Startup Weekend Catania: l’evento attraverso la voce dei protagonisti



Quello passato è stato un fine settimana ad alto tasso di innovazione, almeno per chi si trovava a Catania. Tra il 27 e il 29 ottobre c’è stato infatti lo Startup Weekend Catania che quest’anno aveva come tema “Smart City”.

L’evento è stato organizzato dall’associazione non profit catanese Youth Hub Catania, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e con il supporto di numerosi stakeholder ed imprenditori del Sud Italia. C’eravamo anche noi come Media Partner e, in questo podcast speciale, abbiamo cercato di racchiudere nelle parole di alcuni dei protagonisti tutto l’entusiasmo e la voglia di creare qualcosa di bello. Ai nostri microfoni sono passati: Francesco Spampinato, membro di Youthub e organizzatore dell’evento, Mirko Viola di Vulcanic, che è stato chiamato a giudicare le idee di impresa, Vanessa Coppola, cofondatrice di Vinoled che è stata uno dei mentor di questo Startup Weekend e Federico Tudisco che era nel team Coorto, l’idea che ha conquistato il primo posto.

SwCatania 2017: foto di gruppo

Startup Weekend Catania: alcuni numeri.

Sono state oltre 200 le persone di ogni età a coinvolte a vario titolo a dar vita a questo Startup Weekend Catania – Smart City.

Sono state circa 90 le persone che hanno deciso di partecipare a questo Startup Weekend Catania, messo in piedi da 11 organizzatori e altri 12 volontari che hanno coordinato i lavori durante le 54 ore dell’evento. Sono stati invece 20 i mentor, provenienti da varie parti della Sicilia e di Italia, che hanno aiutato i ragazzi a portare avanti le proprie idee di impresa e, come richiesto dall’evento, 1 solo mentor. I team che hanno lavorato sono stati 12 per altrettante idee che sono state valutate da 6 giudici, scelti tra imprenditori e esperti del settore.

I team vincitori sono stati:

1° posto: Coorto, piattaforma di matchmaking per soddisfare le esigenze di chi vorrebbe coltivare il proprio orto ma non ha uno spazio per farlo e chi lo possiede ma non ha interesse a sfruttarlo;

2° posto: Immersivart, app sulla realtà aumentata che mostra tutte le opere archiviate all’interno di un piccolo spazio;

3° posto: Ticketup, un’app per incrementare la vendita dei biglietti dei mezzi pubblici tramite la gamification.


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Human centered design: perché è importante progettare per tutti.



La complessità del mondo e delle esigenze delle persone obbliga chi pensa ad un servizio o ad un prodotto a progettare tenendo conto delle esigenze di tutti. Tecnicamente è quello che si chiama Human Centered Design, un tema che abbiamo già trattato alcune volte a Start Me Up. Questo podcast ci permette di andare ancora più in fondo grazie a Carlo Frinolli di Nois3.

La citazione di Carlo Frinolli di Nois3Carlo spiega come sia fondamentale questo tipo di approccio che ci obbliga ad abbandonare l’idea dell’”utente medio”, che, mai come adesso, esiste. Lo human centered design – spiega Carlo – nasce nelle università californiane e prende in prestito alcune nozioni della psicologia, dell’antropologia e della filosofia cognitiva. Un mix che impone a chi dovrà creare il servizio o il prodotto di tener conto dei bisogni degli utenti finali. Sono questi i punti di partenza che serviranno per avere un prodotto che sia alla fine efficiente, efficace e sostenibile. Nel resto dell’intervista Carlo ci permette di capirne di più grazie alla sua esperienza, portando anche esempi pratici.

Dall’ascolto del podcast sarà chiaro a tutti quanto questi temi siano trasversali e applicabili a tutti gli ambiti. Lo sa bene anche Carlo che al quarto anno da organizzatore del World Usability Day di Roma, ha visto, anno dopo anno la platea aumentare di numero. Per quanto questo evento attiri – come è inevitabile che sia – designer, i partecipanti sono sempre più professionisti di altre discipline che manifestano sempre più interesse nei confronti dell’usabilità.

Cosa è il WUD Rome?

Naturalmente nel podcast Carlo spiega per bene cosa è il WUD Rome: qui vi basti sapere che il World Usability Day è la Giornata Mondiale dell’Usabilità. Nata nel 2005 come iniziativa della Usability Professionals Association (UXPA) con lo scopo di garantire che i servizi e i prodotti importanti per la vita umana siano di più facile accesso e più semplici da usare.

Ogni anno, il secondo giovedì del mese di novembre, sono più di 200 gli eventi organizzati in oltre 43 paesi di tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione e formare i professionisti a proposito degli strumenti e delle problematiche centrali per la ricerca, lo sviluppo e la pratica di una buona usabilità.

"Ux/Ui design tra dati e parole"

Nell’edizione romana, sono stati coinvolti oltre 30 speaker e più di 700 partecipanti in tre edizioni.

L’edizione 2017 si svolgerà l’8 e il 9 novembre a Roma. Ci sono ancora posti: nel caso foste interessati trovate tutte le informazioni su wudrome.it.

Chi è nois3?

Questo è il quarto anno che il WUD Rome è organizzato da nois3, uno dei punti di riferimento nazionali sulle tematiche di user experience e progettazione human-centered. È una Experience Design Agency con base a Roma, che sviluppa brand concept visivi e strategie digitali innovative.

È composta da un team interdisciplinare e pratica un approccio di co-design, progettando un percorso di storytelling digitale per migliorare e consolidare identità e strategia di comunicazione dei progetti che segue.

È partner di formazione di diverse realtà nazionali e organizza eventi per sensibilizzare sulle tematiche di design thinking e buona usabilità.

Per conoscere meglio ciò che fa nois3, visitate nois3.it.


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Healthcare: Come evolve e si innova il campo della salute?



Il primo podcast di questa nuova stagione di Start Me Up – la quarta – si focalizza su uno dei temi più interessanti e più attivi del panorama startup. L’occasione ci è data dal Merck for health 2017, l’hackathon che Merck organizza insieme a Healthware Lab e Digital Magics in programma per i prossimi 4 e 5 novembre (c’è ancora tempo per iscriversi, qui troverete tutte le info per sapere come fare).

Nella prima parte del podcast parliamo con Giorgio Pinci e Luca Naponiello, rispettivamente Direttore delle Commercial Operations e Communication Manager di Merck per l’Italia. Sono loro a illustrarci come e perché Merck ha deciso di investire e organizzare per la seconda volta un hackathon, focalizzandoci anche sui benefici che una manifestazione del genere ha nei confronti dell’azienda promotrice.

Healthcare: Come evolve e si innova nel campo della salute?

Nella seconda parte invece incontriamo Roberto Ascione Ceo di Healthware International, uno dei partner di Merck for Health 2017. Questa azienda, partita da Salerno, opera nel campo dell’Healthcare dal 1997. Proprio per questo con Roberto facciamo un discorso più generale, focalizzandoci sui pregi e difetti del mercato della salute che vede come attori principali i pazienti, i medici e una serie di soggetti che ruotano intorno al mondo della salute come le aziende farmaceutiche e le ditte di attrezzature sportive. Un mercato che si è evoluto nel tempo – all’inizio era focalizzato solo sui wereable – e che adesso ha precise dinamiche e caratteristiche. Nonostante ciò ha ancora tanto da offrire, anche per questo iniziative come quella di Merck For Health assumono una importanza centrale. In ultimo si parla anche del ruolo dell’Italia che – ci dice Roberto -nel mercato della salute gode di una buona reputazione. E questa affermazione non si riferisce solo al potenziale innovativo delle idee e delle startup che si muovono nel nostra Paese, ma anche al numero di investimenti che crescono di anno in anno.


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foto di copertina, via.

73. La carta alimentare? Ottima per preservare la freschezza dei pensieri



La prima volta che mi sono ritrovato tra le mani un quaderno di Edizioni Precarie sono rimasto davvero stupefatto. Un prodotto realizzato interamente a mano utilizzando la carta alimentare dei mercati di Palermo. La sorpresa è stata maggiore quando ho visitato il laboratorio dove Carmela Dacchile, architetto votato al design e fondatrice di Edizioni Precarie, crea i suoi quaderni, ricettari e bloc-notes tutti rigorosamente su carta alimentare.

In questo podcast con Carmela parliamo di come nasce un prodotto artigianale, come si promuove e sopratutto come si vende. Edizioni Precarie si è basato fin qui su un tipo di vendita tradizionale: distribuzione ridotta al minimo, pochi punti vendita sparsi in tutta Italia e grande attenzione verso le fiere e gli eventi.

Al momento dell’intervista Carmela era al lavoro per realizzare un e-commerce e spostarsi in una nuova sede. Con estrema semplicità ci racconta quale percorso l’ha portata fino a qui e ci racconta anche un suo piccolo sogno, legato naturalmente alle sue produzioni realizzate rigorosamente su carta alimentare.

Foto di copertina, via facebook

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per scoprire come caratterizzare con semplicità la propria idea;
  • Per sapere come promuovere il proprio prodotto senza necessariamente passare dal digitale.

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La citazione di Carmela

La citazione di Carmela di Edizioni Precarie

72. Tamburi per la pace



Articolo aggiornato al 21 settembre

L´Amministrazione Comunale di Lampedusa ha scelto di non stanziare più i fondi per la parte tecnica del concerto. Per questo motivo lo staff di Peace Drums con profondo rammarico ha deciso di ridimensionare l´evento e quindi, nel rispetto delle centinaia di associazioni e artisti aderenti all´iniziativa, verrà trasmesso solo in streaming.

È quanto si legge nel post apparso sul profilo facebook ufficiale di Peace Drums, che vedrà come centro ideale dell’iniziativa S.Alessio Siculo (ME) e non più Lampedusa.

Peace Drums nasce per diffondere i valori della pace e dell’uguaglianza. Un unico concerto diffuso in tutto il mondo che si svolgerà il 23 settembre 2017. A dare il via sarà Lampedusa, in questi anni diventata capitale dell’accoglienza in Europa. L’idea è di Filippo Sciacca, esperto di marketing solidale, che ha deciso di dedicare l’ultimo anno di lavoro a questo progetto.

In questo podcast parliamo con Filippo di Peace Drums, come partecipare attivamente al concerto (basta uno strumento e uno smartphone) e anche come ascoltarlo. In più Filippo ci racconta attraverso alcuni dati perché siamo arrivati a vivere in un mondo segnato dalle disuguaglianze. Una globalizzazione gestita solo dai potenti non poteva che portare a favorire una sola (e piccola) parte della popolazione mondiale. Peace Drums nasce per dire che un altro mondo è possibile. Il progetto si sostiene attraverso un crowdfunding che permetterà di anche acquistare strumenti musicali per la scuola di Lampedusa e il conservatorio di Damasco, dove, nonostante la guerra, la musica non è mai cessata.

Nella seconda parte dell’intervista invece Filippo si concentra di più sul suo lavoro, mettendo in luce come la sostenibilità e l’etica stiano diventando sempre più motivi che guidano il consumatore. Si parla di come è riuscito a trasformare la sua passione in un lavoro che fa del bene agli altri. Inoltre ci consiglia anche qualche libro da leggere sull’argomento (vedi i link).

Un podcast che fa riflettere e ci invita a agire: lo possiamo fare già il 23 settembre. Tutti.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Perché in questo periodo storico così complesso è importante alzare la voce per una società più equa;

  • Per capire come anche il mercato si sta accorgendo che il mondo sta cambiando e che progetti sostenibili saranno sempre più necessari.

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71. Il paesaggio sonoro: in Sicilia c’è chi lo studia e lo promuove



Quanti di voi conoscono la definizione di paesaggio sonoro? E sapete che in Sicilia c’è uno dei gruppi più attivi riguardo questa disciplina che tra la varie cose organizza camminate specifiche che aiutano a percepire i suoni intorno a voi, dette soundwalk? Ne parliamo in questo podcast di metà agosto che vi permetterà di conoscere un aspetto dei luoghi spesso dimenticato o poco considerato: il suono. Ne hanno invece fatto il centro delle loro attività i ragazzi di Vacuamoenia, associazione palermitana che studia e promuove il paesaggio sonoro attraverso la ricerca e appuntamenti aperti al pubblico. Uno di questi sono proprio le Soundwalk, che a mio avviso non dovreste perdere (in basso trovate le date delle prossime). Con Fabio Lattuca e Pietro Bonanno, i due fondatori di Vacuamoenia andiamo a scoprire perché il paesaggio sonoro è importante, quali sono gli effetti su chi ascolta i luoghi, anziché vederli e come nasce questa disciplina. Un podcast da ascoltare che vi aiuterà – spero – a ascoltare meglio ciò che accade attorno a voi.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Scoprire le origini del paesaggio sonoro e capire perché non sottovalutarlo;

  • Conoscere una realtà che ha deciso di investire in un ambito di nicchia, ma estremamente interessante.

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La citazione di Pietro

La citazione di Pietro sul paesaggio sonoro

La citazione di Fabio

La citazione di Fabio sul paesaggio sonoro

Cosa succede all’innovazione sociale?



Nel giro di una settimana a FARM Cultural Park di Favara (AG) sono stati messi i sigilli e la prima serata del Festival di Periferica a Mazara del Vallo è stata interrotta a causa del lancio di pietre che, fortunatamente, non hanno ferito nessuno. Un podcast quindi che cerca di analizzare quello che sta accadendo a progetti di innovazione sociale che ci stanno a cuore e che sono un po’ lo specchio di tante realtà presenti in tutta Italia.

Per farlo chiediamo aiuto a Emmanuele Curti di Matera 2019. Emmanuele è un operatore della Cultura, sta portando avanti il percorso di Matera come capitale europea della cultura ed è lui insieme a Linda Di Pietro, Ciccio Mannino, Cristina Alga e Roberta Franceschinelli ad aver dato vita a #Siamotuttifarmculturalpark, la petizione a sostegno di Farm su change.org.

In che modo queste realtà stanno aiutandosi e come possono farlo in futuro? E poi, basterà? Emmanuele ha una sua idea e le condivide con tutti noi. In più, nell’ultima parte dell’intervista si parla di Matera 2019 e cosa significa questa data per chi, come Emmanuele, sta lavorando da anni a questo progetto.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Emmanuele fa il punto di quello che sta accadendo in Sicilia, con aggiornamenti sull’incontro con la commissione cultura del PD;
  • Emmanuele ci invita a riflettere su un nuovo modello da adottare per la gestione di questi spazi e della cultura in generale.

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La citazione di Emmanuele

La citazione di Emmanuele

69. “Ho trollato l’indie italiano e questo è quello che ho capito”



C’è chi ha voluto smascherare i meccanismi di una parte del mercato discografico italiano. Come? Attraverso un troll, un cantante finto (o forse sarebbe meglio dire “falzo”) che per un anno ha attirato a sé critiche, elogi, proposte di live e anche proposte sessuali. Mi riferisco a Cambogia, il cantante feticcio di Napalm Dischi (casa di produzione feticcia anch’essa), un chiaro riferimento a Calcutta di Bomba Dischi (loro due, per chi non lo sapesse, esistono davvero).

Un mese fa l’annuncio avvenuto tramite video: “Cambogia non esiste, ce lo siamo inventato!” E non potevano usare mezzo migliore del video visto che dietro tutta l’operazione c’era Ground’s Oranges, collettivo di videomaker catanese che non ha mai perso la voglia di farsi due risate. Si, perché il progetto nasce come scherzo e in programma c’era solo un video. Cambogia ha avuto sin da subito una buona risposta di pubblico e così i ragazzi hanno dovuto produrre un disco, altri video – di cui uno per un live – e un sacco di scuse per evitare che Cambogia uscisse allo scoperto. In questo podcast ripercorriamo tutta la vicenda con Salvo Nicolosi, uno dei fondatori di Ground’s Oranges che ci dà una lettura disincantata del mercato discografico italiano che volendo, ognuno di noi, può applicare a qualsiasi ambito.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per conoscere i meccanismi che stanno dietro un progetto musicale che ha ottenuto buoni numeri;

  • Perché se devi fare qualcosa, devi farla bene: Salvo non ama questo genere musicale e si è “costretto” a ascoltare tutti i cantanti del momento per essere più credibile possibile.

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La citazione di Salvo

citazione Salvo di Ground's Oranges

Durante l’intervista parliamo di

Il video del Prefunerale di  Luigi Virgillito (che è ancora vivo)

Thecomunisti che cantano Thegiornalisti

68.Dalla Sardegna aiuto le imprese che cambieranno (in meglio) il mondo



Investire nell’impresa sociale dopo un giro in bici intorno al mondo alla ricerca di storie e stili di vita sostenibili ed aver rifiutato una serie di lavori negli Stati Uniti. È la storia di Stefano Cucca che a Sassari ha fondato Rumundu, un progetto che mette al centro l’impresa sociale. La prima parte dell’intervista è dedicata ai primi passi di quel viaggio che ha letteralmente cambiato la vita di Stefano. Oltre a un lavoro, gli ha dato una moglie e una figlia e una nuova vita in Sardegna. Si, perché la Sardegna Stefano ce l’ha nel cuore: l’ha portata in giro intorno al mondo (immancabile sulla sua bici era la bandiera dei quattro mori) e qui è voluto tornare, per fondare Rumundu, la sua azienda.

Rumundu promuove l’impresa sociale con progetti propri e accompagnandone altri accuratamente selezionati attraverso un percorso specifico. Stefano si scosta dalla logica startup mainstream e ci tiene a sottolineare che, chiunque faccia impresa, non accetta scorciatoie: è tutto frutto del proprio lavoro. Nell’intervista Stefano ci parla del successo della Social Innovation School che si è svolta meno di un mese fa e ci dà qualche anticipazione su quella del prossimo anno. Stefano ha anche sostenuto l’ultimo Startup weekend Cagliari e da quella esperienza è nata una nuova collaborazione. In campo sociale, naturalmente.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Stefano è il tipico esempio di glocal: pensa globale, agisci locale;

  • La storia che ha portato Stefano a fondare Rumundu è piena di insegnamenti.

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La citazione di Carlo

La citazione di Stefano di Rumundu

Foto di copertina, via.

67. La rigenerazione urbana che parte dalla periferia



Non poteva che chiamarsi Periferica il progetto di “rigenerazione urbana open source” che nasce a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Si perché si trova alla “periferia d’Europa” e si dedica principalmente alla periferia della cittadina siciliana (la ripetizione è voluta). Periferica era un festival e si struttura in qualcosa di più ampio grazie al bando Boom – Polmoni Urbani, promosso da Farm Cultural Park e il M5S Sicilia. Lo racconta Carlo Roccafiorita in questo podcast che ci parla delle iniziative messe in campo per dare nuova vita all’ex Cava di Tufo e che dall’1 maggio 2018 diventerà la Cava degli Umori. Nell’intervista si parla delle persone che sono coinvolte all’interno del progetto, l’importanza del network a cui Periferica si appoggia e che arriva da tutta Italia e del rapporto – non sempre facile – con la gente del posto. Periferica è stata infatti vittima anche di intimidazioni e – a mio avviso – il gruppo ha risposto nel migliore dei modi: continuando a lavorare. In più con Carlo immaginiamo quale azione sarebbe necessaria per rigenerare la Sicilia e tutto il Sud Italia. Partendo da dove siamo, anche se è una zona periferica.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Capire come modificare il proprio progetto in base alle opportunità e agli scopi prefissati;

  • Conoscere chi, nonostante le difficoltà, continua a andare avanti perseguendo i propri scopri.

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La citazione di Carlo

La citazione di Carlo di Periferica

Foto di copertina, via.