Usare l’arte per inventare e narrare un futuro sostenibile adattandosi ai luoghi e trasformandone la percezione tramite l’arte contemporanea. Con questo scopo anche quest’anno torna in Sicilia Trasformatorio, laboratorio Internazionale di Arti Sperimentali, Performative e Site Specific, organizzato dalla fondazione olandese Dyne.org in collaborazione con l‘Associazione Culturale Siddharte, il Comune di Messina e la popolazione di Giampilieri, borgo della città di Messina.
Dal 20 aprile all’1 maggio 36 artisti selezionati con bando internazionale lavoreranno nel borgo di Giampilieri a Messina per – si legge nel comunicato – “inventare, proporre, diffondere e documentare accorgimenti, drammaturgie, procedure e tecniche per costruire un teatro sostenibile in ogni suo aspetto; ambientale, espressivo, sociale e tematico.”
Unire il Nord Europa e il Mediterraneo nel segno dell’arte.
In continuità con il lavoro portato avanti lo scorso anno a Scaletta Zanclea (ME) (Giampilieri è qualche chilometro più a Nord rispetto a Scaletta sempre sulla costa ionica della provincia messinese), Trasformatorio unirà ancora una volta nel segno dell’arte il Nord dell’Europa e il centro del Mediterraneo. Tra i partner del laboratorio c’è anche infatti Cairotronica, il simposio biennale di arte multimediale ed elettronica del Cairo, che contribuirà portando in Sicilia due artisti egiziani.
Il tema della ricerca di Trasformatorio comprende sia le tecniche che le drammaturgie, e stimola la ricerca sulle abilità specifiche necessarie a produrre nuovi tipi di spettacolo multimediale, totale, inclusivo e partecipativo, prodotto e proposto in luoghi speciali, per storia, posizione, e bellezze storico artistiche e naturali.
Tanti i partner nel segno della contaminazione.
Come lo scorso anno Trasformatorio irrompe nel mondo dei maker e dell’IOT prevedendo la realizzazione di una rete di sensori ambientali realizzata da e per la popolazione del posto: l’intento è promuovere la coscienza e la consapevolezza dei luoghi a un livello di accessibilità totale. Per farlo verrà coinvolto il FabLab Messina, impegnato in prima persona insieme all’Università degli Studi di Messina, il wemake.cc di Milano e l’associazione e rete europea The Things Network, oltre che Sementi Indipendenti e il gruppo Open Data Sicilia.
Inoltre, in virtù della partnership con BIAS, Biennale di Arte Sacra e delle Religioni dell’Umanità di Palermo gli artisti di Trasformatorio saranno chiamati a realizzare un’opera che abbia come tema “La soglia è la parte più difficile del viaggio”. L’installazione che ne verrà fuori rimarrà a Giampilieri (o in un altro luogo deputato) fino all’estate 2018 e sarà inclusa nell’importante circuito Siciliano di BIAS 2018. Ci sono inoltre una serie di associazioni e enti che ruotano attorno al mondo della permacultura e dell’arte che sono stati coinvolti come promotori e partner del progetto e stanno contribuendo alla buona riuscita di questa edizione di Trasformatorio.
Ci sarà infine spazio anche per l’arte radiofonica che vedrà coinvolti oltre gli amici di Radiostreet Messina anche noi di Start Me Up. Con modalità ancora da definire e con lo scopo di esplorare i luoghi e i miti del luogo, verrà chiesto a radio artisti e a musicisti locali e volontari dei circuiti siciliani di partecipare alla realizzazione di un programma di radio-arte teso a integrare e ravvicinare gli interventi sul territorio.
Per conoscere tutti i nomi degli artisti, gli eventi in programma e tutti i dettagli dell’edizione 2018 di Trasformatorio, visitate trasformatorio.net.