quello di cercare di studiare quelle che erano le loro difficoltà principali nei confronti dei pazienti, a livello di dialogo. Partendo da questo presupposto qui siamo riusciti a definire dei parametri di valutazione della prestazione o del reparto della prestazione basati sulle principali difficoltà raccontate dai medici. Quindi abbiamo intervistato dei medici, abbiamo cercato di ascoltarli, di cercare di capire l’approccio giusto da tenere per instaurare un dialogo con loro, piuttosto che uno scontro.
[FABIO] Certo, perché il valore alla fine è in questo dialogo. Perché tanti vorrebbero lavorare con professionisti ma molti non ascoltano le esigenze della categoria.
[GIUSEPPE] L’importante è ascoltare prima di partire con qualsiasi altra cosa. Bisogna ascoltarli e capire quali sono le esigenze di medici e pazienti.
[FABIO] E con i pazienti? In che modo curate il rapporto con loro?
[GIUSEPPE] Nel momento in cui il paziente lascia una recensione, quello che facciamo è stare di coinvolgerli dal punto di vista dei social. Cioè cerchiamo di pubblicare in forma anonima la recensione ricevuta e di interagire con la struttura o con il medico recensito, in modo tale da stimolare la risposta da parte della struttura o del medico. Facciamo in modo che la recensione non resti lettera morta, bensì diventi un momento importante di confronto tra il medico, la scrittura e il paziente.
[FABIO] Giuseppe, dopo la banca delle visite dobbiamo aspettarci altro da sceglieresalute.it?
[GIUSEPPE] Sicuramente non ci fermiamo. abbiamo sempre nuove idee e sicuramente ne sentirete ancora parlare.
[FABIO] Vuoi darci qualche anticipazione?
No, non posso mi dispiace
[FABIO] Grazie mille per essere stato con noi.
[GIUSEPPE] Grazie a te
[FABIO] Avete ascoltato l’intervista a Giuseppe Lorusso di scieglieresalute.it. Trovate tutti i link a cui abbiamo fatto riferimento su radiostartmeup.it
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