Sindrome dell’impostore: quattro video per riconoscerla e combatterla

Se almeno una volta ti sei sentito non adatto per un particolare riconoscimento che hai raggiunto, non preoccuparti: non sei solo e soprattutto, non sei un impostore. È abbastanza comune tra chi raggiunge un particolare successo sentire di non meritarselo e considerarsi, appunto, degli impostori. E tutto questo nonostante tutti intorno sono lì a dirti quanto bravo e brillante tu sia. È un discorso che vale per gli uomini e le donne che lavorano nei campi più disparati dove la competizione è più alta. La scienza chiama questa sensazione: sindrome dell’impostore.

Mi è venuta in mente la sindrome dell’impostore perché è qualcosa con cui io mi ci sono imbattuto in passato ed è qualcosa con cui continuo a farci i conti ogni tanto. Soprattutto in ambito lavorativo e creativo. Così, ho fatto una piccola ricerca su internet per documentarmi per scrivere qualcosa e mi sono perso a guardare i quattro video che ho elencato qui (e che ho messo anche in una playlist su Youtube). Due sono animazioni che spiegano cosa la sindrome dell’impostore è, mentre gli altri due sono due testimonianze. Vediamole insieme.

The Impostor Syndrome

È uno dei video che fa parte di The School of Life, l’iniziativa fondata da Alain de Botton, scrittore, filosofo e conduttore televisivo. In poco meno di sette minuti il video illustra le principali caratteristiche della sindrome dell’impostore e alcuni modi per combatterla. Il video è in inglese ma potete attivare la traduzione automatica, altrimenti trovate una versione con i sottotitoli in italiano qui.


Start Me Up è soprattutto un podcast: ascoltalo dove e quando vuoi


What is imposter syndrome and how can you combat it? – Elizabeth Cox

Questa è un piccolo cartone animato che racconta la storia della sindrome dell’impostore, quando è stata teorizzata e da chi. Nella seconda parte, come anche è specificato nel sito, gli autori ci consigliano come superare questo senso di inadeguatezza e accettarci per quello che siamo, cioè non impostori. (Purtroppo per questo video non è presente la traduzione).

Due TEDx Talk sulla sindrome dell’impostore

Chiudo questa piccola rassegna con due TEDx Talk che trattano in modo totalmente diverso il tema della sindrome dell’impostore. Il primo è l’intervento di Phil McKinney, che ha lavorato come Chief Technology Officer da Hewlett-Packard e al momento della registrazione del talk era il CEO di CableLabs. L’esperienza di Phil McKinney è molto particolare perché viene fuori in un modo che lui non si aspettava (In questo video sono disponibili i sottotitoli in italiano).

Ultimo video di questa mini rassegna dedicata alla sindrome dell’impostore ha come protagonista Mike Cannon-Brookes, co-founder di Atlassian, una software company australiana che ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Mike Cannon-Brookes racconta di come lui ha fatto i conti con la sindrome dell’impostore in un modo molto semplice, diretto e molto molto divertente (puoi attivare la traduzione automatica in italiano).

La foto di copertina è di Johnny Cohen on Unsplash

Ah… la serendipididità (o come dicono gli anglofoni: serendipity)

Cosa c’entrano i ricordi di scuola, la serendipity e un progetto di radio pirata? Non lo sapeva neanche Fabio quando ha immaginato questo nuovo episodio di SPAM – è tutto grasso che cola. Questa settimana poniamo l’attenzione su quelle cose che facciamo quasi senza senso e che, alla fine ci tornano utili. Eh, si, la serendipididità…

p.s.: il ragionamento parte da una frase detta da quel signore nella foto di copertina, via Von Paul Nadar

Spam – è tutto grasso che cola

Spam tutto grasso che cola - podcast copertina

Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.

Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

Spam si ascolta solo tramite Patreon ed è riservato a chi dona almeno 10$ al mese.

Metodologia OKR: perché devi usarla per il tuo prossimo progetto

La metodologia OKR, un acronimo che sta per Objective and Key Results, è una delle metodologie organizzative più diffuse tra le aziende tecnologiche come Google, Linkedin, Amazon, Facebook e Spotify. Questo non significa che noi non possiamo non utilizzarla per i nostri progetti. Ci siamo fatti spiegare cosa è e come impiegarla al meglio da Marco Imperato di Product Heroes, ospite del Web Café di aprile.

Entra nella community e guarda il web café

Permettendoti di gestire le priorità, la metodologia OKR ti obbliga a usare la logica, invece che le emozioni, nei processi decisionali. Siamo nel campo della gestione dell’idea, dell’organizzazione del lavoro e di come delegare alte azioni ai propri collaboratori. Un aspetto che, come è facile immaginare, è centrale per portare a termine il proprio progetto: l’esecuzione è tutto! Durante l’appuntamento mensile dedicato ai membri della community di Start Me Up Marco Imperato ci ha aiuto a capire come gestire la metodologia OKR e come adattarla al progetto che ognuno di noi porta avanti.

Copertina del web café su metodologia OKR con Marco Imperato

Chi è Marco Imperato?

Dopo esperienze nelle vendite in Australia e nell’Advertising a Milano, Marco guida il dipartimento Prodotto e Digital Media di Mosaicoon, dal giorno della creazione fino alla chiusura, 10 anni dopo. Oggi Marco è responsabile di prodotto in Moving-up, Mentor e Coach per startup con il programma European Enterprise Network, docente al Talent Garden Innovation School in Digital product Management, fondatore di Product Heroes, la community per chi crea prodotti digitali.

Marco è stato anche ospite nel podcast pubblicato l’8 aprile scorso. Ascoltalo ora (basta cliccare sul player).

Intervista a Marco Imperato di Product Heroes

Cos’è il web cafè?

Il web café è un webinar con un esperto del mondo dell’innovazione del Sud Italia: lo scopo è imparare un po’ di più su un determinato argomento o sviluppare in modo corretto una particolare competenza. Lo stile è informale e durante i web café i partecipanti contribuiscono alla realizzazione del contenuto ponendo domande prima o durante la diretta. Scopri tutti i web café realizzati fino a ora e tutto quello che puoi avere entrando a far parte della Community Telegram di Start me Up.

Entra nella community e guarda tutti i web café

Foto di copertina di Hugo Rocha via Unsplash

Tra bandi e offerte di lavoro, la giusta occasione per svoltare

Come ogni mese, scandagliamo il web alla ricerca di bandi e offerte di lavoro che vi permettano di svoltare: nella vostra carriera, con una nuova sfida lavorativa o con la vostra startup, trovando i fondi giusti per raggiungere il vostro obiettivo. Nella bacheca di aprile trovate due bandi e quattro offerte di lavoro. Scopritele tutti!

Come sempre le offerte arrivano direttamente da Start Me Up – gruppo d’ascolto. Se volete conoscerle in anteprima, unitevi! Pubblichiamo un’offerta al giorno, dal lunedì al venerdì.

Culturability 2020: una certezza con qualche novità

600 mila euro per centri culturali innovativi, nati da processi di rigenerazione e riattivazione di spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o sottoutilizzati. È questa la cifra che Unipolis, la fondazione promotrice di Culturability ha deciso di mettere sul piatto confermando l’apertura della call nonostante “l’attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus”. L’intento è quello – si legge ancora sul sito – di “offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi e dell’annullamento dei loro eventi avvenuti in questi mesi”.

L’edizione 2020 di Culturability mantiene l’intento degli anni precedenti, ma presenta alcune novità negli obiettivi, nei tempi e nei destinatari. Il programma è indirizzato a centri culturali rigenerati già attivi, in cui si sviluppano processi di innovazione culturale con impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di collaborazione con le comunità locali.

La call chiude il 16 giugno 2020 alle ore 13 e le candidature dovranno essere sottoposte solo online. Tutte le info sono su culturability.org.

Idee green da accelerare: Step Tech Park vi sta cercando!

Step Tech Park, l’hub per la lotta alle emissioni di CO2, ha lanciato la call for startup. In palio un esclusivo programma di accelerazione, uniche possibilità di networking e supporto quotidiano e concreto nella realizzazione dei progetti più sfidanti. C’è tempo fino al 15 maggio per partecipare!

Tutte le info qui steptechpark.com/call-for-future

Customer Success Manager presso Sketch

Questo non è un lavoro per tutti. Non tanto perché per gestirlo è necessaria la conoscenza della lingua inglese scritta e parlata ma perché la figura richiesta dovrà diventare il “volto di Sketch” per i clienti. Il CSM dovrà infatti gestire il rapporto con i clienti, raccogliere i loro feedback e l’evangelizzazione della piattaforma di sketch. L’obiettivo – si legge nell’annuncio – “non è vendere, ma piuttosto costruire relazioni, favorire l’adozione duratura e aiutare i clienti a raggiungere con successo i propri traguardi”.

Sketch è una delle aziende digitali più importanti al mondo. Lavorano in modalità remoto e quindi ci teniamo a segnalarvela.

Tutte le info: sketch.com/jobs/customer-success-manager/

Customer Engineer, Networking, Google Cloud – presso le sedi Google di Milano e Roma

Google Italia è alla ricerca di un ingegnere che possa occuparsi del controllo della rete e della gestione dei clienti interessati all’uso di Google Cloud. Non quindi un semplice ruolo di tecnico, bensì una figura che sia in grado di parlare e immaginare per i clienti il modo migliore con cui utilizzare la rete che Google mette loro a disposizione.

Tutte le info su linkedin.com/jobs/view/1821360078/

Full stack e Junior developer presso Pigro, Bologna

Pigro è l’azienda che progetta assistenti virtuali pensando ad Aziende ed Enti Pubblici e a help desk di medie e grandi dimensioni. Ha la sede a Bologna ed è alla ricerca di due tipi di sviluppatori: uno back-end/ Full Stack e l’altro junior. Le due figure saranno inserite all’interno del team che da tempo si occupa di soluzioni che hanno a che fare con Intelligenza Artificiale e un approccio statistico.

Consulta la descrizione delle due offerte qui pigro.ai/lavora-con-noi

Posizioni aperte a Satispay – diversi ruoli e diverse sedi.

Satispay è una delle startup fintech più quotate in Italia. Anche noi la usiamo (sia in azienda che privatamente). Qualche giorno fa abbiamo fatto un giro sul loro sito e ci sono tante posizioni aperte. Sono diverse figure per diverse sedi. Potete filtrare la ricerca, sia per luogo che per competenza.

Fate tutto qui satispay.breezy.hr

Foto di copertina Linus Nylund via Unsplash.

Cosa hai imparato? Messaggi dal lockdown

“Cosa ho imparato” è un progetto di narrazione collettiva che vuole coinvolgere il network di Start Me Up. Si tratta di una raccolta di messaggi che vogliono concentrarsi sull’adesso. È passato poco meno di un mese dall’annuncio del lockdown e in questo periodo ci sono state numerose iniziative concentrate sul dopo. A noi sembra centrale pensare all’adesso, per questo chiediamo ai nostri ascoltatori di prestare la propria voce per un podcast collettivo che vedrà la luce quando sarà decretata la fine del lockdown.

Come si partecipa a “Cosa ho imparato”?

Partecipare a “Cosa ho imparato” è molto semplice. È sufficiente registrare un messaggio vocale in una delle due forme (o entrambe):

  • “Questo periodo di chiusura mi ha insegnato a …” (e dire la cosa che hai imparato)
  • “La cosa che facevo prima del Coronovirus e che NON mi è mancata del tutto in questo periodo è…” (e dire la cosa che NON ti è mancata)

Puoi mandare messaggi vocali tramite facebook messenger o le storie di Instagram. È consigliato pronunciare il proprio nome e la propria città di residenza.

Perché “Cosa ho imparato”?

Tutti i messaggi vocali ricevuti finiranno in un podcast speciale che verrà pubblicato quando sarà dichiarato finito il lockdown. È il nostro tentativo di dare voce all’ecosistema startup per dire cosa sta imparando vivendo una situazione nuova, imprevista e dai risvolti incerti. L’obiettivo è creare una narrazione collettiva che ci aiuti a capire meglio il presente per progettare un futuro migliore. Per tutti. Perché non andrà tutto benissimo se non interveniamo, dobbiamo fare in modo che andrà benissimo in base a ciò che abbiamo imparato.

Perciò: tu, cosa hai imparato?

La foto di copertina è di L O R A on Unsplash

Contaminati, multipotenziali o scanner: cosa sono e, soprattutto, voi di che tipo siete?

La seconda puntata di Spam – è tutto grasso che cola parte da un articolo che ci è stato segnalato all’interno del nostro gruppo Telegram. L’articolo parla di Contaminati multidisciplinari: quelle persone cioè che riescono ad eccellere in più campi. Geni? Non proprio…

Un argomento che è stato trattato da diversi autori: ognuno di loro trova un termine per definire questo tipo di persone: parliamo di contaminati, multipotenziali o scanner! Parliamo di tutto ciò nel secondo episodio di “Spam – è tutto grasso che cola” attraverso un video e due articoli segnalati nella descrizione del podcast.

Spam – è tutto grasso che cola

Spam tutto grasso che cola - podcast copertina

Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.

Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

Spam si ascolta solo tramite Patreon ed è riservato a chi dona almeno 10$ al mese.

L’immagine di copertina è di Cypher789, CC BY-SA 3.0, via wikimedia.

Andrà tutto bene se saremo antifragili

Questa è la settimana in cui dalle pagine di questo blog vi consiglio un libro da leggere. In programma ce n’era uno dedicato alla gestione delle community, ma dopo aver letto questo articolo ho pensato che fosse giusto parlare di Antifragile.

Antifragile è un libro scritto da Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, esperto di matematica finanziaria. Ha pubblicato questo libro nel 2012 dopo che il Sunday Times aveva inserito Il cigno nero (opera pubblicata dallo stesso autore nel 2007) tra i libri che hanno cambiato il mondo.

Antifragile parla del principio di antifragilità e chiude la serie dell’incertezza (o trilogia dell’Incerto) che l’autore ha trattato in questo libro, ne Il Cigno Nero e nel volume pubblicato nel 2001, Giocati dal caso.

Perché può essere utile leggere (o rileggere) Antifragile oggi

Io ho letto questo libro tempo fa e se Taleb è uno degli autori più citati del momento (è dovuto intervenire lui stesso per spiegare che il coronavirus non è un cigno nero) è proprio in virtù del periodo di profonda incertezza che stiamo vivendo. Quindi leggere Antifragile non può che aiutarci a capire e interpretare meglio ciò che ci aspetta, visto che molti di noi si stanno sprecando in previsioni di come sarà la nostra società dopo il Covid19. A me piacerebbe che fosse più antifragile.

Cosa è l’antifragilità

Taleb definisce antifragile tutte quelle “cose” (esseri viventi, ecosistemi, oggetti) che traggono vantaggio da uno shock improvviso, ne escono cioè più forti di prima.

Antifragile - copertinaIl termine antifragile deriva da un ragionamento. Se qualcosa di fragile accusa lo shock e viene distrutto allora parliamo dell’esatto opposto. Il dizionario ci dice che il contrario di fragile è robusto, forte. Ma, ancora, qualcosa di robusto e/o forte non trae vantaggio da uno shock, anzi, più una cosa è forte, meno subisce gli effetti negativi di uno shock. Questo ha indotto l’autore a coniare la parola antifragile. Un termine che si discosta anche dal più abusato “resiliente” perché la “cosa” resiliente accusa lo shock ma resta uguale a sé stessa, quella antifragile invece migliora. Da qui è facile capire che per essere antifragile un sistema deve essere volatile: non può resistere agli shock, anzi li deve subire così da prosperare. Taleb fa l’esempio dell’Idra, il mostro mitologico la cui caratteristica principale stava nel fatto che ogni volta che gli veniva tagliata una delle teste ne ricrescevano due dal moncherino. L’idra ha trasformato uno shock in una occasione per battere i propri nemici.

Come impariamo a essere antifragili?

Taleb lo spiega nel libro. Ci consiglia innanzitutto di smettere di prevedere il futuro e pianificare ogni scelta. Le opportunità a volte vanno semplicemente colte solo perché ci si presentano davanti: non possiamo misurare tutti i pro e i contro.
Questo non significa che dobbiamo andare a fare i matti in strada, è naturale. Ciò che consiglia Taleb è ridurre al minimo il rischio quando ci troviamo di fronte a un terreno poco conosciuto. Minore sarà il rischio, minori saranno le perdite: una volta “testato” il terreno saremo pronti a prosperare. È nella natura umana accettare una perdita per crescere (il cosiddetto investimento). Cerchiamo di perdere il meno possibile.
Smettiamola infine di essere troppo rigidi. I sistemi antifragili prosperano proprio grazie all’incertezza e alla volatilità: se si è troppo concentrati su una propria idea si rischia di non vedere cosa il mondo esterno vuole dirci e ignorare quindi la strada verso un possibile successo.

Fino al 30 aprile tutti i libri di Taleb in formato ebook possono essere acquistati a soli 2,99 euro ciascuno sul sito de Il Saggiatore.

Foto di copertina: Pietro Luca Cassarino / CC BY-SA

Contenuti da leggere e guardare: anche Start Me Up apre i suoi archivi.

Lo abbiamo annunciato nel podcast pubblicato l’11 marzo 2020. Abbiamo reso disponibili a tutti i contenuti che solitamente sono riservati alla community Patreon di Start Me Up. Li abbiamo tenuti fruibili a tutti fino al 3 aprile. Dal 6 aprile abbiamo invece lanciato un nuovo progetto, si chiama “Cosa ho imparato” – messaggi dal lockdown. È un podcast collettivo: ti va di partecipare?

Scopri come partecipare a “Cosa ho imparato”

Mettere a disposizione i nostri contenuti da leggere prima e il progetto “Cosa ho imparato” è il modo che abbiamo per essere vicini a chi deve rimanere a casa nei giorni della quarantena. Inoltre, stiamo continuando a collezionare link dove trovare contenuti da leggere e consultare durante la quarantena.

Gli altri posti dove trovare contenuti da leggere durante la quarantena

Mettiamo qui i link ai siti e/o portali che hanno deciso di creare una programmazione speciale per questi giorni di quarantena con contenuti da leggere, guardare, studiare e ascoltare. L’elenco sarà aggiornato una volta al giorno (più o meno intorno alle 15) anche con le vostre proposte che potete inviare qui:

Aggregatori

  • Solidarietà digitale
  • hafricah.net (che raccoglie una serie di link dove trovare contenuti interessanti)
  • Il sito di Maker Faire Roma con un elenco di siti dedicati alla cultura
  • Sempre Maker Faire Roma ha lanciato Maker Learner, serie di contenuti selezionati
  • Quarantine + Creativity = Quarantivity. A place to collect, connect and share all the positive outcomes from around the globe
  • Condividere storie, non il virus
  • Raccolta di contenuti e piattaforme da usare per progetti educativi (in inglese)
  • Raccolta di contenuti e risorse per audiofili (c’è anche Vacuamoenia)
  • lospaziobianco.it ha fatto una lista con tutti i portali che distribuiscono fumetti in questo periodo
  • Virtual Assembly mette insieme tutte le risorse utili per affrontare questo periodo di quarantena. È un po’ quello che trovate qui ma con risorse per lo più in lingua inglese
  • Push ha dato libero accesso al proprio balcone.

Piattaforma di e-learning da utilizzare gratuitamente

  • Devied – piattaforma di Smartworking ed eLearning per sviluppatori software
  • Italdata S.p.A mette a disposizione di scuole ed università il portale e-learning scuola.kon.it

Eventi online

  • Sono aperte le iscrizioni alla QuarantineJam (Jam sulla creazione di videogiochi per partecipare da remoto)
  • Fino al 29 marzo ci si può iscrivere a Datathon, evento di co-progettazione di MUV dedicato alla valorizzazione dei dati
  • Avanscoperta, azienda di consulenza e formazione nell’ambito dello sviluppo software, ha messo in piedi un calendario di eventi online
  • Techstars Startup Weekend COVID-19 Italy 17/19 aprile
  • #EUvsVirus – Hackathon Paneuropeo 24/26 aprile

Lezioni e corsi online su argomenti vari

  • Il canale di CookPad Italia ha un palinsesto ricco di lezioni di cucina
  • AttiviamoEnergiePositive è un ciclo di formazione e webinar gratuiti lanciato da Produzioni dal Basso in collaborazione con Banca Etica e Gruppo Assimoco
  • Accesso gratuito a NinjaPro – il portale di contenuti premium curato da Ninja Marketing – per 60 giorni
  • Guarda i talk dell’edizione 2019 del Web Marketing Festival che in questi giorni ha lanciato Start The Future
  • Una serie di corsi gratuiti proposti dalle più importanti università del mondo
  • Per chi volesse mantenersi in forma, la palestra Push Up di Roma pubblica sul suo canale Youtube lezioni a cadenza regolare (potete comunque recuperare i video in seguito)
  • Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco trasmette le sue lezioni in diretta Facebook
  • Maratona di lezioni su sviluppo d’impresa e gestione finanziaria, smart working e digital transformation, comunicazione digitale e marketing. Tutto su rinascitadigitale.it
  • Contenuti formativi sul tema dell’empowerment femminile a cura di Chayn Italia
  • EF English Live offre 1 mese di accesso gratis ai corsi online, senza impegno
  • Peekaboo apre a tutti la sua Academy fino al 3 aprile. Per avere il proprio accesso è necessario inviare una mail a social@peekaboo.vision con oggetto “#rialzatitalia” e attendere la risposta
  • wid.academy regala agli utenti un corso a scelta tra quelli presenti sulla loro piattaforma. Lo dicono qui
  • lacerba.io propone 30 corsi online gratuiti
  • Udacity concede accesso gratuito per 30 giorni su tutta la piattaforma
  • Moz propone corsi beginner, advanced e per client prospeting e pitch relativo alla SEO gratis
  • Cinque piattaforme su cui formarsi scelte da eu-startups.com
  • Per tutto il mese di aprile i contenuti della piattaforma pluralsight.com sono gratuiti

Iniziative online create ad hoc per la quarantena

  • covid19italia.help Iniziativa di Hacker civici che mettono insieme tutte le info da sapere sulla diffusione del Covid (sono gli stessi di terremotocentroitalia.org)
  • Idee per come passare le giornate su Instagram
  • Chiara Alessi su twitter ogni giorno dispensa una lezione sul design italiano
  • Su gofundme.com ci sono parecchie raccolte fondi a sostegno di vari ospedali italiani
  • La casa editrice Mesogea propone letture dei libri da loro pubblicati in piccole pillole audio
  • Korg, una delle più importanti aziende nel campo della musica, rilascia gratuitamente la sua app per creare musica
  • Lo stesso fa Moog (ma solo per utenti Apple)
  • Mash&Co. concede i contenuti gratuitamente dell’app richiedendo il codice su hello@mashandco.it
  • Pagina fb di Idib group (ogni giorno descrive un tool per lavorare da remoto)
  • Vacuamoenia lancia Empty Cities, diretta streaming di suoni di ambienti
  • Andrea Bartoli di FARM Cultural Park chiede a 100 amici-visionari: “Cosa (e come) potrebbe e dovrebbe diventare l’Italia e/o il Mondo non appena avremo messo il punto a questa terribile pandemia?”. Pubblica le risposte giorno dopo giorno sul proprio profilo Facebook
  • Impact Hub Siracusa offre consulenze gratuite online di 30 minuti
  • Il Gruppo DigiTouch è una società specializzata nella Digital Transformation ha messo in piedi un calendario di webinar con esperti del settore
  • Beddame – Food Travel People ha raccolto sul proprio profilo Instagram con l’hashtag #dallafinestradicasa ottanta foto di panorami raccolte dai propri follower
  • Mundi Festival ogni giorno organizza una diretta dal proprio profilo Instagram
  • Ogni domenica dalla pagina di Progetto Rena c’è un webinar dedicato a problemi legati al sociale e all’impegno civico
  • Legatè è l’iniziativa della Legatoria Prampolini che con cadenza regolare propone delle interviste dal proprio profilo Instagram

Ebook e fumetti

  • Il Saggiatore a cadenza regolare mette a disposizione un ebook da scaricare gratuitamente. In questa pagina
  • Adelphi fa lo stesso ma solo con l’ebook di “In cerca di guai” di Mark Twain
  • La piattaforma Manga Plus mette a disposizione le copie degli ultimi fumetti pubblicati (in inglese e spagnolo)
  • Lo stesso fa Coconinopress con i suoi titoli in italiano
  • libreriamo.it elenca cinque siti da cui è possibile scaricare ebook gratuitamente
  • Bookrepublic ti permette di scaricare gratis un ebook da questo catalogo
  • Sergio Bonelli Editore dona un Bonelli al giorno
  • Si può scaricare gratis Dellamorte Dellamore di Tiziano Sclavi da ilpost.it
  • Iscrivendosi alla newsletter è possibile scaricare gratuitamente i numeri di maggio 2018/aprile 2019 di Linus

Bambini

Vedere film e cortometraggi

  • Distribuzione di comunità propone uno streaming di comunità a cui si accede con una piccola donazione
  • Clara Miranda Scherffig elenca su che-fare.com le piattaforme che distribuiscono film e serie tv
  • 10 documentari sul mondo Hip Hop selezionati da dlso.it
  • Guida a cura de La Guarimba per sopravvivere alla quarantena
  • 5 documentari di architettura da vedere consigliata da professionearchitetto.it
  • Da oggi Sky Arte è in streaming gratuito per tutti (in Italia)
  • Mailchimp trasmette online tutti i corti selezionati per l’edizione 2020 del SXSW

Cairo vs Godin: la comunicazione al tempo del Coronavirus

Due video che ho visto su youtube. Il primo mostra Urbano Cairo che motiva i suoi agenti pubblicitari incitandoli a lavorare di più in questo periodo molto particolare. Il secondo è un’intervista a Seth Godin, che tra le altre cose parla di cosa è il marketing per lui, soprattutto in questo momento. Due modi di gestire la comunicazione al tempo del coronavirus.

Mai avremmo pensato di mettere Urbano Cairo e Seth Godin in uno stesso post. Infatti ne parla Fabio nel primo episodio di “Spam – è tutto grasso che cola”.

Spam – è tutto grasso che cola

Spam tutto grasso che cola - podcast copertina

Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.

Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

Spam si ascolta solo tramite Patreon ed è riservato a chi dona almeno 10$ al mese.

I maker a raccolta e un provvedimento a sostegno delle startup

Una Camera a Sud che non può non guardare all’Italia intera in un momento come quello che stiamo vivendo. Straordinario sotto tanti punti di vista. Il primo, nel senso letterale del termine, perché siamo fuori da ogni tipo di ordinarietà. Tutti. Secondo perché, nonostante tutto, straordinariamente, tante persone, aziende e associazioni stanno lavorando affinché la crisi passi presto e possa portare un cambiamento reale (e in meglio) nella vita di tutti. Lo stanno facendo i maker che in pura ottica DIY si sono auto-organizzati per fornire materiale alle strutture ospedaliere che ne hanno bisogno. Lo stanno facendo le associazioni che riuniscono i protagonisti del mondo startup che hanno lanciato un appello al sostegno di questo settore, nato da poco e come tutti, troppo debole per affrontare questa crisi da solo. Ne parliamo in questo numero di camera a sud.

Air Factories la fabbrica distribuita dei maker d’Italia

È nata sotto l’impulso dell’Università di Messina e ad oggi ha raggruppato più di 400 maker.
Nel giro di poco più una settimana il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, Innesta, lo spinoff SmartME.io e la startup innovativa Neural (il cui founder è uno dei nostri sostenitori), hanno dato vita a Air Factories.

Air Factories – si legge sul sito – “è una “fabbrica distribuita” che mette in connessione più entità pubblico-private con lo scopo di scambiare rapidamente idee e informazioni, tra cittadini, ricercatori, startup e aziende che lavorano nel campo della prototipazione rapida e delle tecnologie innovative, prima fra tutte la stampa 3D, al fine di fare rete”.

Lo scopo è quello di coordinare e ottimizzare la realizzazione di tutti quegli strumenti utili a fronteggiare l’emergenza dovuta alla pandemia di Covid-19 riproducibili attraverso una stampante 3D. Lo spunto arriva dall’intuizione dei responsabili di ISINNOVA che a metà marzo hanno pensato di adattare le maschere da snorkelling prodotte da Decathlon come respiratori. Air Factories fa molto altro e ha già messo in connessione non solo i maker ma anche i centri ospedalieri che possono richiedere il materiale (non solo respiratori) direttamente dalla piattaforma.

Noi, alla luce di questa storia, abbiamo visto con occhi diversi questa foto.

Uno “Startup Emergency Act” per salvare l’ecosistema startup italiano

C’è un appello lanciato da VC Hub, associazione che raggruppa le principali società di Venture Capital italiane che chiede al Governo di inserire tra il decreto Cura Italia anche le startup innovative e le PMI. Inoltre, l’associazione chiede che il Governo vari quanto prima uno “Startup Emergency Act”. La misura, illustrata in un post sul sito dell’associazione, prevede una serie di azioni (otto in totale) “per consentire alle startup Italiane di rimanere al passo con i proprio concorrenti in tutta Europa”. I Governi degli altri Paesi europei sono infatti già al lavoro per promuovere misure che possano supportare le startup e i vari ecosistemi locali in questo periodo di difficoltà.
Nel caso in cui questo ecosistema dovesse essere spazzato via a causa di questa crisi, per ricostruirlo – scrive Salvo Mizzi sul proprio profilo Linkedin – ci vorrebbero altri dieci anni. E, in tutta onestà, non possiamo permettercelo. Chi vuole può firmare l’appello.

Anche ItaliaStartup si è fatta promotrice di una proposta indirizzata a tutti gli Organi di Governo affinché si pensi a sostenere le startup italiane in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Attraverso questa lettera scritta dai principali ecosistemi startup locali italiani, viene chiesto a gran voce che le startup siano il fulcro su cui far ripartire l’intero Paese. La proposta prevede di dotare queste aziende non solo di liquidità ma anche di tutti gli strumenti e i mezzi per favorire lo sviluppo di soluzioni che possano permetterci di uscire quanto prima dalla crisi causata dalla diffusione dell’epidemia.

Foto di copertina di Tonik via Unsplash