Lasciarsi coinvolgere, il modo migliore per vivere lo Startup Weekend Messina

L’onda lunga del cambiamento arriva di nuovo sulle rive dello Stretto perché tra il 24 e il 26 novembre sarà di nuovo Startup Weekend Messina. Sul format non ci soffermiamo più di tanto, ne abbiamo parlato talmente tante volte che siamo certi che chi legge conosce bene questo evento.

Così come siamo certi conosca bene anche il potenziale che un evento del genere è capace di generare non tanto nella creazione di nuove imprese, ma nel far conoscere metodologie utili in qualsiasi ambito, non solo in quello imprenditoriale. Come ogni cosa, e forse anche un po’ di più, il risultato finale è sempre commisurato all’impegno e al coinvolgimento dei singoli partecipanti. In questo senso, l’esperienza che Federico – membro del team Coorto idea vincitrice dell’edizione 2017 dello Startup Weekend Catania – ha vissuto è esemplare. Lo ha raccontato lui stesso nel podcast speciale che abbiamo pubblicato un mese fa circa. Federico ha partecipato alla manifestazione all’interno di in un team di una idea non sua, scegliendo volutamente di non essere nella stessa squadra con il suo amico: tutto ciò gli ha permesso di aumentare in maniera esponenziale (parole sue) le proprie competenze e addirittura di vincere la manifestazione.

Player speciale Startup Weekend Catania

 

Simili esperienze sono all’ordine del giorno per chi decide di partecipare ad uno Startup Weekend. Per questo motivo, se vivete in zona, non potete perdervi quello di Messina. Vi basterà acquistare il biglietto che per gli ascoltatori di Start Me Up è a prezzo early bird anche se manca poco più di una settimana all’evento. Ci arrivate SOLO cliccando su questo link.

Ancora indecisi? Vi diamo 10 motivi per partecipare a Startup Weekend Messina.

Se poi avete ancora qualche timore, vi consigliamo di leggere i 10 motivi per cui è necessario partecipare allo Startup Weekend Messina. Scritti lo scorso anno, sono tutt’ora validi.

L’evento è organizzato per la terza volta da Startup Messina e per avere tutte le informazioni necessarie basta visitare swmessina.it.

Foto di Štefan Štefančík vista su Unsplash.

PNI 2017: l’innovazione universitaria si ritrova a Napoli

È un ritorno quello del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione – a Napoli. Si, perché dopo 10 anni il 30 novembre e il 1° dicembre 2017 la finale nazionale dei progetti di impresa che vengono fuori dalle università italiane si terrà nella nel Complesso Universitario Federico II di San Giovanni a Teduccio.

L’edizione 2017, la quindicesima, ha come titolo “Connecting to the Future” e vedrà 66 progetti imprenditoriali provenienti da tutta Italia gareggiare per 4 premi settoriali di 25mila euro ciascuno: Cleantech&Energy promosso da IREN, ICT offerto da PwC, Industrial sponsorizzato da FS Italiane, Life Science sostenuto da Clinic Center.

Oltre alle migliori idee per ognuno di questi 4 settori, al termine della due giorni, sarà annunciato anche il vincitore assoluto del PNI 2017, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI e al progetto scelto un ulteriore riconoscimento di 25mila euro da reinvestire nelle proprie attività hi-tech, messo in palio da FS Italiane.

In palio ci sono anche due Menzioni speciali – “Social Innovation” promossa da Global Social Venture Competition e “Pari Opportunità” istituita dal MIP Politecnico di Milano – e diversi Premi Speciali messi a disposizione da Ambasciate e da prestigiose aziende partner.

66 progetti in gara da tutta Italia

Il PNI mantiene intatta quella che è la sua caratteristica principale: un evento che ha l’obiettivo primario di stimolare il dialogo fra i principali stakeholder del mondo dell’innovazione e dell’impresa. Un ambito in cui l’Università italiana deve avere qualcosa da dire, visto che il 20% delle startup innovative italiane arriva dagli atenei. Lo dimostrano i numeri di questo evento: 66 progetti di impresa selezionati attraverso il round delle Start Cup Regionali. “Ancora una volta il sistema delle Università italiane – ha dichiarato il Presidente di PNICube Giovanni Perrone – dimostra il suo impegno concreto per lo sviluppo del Paese, attraverso progetti d’impresa che evidenziano la qualità, la creatività e la propensione imprenditoriale degli ecosistemi universitari dell’innovazione.”

PNI 2017 Napoli

Il PNI come ponte tra tradizione e innovazione

Come ogni edizione del PNI anche questa vede la collaborazione dell’università locale, in questo caso la Federico II. “La scelta di ospitare a Napoli, presso la Federico II, il Premio Nazionale per l’Innovazione è la testimonianza di quanto si voglia investire su economia della conoscenza e valorizzazione dei giovani talenti”, ha ricordato il Prorettore Arturo De Vivo durante la conferenza stampa. “Ospitare il PNI nel nuovo complesso universitario di San Giovanni a Teduccio, dove prima operava la fabbrica Cirio – ha rimarcato Mario Raffa, referente nazionale PNI 2017 –  è la maniera migliore per sottolineare il legame tra la tradizione industriale di Napoli e della Campania e la nuova industria che si sta affermando”.

Oltre all’Università Federico II, questa edizione del PNI è organizzata in collaborazione con COINOR e l’Incubatore Campania NewSteel. Anche quest’anno Start Me Up è uno dei media partner dell’evento.

La Smart City al centro di Startup​ ​Weekend​ Catania 2017

Dal 27 al 29 ottobre si terrà l’edizione 2017 dello Startup Weekend Catania: il tema di quest’anno è Smart City.

Il format è quello che conosciamo: si inizia venerdì pomeriggio, quando i partecipanti esporranno le proprie idee e cercheranno di convincere gli altri ad unirsi al proprio team. La sera stessa verranno votate tutte le idee presentate e quelle più apprezzate diventeranno oggetto dello sviluppo delle successive ore, con la formazione di team sulla base degli interessi delle singole persone. Il sabato e la domenica saranno invece giorni dedicati allo sviluppo, alla validazione delle idee e allo studio dei progetti. Lo scopo è renderli concreti. La domenica pomeriggio, i vari team presenteranno i progetti che saranno poi giudicati da una giuria di esperti, composta da imprenditori ed investitori.

Foto gruppo Startup Weekend Catania: Smart City

 

È importante ricordare che l’obiettivo principale di Startup Weekend è quello di educare e rafforzare le competenze di chi vuole fare impresa. Lo Startup Weekend è un’ottima scusa per imparare una metodologia utile da usare anche al di fuori dell’evento (nel caso foste in carenza di scuse per partecipare).

I partecipanti saranno supportati dai coach: imprenditori di successo e tecnici esperti che metteranno il loro tempo e la loro esperienza a disposizione di tutti i partecipanti. Tra loro anche l’autore di questo post, Fabio Bruno, insieme a Giuseppe Arrigo e Marcello Perone di Ardeek, in quanto, tra le altre cose, animatori della community Startup Messina. In più, Start Me Up conferma anche quest’anno il suo ruolo di media partner.

Startup Weekend: un format mondiale.

Startup Weekend, sostenuto in tutto il mondo da Google e Techstar, garantisce ai partecipanti la professionalità e le competenze di esperti del settore, che sosterranno i futuri imprenditori nel concretizzare idee innovative attraverso strumenti e metodologie all’avanguardia. Nato negli Stati Uniti, Startup Weekend con la sua formula “Dall’idea all’impresa in 54 ore” dà spazio a tech-developers, designers e imprenditori per condividere idee, formare team, creare prodotti e dare vita a nuove startup.

Tutti gli aggiornamenti su Startup Weekend Catania sui social network possono essere seguiti con l’hashtag ufficiale #SWCatania17, mentre per info e biglietti basta andare su swcatania.it.

I Google Developers del Mediterraneo si danno appuntamento a Sant’Agata di Militello (ME).

Anche quest’anno Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina, sarà per due giorni al centro del mondo Google. Il 21 e il 22 ottobre infatti si terrà al Palauxilium della cittadina della provincia di Messina la DevFest Mediterranean 2017. L’evento, coordinato dal GDG Nebrodi insieme al Rotary Club locale e che coinvolge tutti i Google Developer Group di Sicilia e Calabria, vanta un programma con relatori italiani e internazionali.

I Google Developers del Mediterraneo si danno appuntamento a Sant’Agata di Militello

I temi sono quelli della programmazione (ma non solo) con naturalmente, un

occhio di riguardo al mondo Google. La lista dei talk è molto lunga e il consiglio è

quello di leggere attentamente il programma per conoscere argomenti e relatori. Ci sarà anche una gara dedicata alle startup che si svolgerà domenica

 

mattina, i cui premi sono in via di definizione, e che l’organizzazione garantisce essere molto ricchi.

La DevFest for dummies.

Programma DevFest Sant'Agata

Clicca sull’immagine per leggere il programma

La DevFest è ormai un format consolidato: ogni anno, tra settembre e novembre, Google promuove e supporta oltre 600 GDG (Google Developer Group) in tutto il mondo. I diversi gruppi si aggregano per dar vita a momenti di formazione per sviluppatori, designer e professionisti del web, ma anche imprenditori, studenti e semplici appassionati o curiosi. Tutti si danno appuntamento per condividere insieme competenza e passione attorno all’universo delle tecnologie di ultima generazione.

La partecipazione all’edizione mediterranea della DevFest è gratuita, basta registrarsi attraverso l’apposito modulo presente sul sito. Tenete d’occhio, inoltre, la pagina facebook dell’evento per non perdere tutti gli aggiornamenti.

 

Nella foto di copertina, un momento della DevFest del 2014.

Banca Etica e PdB: un bando per valorizzare i beni comuni

Banca Etica e la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso vanno in aiuto di chi ha in mente di valorizzare un bene pubblico o privato. Il bene dovrà obbligatoriamente destinato all’avvio, ampliamento o gestione di progetti di riuso, riconversione o riqualificazione per scopi sociali, culturali e di tutela ambientale. Il bando che scade il 22 ottobre 2017 si rivolge alle organizzazioni del Terzo settore, le cooperative e le imprese con requisiti di imprenditorialità femminile e giovanile. Le organizzazioni aggiudicatarie devono essere già costituite al momento del bando (anche in startup o in fase di spin-off di organizzazioni consolidate) e devono essere socie e clienti della banca o comunque si impegnano a diventarlo (una delle condizioni affinché il bando sia operativo è l’apertura del conto corrente di raccolta presso Banca Etica).

Come funziona il bando, in breve.

Banca Etica si preoccuperà di inserire i progetti vincitori su Produzioni dal Basso, promuovendoli e dando loro la visibilità che meritano. Solo ai progetti che raggiungeranno il 75% del budget la banca integrerà la parte restante dei fondi per permettere loro di arrivare al 100%. In questo caso, il contributo della Banca non potrà superare i 7.500 euro.

A quei progetti che invece riusciranno a raggiungere l’intera somma attraverso il crowdfuding la Banca garantirà agevolazioni sugli altri prodotti e servizi che offrirà loro. Mentre per chi invece non arriverà al goal, potrà comunque godere della visibilità offerta dal network di Banca Etica anche dopo la scadenza della campagna di crowdfunding.

Per saperne di più? Giovedì 12 ottobre tutti da Cre.Zi. Plus.

Per conoscere i dettagli e le scadenze del bando, basta andare sul sito di Banca Etica. In alternativa, per chi si trovasse in zona Palermo, giovedì 12 ottobre alle 17:30 si terrà la presentazione del bando da Cre.Zi. Plus. Il luogo non è affatto casuale, se pensate che questo hub è nato grazie al sostegno della Fondazione CONILSUD da un progetto di rigenerazione ideato e curato da CLAC, impresa sociale attiva a Palermo e storica socia di Banca Etica, in collaborazione con ARCA che gestisce l’incubatore di imprese dell’Università degli Studi di Palermo. Un appuntamento da non perdere!

 

La foto è di Ravali Yan ed è stata presa su Unsplash.

Il design tra i dati e le parole ma sempre per le persone

“UX/IA design: tra dati e parole” è l’evento che porterà domani, 6 ottobre, alle ore 18 da Innesta, l’incubatore e spazio di coworking di Messina, Yvonne Bindi e Carlo Frinolli.

I due, aiutati da Mauro Curcuruto e Francesco Stagno D’Alcontres nelle vesti di moderatori, parleranno di come, in un mondo caratterizzato da continui mutamenti dovuti all’avvento di internet e delle nuove tecnologie, lo Human-Centered Design riesca a creare soluzioni che aggiungano valore alla vita delle persone. Un modo per far comprendere che questo approccio, caratterizzato dall’analisi di bisogni, aspettative e modalità di interazione dell’utente, permette di migliorare la progettazione di prodotti, servizi, interfacce e spazi.

Per questo motivo “UX/IA design: tra dati e parole” si rivolge a studenti, startupper, imprenditori e a tutte le figure professionali che ruotano attorno al mondo della comunicazione, del design, del business e più in generale del digital. I partecipanti potranno così avere una visione d’insieme più chiara del mutamento in atto e migliorare le relazioni sia all’interno del proprio ambiente di lavoro che nel rapporto coi committenti.

I due relatori di "Ux/Ui design tra dati e parole" Yvonne Bindi e Carlo Frinolli

I due relatori di “Ux/IA design tra dati e parole” Yvonne Bindi e Carlo Frinolli

“UX/IA design: tra dati e parole” è organizzato da Startup Messina, in collaborazione con Innesta, Smartwork, Idib Group, UX Book Club – MessinaNois3.

L’incontro fa parte del WUD Tour, il percorso di appuntamenti che precedono il World Usability Day, in programma per il 9 novembre 2017 a Roma. Messina rientra quindi, come Bari e Perugia, tra le tappe che l’organizzazione di WUDRome ha scelto per accrescere la propria community in tutta Italia.

L’accesso a “UX/IA design: tra dati e parole” è gratuito ma è necessario registrarsi attraverso la piattaforma eventbrite.

Oppure guarda il video


foto, via.

Buon compleanno a Yakkyo, che vola negli USA

Le startup che passano da Start Me Up ci restano sempre un po’ nel cuore. Per questo, anche se in ritardo siamo felici di fare gli auguri a Yakkyo per questo primo anno denso di traguardi e soddisfazioni.

In un solo anno infatti, Yakkyo è stata selezionata per partecipare al programma di accelerazione di LUISS ENLABS e, con i primi finanziamenti ottenuti, grazie al sostegno del fondo d’investimento  Lventure Group , l’azienda è riuscita a creare ben 10 posti di lavoro di cui 8 occupati da donne e a trovare i primi clienti all’estero, raggiungendo un fatturato di un milione di euro e registrando un +50,22% di revenues ed un +15% di gross profit rispetto al proprio financial   plan.

Probabilmente lo ricorderete: abbiamo parlato di Yakkyo, proprio mentre era nel pieno della campagna di equity crowdfunding attraverso la piattaforma Mamacrowd (clicca sull’immagine per ascoltare il podcast). Per l’occasione, nel podcast successivo, intervistammo anche il CEO di Mamacrowd, Dario Giudici.

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Cosa fa Yakkyo

Giovanni Conforti e Carol Hsiao, fondatori di Yakkyo (nella foto di copertina), avendo lavorato nel settore dell’import-export   tra   Europa   e   Cina   per   molti   anni,   decidono   nel   2016   di   sfidare   il   mercato   e realizzare una piattaforma che permettesse a tutti di importare merce dalla Cina, con ritmi mensili, dando anche la possibilità di realizzare prodotti personalizzati in oriente.

Yakkyo fornisce un servizio completo che va dalla ricerca del fornitore alla consegna a domicilio dei prodotti, inoltre garantisce al cliente la scelta di merce conforme alle normative UE, l’acquisto a prezzi di fabbrica e la consegna e lo sdoganamento entro i tempi richiesti. Il tutto attraverso Yakkyo MyBot, che permette ai clienti di scegliere grazie a un chatbot, tutte le caratteristiche del prodotto che vogliono comprare ed anche decidere di personalizzarlo.

Yakkyo guarda avanti

Dopo questo anno ricco di successo Yakkyo adesso guarda ai prossimi mercati europei, a cominciare da Germania e UK, che in poche settimane hanno già dato riscontri molto positivi generando un fatturato di oltre 30.000 euro. In più l’azienda è pronta a investire per migliorare il suo chatbot, integrandolo con i sistemi di e-procurement.

Come ogni compleanno che si rispetti infine, anche Yakkyo ha ricevuto un gran bel regalo. È il CEO e fondatore Giovanni Conforti a comunicarlo: “Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto una mail con la quale ci è stato comunicato di essere tra i finalisti del programma GAN Scale School che si terrà a Las Vegas, a partire dal prossimo ottobre con showcase finale durante il CES 2018, il tutto sponsorizzato dall’Università di Phoenix. Siamo fiduciosi   che   questo   ci   aiuterà   a   scalare   velocemente   anche   in   USA.”. Agli auguri non possiamo far altro che aggiungere anche un grosso in bocca al lupo per questa nuova ed entusiasmante sfida.

Il diritto alla cultura inaugura la stagione di Cre.Zi.Plus

Si intitola D(i)ritto alla Cultura! e si svolgerà sabato 23 settembre tra le 15.30 alle 19.00 negli spazi di Cre.Zi. Plus. D(i)ritto alla Cultura! è un workshop informativo sulla Riforma del Copyright e l’Internet Health Movement – a cui seguirà un dibattito – che chiama a raccolta innovatori, ricercatori, educatori, professionisti del digitale e chiunque abbia a che fare con l’industria creativa e culturale.

L’evento, organizzato da Cre.Zi.Plus e la Fondazione Mozilla, rientra nella Campagna Europea ChangeCopyright che si scaglia contro la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sul diritto d’autore nel mercato unico digitale in discussione in questi giorni. Secondo la Fondazione Mozilla questa direttiva, se approvata, costituirebbe una pericolosa barriera per lo sviluppo e la condivisione di cultura, innovazione e ricerca.

I relatori di D(i)ritto alla Cultura! sono tutte persone che, in questi anni, si sono impegnate nell’accessibilità e nella condivisione dei saperi a livello cittadino, regionale e nazionale; alcune sono passate anche dai microfoni di Start Me Up come Andrea Borruso di Open Data Sicilia, ad esempio. Sabato oltre a Andrea ci saranno il filosofo Andrea Libero Carbone, Eliana Messineo di Fablab Palermo e Giusy Mandalà di Unipa.

D(i)ritto alla Cultura! è il primo evento che inaugura il calendario di Cre.Zi.Plus, nuovo inquilino dei Padiglioni 10 e 11 dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Lo spazio voluto da Clac (ve lo ricordate?) e dal Consorzio Arca (e loro?), con il sostegno della Fondazione Conilsud vuole essere un vibrante ecosistema di imprese, persone e progetti votato alla condivisione di competenze, relazioni e idee.

Per sapere tutto su Cre.Zi.Plus visita il loro sito, mentre le informazioni sulla campagna  ChangeCopyright sono qui.

L’immagine è stata presa qui.

Culturability 2017: 4 vincitori su 7 arrivano dal Sud Italia

Sono stati annunciati ieri i vincitori del bando Culturability 2017: 5 i progetti vincitori più 2 menzioni speciali.

Il bando di quest’anno aveva come tema “Rigenerare spazi da condividere”, tema quanto mai attuale soprattutto al Sud Italia. Sono infatti 429 le progettualità arrivate, dicono gli organizzatori. Tra tutte ne sono state selezionate 15 che, arrivate in finale, hanno partecipato a un percorso di formazione e di accompagnamento. Tra tutte, sono state premiate le 5 più aderenti agli scopi della call. Di queste 3 sono nel Sud Italia:

(per conoscere le specifiche di ogni progetto, cliccare sul nome).

Ciascuno di loro riceverà 50 mila euro e la possibilità di prendere parte a un ulteriore percorso di accompagnamento e mentoring – sviluppato da Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo, partner di Unipolis, ente promotore di Culturability.

Le 2 menzioni speciali di Culturability 2017 sono andate a Genova e Lecce.

Inoltre ci sono state 2 menzioni speciali del valore di 10 mila euro ciascuna, disponibili grazie alla collaborazione con la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Uno dei due progetti premiati arriva dal Sud Italia:

Il bando Culturability è promosso dalla Fondazione Unipolis che quest’anno ha stanziato complessivamente 400 mila euro, tra contributi economici per lo sviluppo dei progetti selezionati, attività di accompagnamento per l’empowerment dei 15 team finalisti e successivo mentoring dei 5 selezionati, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto. Per questa edizione la Fondazione Unipolis ha potuto contare sul supporto di Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo. Con l’edizione 2017 la Fondazione Unipolis ha investito un milione e 500 mila euro nel progetto Culturability con oltre 2.770 progetti partecipanti.

A tutti i finalisti di Culturability 2017 vanno i nostri complimenti, mentre ai vincitori l’augurio di poter raccontare lo sviluppo dei loro progetti nel corso della prossima edizione di Start Me Up. Oltre, naturalmente, un grosso in bocca al lupo per il percorso che li aspetta!

La foto di copertina è l’immagine con cui i ragazzi di Periferica hanno voluto ringraziare tutti per la loro vittoria. L’abbiamo presa sulla loro pagina Facebook.

Bassi Comunicanti, al via le selezioni per la seconda call

Bassi Comunicanti, l’incubatore culturale di Ragusa che aiuta i giovani a trasformare le loro idee in progetti o imprese culturali riapre i battenti. Proprio mentre i partecipanti al primo ciclo si avviano a concludere il loro percorso, inizia la fase di selezione per scegliere i prossimi giovani che avranno la possibilità di partecipare al secondo ciclo di incubazione. Sarà possibile inviare la candidatura compilando la domanda online entro il 7 ottobre 2017.

Le persone selezionate potranno partecipare al percorso di incubazione di Bassi Comunicanti. In occasione della prima call abbiamo ospitato Federica Schembri, architetto e presidente de L’Argent, associazione capofila del progetto. Potete ascoltare l’intervista cliccando sull’immagine, oppure potete leggere la trascrizione dell’intervista nel post dedicato.

Bassi Comunicanti, al via le selezioni per la seconda call

Bassi Comunicanti è un progetto dell’associazione L’Argent di Ragusa in collaborazione con Comune di Ragusa, Circolo Lebowski di Ragusa, The Hub Sicilia e Farm Cultural Park di Favara.