Anche se è giovanotto, Start Me Up ha le sue tradizioni. Una di queste è fare il Business Model Canvas ogni settembre. Quest’anno, il primo in cui il progetto può contare su una community a supporto, si è deciso di fare non una, ma ben due, sessioni pratiche aperte a tutti i membri che mensilmente sostengono il format. Come del resto è venuto fuori durante i due laboratori, la community Patreon è un vero e proprio partner di Start Me Up, quindi chi meglio dei membri che la compongono per un progetto del genere?
Se non hai potuto partecipare, puoi sempre vedere i due laboratori e leggere il report con le riflessioni scaturite da questa esperienza: ti basta entrare a far parte della community.
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Un uso pratico del Business Model Canvas utile a capirne le potenzialità
L’intento di questi due appuntamenti è stato anche – se vogliamo – formativo. Quante volte infatti ci è capitato di sentire parlare di Business Model Canvas e non sapere come metterlo in pratica?
Anche in questo blog c’è un articolo che ampiamente illustra le potenzialità di questo strumento (tra l’altro è tra gli articoli più letti tra quelli pubblicati su radiostartmeup.it). Ma come spesso capita, se la teoria serve per comprendere i meccanismi che ci sono dietro uno strumento simile, è poi la pratica che ci aiuta a coglierne gli aspetti più interessanti e utili. E così il laboratorio ha permesso ai partecipanti di cogliere gli aspetti più pratici del Business Model Canvas.
Start Me Up è diventato quindi, per una volta, un piccolo caso studio per comprendere meglio come compilare questo documento. E il risultato è stato straordinario: per me innanzitutto perché mi ha permesso di cogliere sfumature che altrimenti non avrei visto. E sono certo anche per i partecipanti che anche grazie a esperienze di questo genere, hanno preso ancora di più a cuore questo progetto che sostengono mensilmente.
Per vedere i due appuntamenti e leggere le considerazioni finali basta fare la propria donazione a Start Me Up.
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La foto di copertina è di Amanda Jones, via Unsplash.