Resto al Sud, cosa c’è da sapere

A giugno avevamo pubblicato la notizia dell’attivazione di “Resto al Sud”, la misura del Governo pensata per promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’incentivo è rivolto a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che dal 15 gennaio potranno inviare le proprie domande esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.

Immagine Resto al sud

Cosa si può fare con Resto al Sud?

Attraverso l’agevolazione fornita attraverso Resto al Sud sarà possibile avviare attività di produzione di beni e servizi. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio.

Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro e nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro. I progetti imprenditoriali finanziabili non possono avere un programma di spesa superiore a 200 mila euro.

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Cosa finanzia Resto al Sud?

Attraverso Resto al Sud è possibile finanziare:

  • interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • impianti, attrezzature, macchinari nuovi;
  • programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione);
  • altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa).

Il finanziamento invece non prevede invece le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente.

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Quali sono le agevolazioni previste da Resto al Sud?

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono:

  • contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa;
  • finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI;
  • Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi.

Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento. Le agevolazioni sono erogate in regime de minimis.

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A chi si rivolge Resto al Sud?

Abbiamo già scritto che le agevolazioni sono rivolte ai residenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia tra 18 e 35 anni. I richiedenti devono essere residenti nelle regioni sopra elencate o possono trasferire la propria residenza dopo la comunicazione di esito positivo della domanda. Non devono avere  un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non devono essere titolari di altra attività di impresa in esercizio.

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

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Come si presenta la domanda di finanziamento per Resto al Sud?

Come scritto in precedenza, le domande possono essere inviate dal 15 gennaio 2018, esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Per farlo è necessario registrarsi sulla piattaforma, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC).

La domanda consiste nel:

  1. progetto imprenditoriale da compilare on line
  2. la documentazione da allegare, secondo la modulistica presente sul sito di Invitalia.

Invitalia scrive che le domande verranno valutate in ordine cronologico di arrivo e entro 60 giorni dalla data di presentazione. Gli aggiornamenti e i dettagli sulle modalità per richiedere il finanziamento saranno disponibili sul sito di Invitalia.

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Bisogno di aiuto o di maggiori informazioni?

È attivo un servizio di consulenza e assistenza personalizzato, per sapere come richiederlo, leggi qui.