Sono convinto che la parte più interessante dei processi innovativi è il modo in cui si ibridano quando iniziano a diffondersi in luoghi diversi da dove sono nati. Per questo motivo osservo l’esperienza di Kitzanos da tanto tempo e finalmente riesco a raccontarla in uno dei podcast di Start Me Up.
Grazie a lui anche questo podcast si fa un po’ più “ibrido”. Perché parlando di creazione di impresa, il discorso poi vira verso il valore che tutto l’ecosistema italiano dell’innovazione potrebbe trarre da un rapporto più sano con il fallimento. Poi tocchiamo forse il tema dei temi cioè la relazione complicatissima che c’è fra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. E infine sottolineiamo quanto importante sia il ruolo sociale dell’impresa, soprattutto nel contesto italiano.
In più Kitzanos dialoga con le scuole perché si rende conto che spesso la formazione che i ragazzi e le ragazze ricevono non è in linea con le esigenze delle imprese. E questo ci porta a parlare del complesso rapporto che c’è tra l’istruzione e le aziende, anche alla luce delle recenti proteste degli studenti e delle studentesse di tutta Italia contro l’alternanza scuola/lavoro.
Tutti questi argomenti: il ruolo di uno startup studio, il fallimento, il rapporto tra scuola e lavoro e la portata sociale di un’impresa fanno parte del modello ibrido di azienda proposto da Kitzanos. Un modello che mira ad avere un impatto anche sull’ecosistema imprenditoriale italiano.
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00:00:00 SIGLA
00:00:10 FABIO
Il bello dei processi innovativi è che anche se nascono a migliaia di chilometri di distanza, quando si innestano prendono inevitabilmente le caratteristiche del luogo in cui si stabiliscono. E questo crea degli ibridi che a me affascinano sempre.
È successo anche a questo podcast che indaga per come può il modo in cui il modello di startup studio (o Venture-Builder) si è innestato in Sardegna.
Si parla perciò di creazione di impresa ma inevitabilmente il discorso poi vira verso il valore che tutto l’ecosistema italiano dell’innovazione potrebbe trarre da un rapporto più sano con il fallimento. E poi tocchiamo forse il tema dei temi cioè la relazione complicatissima che c’è fra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro.
Lo vedo che stai alzando gli occhi come a dire “Oddio, basta”: ma posso assicurarti che ne vale la pena ascoltare questo podcast. sarà perché l’ospite di questa puntata ha alle spalle progetti visionari e di successo, sarà perché partendo da concetti astratti lui arriva sempre a qualcosa di concreto, sarà perché lo fa citando Gramsci… insomma è la bellezza dell’ibrido, come ti dicevo. E una cosa così non la puoi spiegare, puoi solo lasciarti affascinare.
00:01:56 NICOLA
Ciao a tutti, sono Nicola Pirina, l’amministratore delegato di Kitzanos
00:02:01 FABIO
Sulla carta Kitzanos è uno startup studio o Venture Builder ma Nicola – quando glielo chiedo – definisce questa azienda in un altro modo
00:02:09 NICOLA
É un’azienda che fa aziende. Il tema è che è che ne so hai una fabbrica che fa bulloni e una fabbrica che fa televisioni. Hai una fabbrica che fa telefonini, 5 g. Ha una fabbrica che fa treni. Noi facciamo aziende, la differenza del nostro modello rispetto agli altri. Non ne sono censiti tantissimi in giro per il mondo sono poco meno di trecento. Abbiamo due cose in più e due cose in meno, ma ovviamente ci stiamo lavorando per la nostra seconda vita.
00:02:41 FABIO
Il lavoro di Kitzanos parte spesso dal centro di ricerca interno all’azienda
00:02:46 NICOLA
Quindi prima di tutto noi sviluppiamo la nostra ricerca. Quando siamo pronti si fa uno spin-off da Kitzanos, si crea una srl e a sua volta startup innovativa come veicolo, soggetto di investimento. Il prodotto cammina con le sue gambe, con il suo team ne abbiamo fatto cinque. Quest’anno va in produzione, il primo che è di Bflows.
00:03:11 FABIO
Kitzanos offre anche servizi di consulenza per piccole e medie imprese…
00:03:15 NICOLA
Qual è la logica? È che i nostri spin-off hanno la pretesa di essere sistemici. Le startup degli altri, essendo noi forti di metodo non verticali su un tema specifico assistiamo tecnologie di diverso genere e visto che le piccole e medie imprese sono tutte molto digiune e di tecnologia, tutte molto bisognose di innovazione, di prodotto e di processo. Quindi abbiamo provate a costruire e diciamo anche con una buona soddisfazione, riusciti un piccolo sistema se vuoi, di economia circolare, endogeno, esogeno, dove tutti riescono ad essere utili a tutti, no, per intenderci
00:03:51 FABIO
Kitzanos lavora inoltre anche con le Amministrazioni pubbliche, soprattutto quando si parla di rinnovo delle policy. Infine, c’è tutto il filone della responsabilità sociale di impresa.
00:04:01 NICOLA
che per noi non è lasciata. Il caso non è un frattale, direbbe il grande professor Bonaccorsi, ma è attività programmate, ovviamente a favore delle scuole, a favore dell’università a favore dei territori svantaggiati, continua ad essere fermamente convinto che chi più ha avuto più deve dare soprattutto noi sudisti, che siamo il fiero frutto della pubblica istruzione, no?
00:04:24 FABIO
Nicola mi racconta che Kitzanos in questi anni, nonostante tutto, è cresciuto e dovendo fare un paragone con i propri competitor ammette…
00:04:32 NICOLA
Vedo che i nostri colleghi che funzionano meglio, che è una cosa che non c’è stata possibile perché abbiamo siamo noi i nostri primi investitori hanno tutti un fondo di investimento interno, ma per avere più puntualità nella go to market di determinate tecnologie, perché delle volte i rapporti con la banca sono lenti, delle volte l’evasione delle pratiche, nel caso in cui è serva della finanza pubblica agevolata, anche con il sostegno della blasonata agenzia nazionale, delle volte è difficile sia per ragioni di calendario, se voi sia per ragioni di gusti personali far rientrare quel determinato prodotto. Nel dirlo di qualche venture capital italiano ho visto che dicevo tra i nostri colleghi in giro per il mondo quelli che funzionano meglio sono quelli che hanno il fondo di investimento interno, Anzi, se qualcuno che sta ascoltando e gli piace il modello, noi siamo pronti. a come dire ad aprire il nostro be-flow per vedere in che cosa investirebbe Roper, che attualmente tra le totalmente controllate le partecipate, le cose che seguiamo per gli altri. Abbiamo effettivamente una buona quantità di prodotti che spazia da un mandorlificio industriale molto tecnologico per arrivare alla Netflix delle lingue minoritarie, passando per piattaforma per la composizione di musica per immagine, alla logistica di ultimo miglio e non so dirle legal tech, Fintech abbiamo obiettivamente di tutti i colori.
00:06:00 FABIO
La mancanza di questo asset, per parlare in termini aziendali pone Kitzanos – almeno al momento – a un livello inferiore rispetto alla concorrenza. È il prezzo da pagare per soddisfare un bisogno ben preciso…
00:06:12 NICOLA
Ripeto, quelli che funzionano meglio sono partiti, a differenza nostra già col fondo e quindi hanno se vuoi un collegio di seniority e una capacità di attrazione delle competenze per i team, molto più efficace e molto piu’, molto più rapida. Quindi i minus che ti ho raccontato nostri effettivamente sono sono dei minus. Paghiamo il prezzo di voler restare in Italia, paghiamo il prezzo di voler restare in sardegna, quindi se vuoi una maggiore lentezza al raggiungimento di determinate masse critiche
00:06:46 FABIO
Mentre parliamo però Nicola pensa a un’altra caratteristica che differenzia Kitzanos da altri startup studio.
00:06:53 NICOLA
Forse, a differenza di alcuni altri, la differenza è che noi non facciamo copycat.
00:06:58 FABIO
Nella mia idea di startup studio lo sviluppo di copycat è una delle attività che caratterizza questo tipo di aziende. In realtà non è proprio così perché esistono diversi tipi di startup studio e non tutti fanno copycat.
00:07:28 NICOLA
C’è chi lo fa e lo fa in maniera egregia. Ed è anche una cosa molto intelligente, se ci pensi, perché spesse volte sono realmente idee buone, una startup che non riesce ci sono mille motivi per cui non riuscire. Non era forse il momento giustissimo, forse non era giustissimo il team non era forse giusto l’investitore… Ci sono sempre tante ragioni per cui può non andare bene un’iniziativa, ma non vuol dire che l’idea e la tecnologia non siano buone se messe in un diverso contesto temporale, se messe in un diverso contesto di risorse umane. E poi la copycat si giova anche delle grandi competenze di chi non ci è riuscito. Che invece è una cosa che ancora in Italia manca. Tu sai bene che puoi fare il miglior liceo, puoi fare la migliore università, puoi fare il master strafigo, puoi fare il dottorato super wow ed essere una perfetta sega nel mercato. O puoi essere una persona che si è diplomata, magari che si è laureata, magari si è fatta anche un dottorato che però ci ha provato per cinque o sette anni a fare impresa, a resistere con le unghie e con i denti. E quel percorso di cinque sette anni, provando a fare impresa, viene insegnato un’enorme quantità di questioni. Magari ha anche che non era in un nella persona giusta per essere il leader di Un’iniziativa, magari diventa un ottimo componente di team dal 2022 in poi.
00:08:51 FABIO
Il discorso sul fallimento porta Nicola a parlare di quello che lui chiama “il mercato delle risorse umane delle startup che non hanno funzionato”.
00:08:59 NICOLA
se non si demoralizzassero i ragazzi, poi dico i ragazzi più o meno giovani, che non ce l’hanno fatta andando subito a cercare un posto in un ministero in un assessorato regionale. In realtà si mettessero a disposizione come professionisti, come manager, come componenti di team per chi ancora vuole andare avanti nell’industria innovazione sarebbe una cosa molto, molto importante.
00:09:22 FABIO
Quindi anche chi non ce l’ha fatta, può mettere le proprie competenze al servizio degli altri, ma non come mentor!
00:09:28 NICOLA
Ed è uno dei grandi difetti dell’industria dell’innovazione italiana. Chi ce l’ha fatta – pochi – e chi non ce l’ha fatta – tutti – a tutti a pontificare tutti a parlare tutti a dispensare perle di saggezza, no? come diceva De Andrè, dare consigli quando non si può più dare il cattivo esempio. Uno che ha lavorato cinque o sette anni in un’azienda che non ci è riuscita, ha comunque imparato una buona quantità di cose. Se si fa match con un nuovo team su una nuova idea è un validissimo componente di team, non un mentore.
00:09:57 FABIO
E già che ci siamo, Nicola precisa cosa per lui è un mentor
00:10:54 NICOLA
io a tutt’oggi tutte le settimane, ho appena compiuto anni tutte le settimane, vado a fare ambulatorio dei miei mentori. Ma i miei mentori sono il professor Silvano Tagliagambe, filosofo della scienza, il mio mentore, professor Andrea Bonaccorsi, uno dei migliori economisti che ci sono in giro per il mondo. Ma i mentor devono essere mentor propriamente detti. Nella retorica dell’industria dell’innovazione è in generata questa roba. Per cui, appunto, non si sa a che titolo ci sono i mentor, ci sono i guru. Essere mentor è sempre legato ad una persona per un oggetto economico, in ragione di uno scenario, di un obiettivo, perché è fonte di ispirazione, perché è lì che continui la ricerca, perché è lì che continui gli approfondimenti sennò sono testimonial.
MUSICA
00:10:59 FABIO
Se il fondo di capitale interno è una delle priorità della prossima vita di Kitzanos, c’è un altro aspetto che Nicola mi dice essere centrale per questa azienda e su cui hanno iniziato a investire
00:11:10 NICOLA
e lavorare di piu’ con l’università e con le scuole perché mancano persone. L’italia, continua a essere quel paese dove ci sono più soldi che idee, però anche nei posti. Come può essere Cagliari, ad esempio, che sai che è un centro di competenza abbastanza evoluto, dove anche ci sono le idee. E poi, paradossalmente, non ci sono abbastanza persone. Abbastanza competenze tecniche? No, per riempire i team.
00:11:36 FABIO
Questa affermazione mi permette di affrontare un altro grande tema che è quello del rapporto tra scuola e impresa – dove con scuola intendo formazione sia secondaria che università. Ne parliamo – lo ricordo – a poche settimane dalle proteste degli studenti che sono scesi in piazza, tra le altre cose anche per dire no all’alternanza scuola lavoro…
00:11:56 NICOLA
ma anche qua, come dire nano sulle spalle dei giganti. Uno dei postulati di Nino, Nino per gli amici, Gramsci istruitevi perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza rimane drammaticamente attuale, così come lui diceva odio gli indifferenti perché non si può non essere partigiani, bisogna credere nelle cose. Parto da qua per rispondere perché parto da qua. La società non può, è cambiata molto cambiata rispetto a quando abbiamo fatto la scuola noi. Ma non è cambiata la scuola, anche se ci sono professori talk vispi ho, anche se ci sono presidi rampanti, rapporti territoriali che consentono alla scuola di avere una visione più ampia. La scuola è rimasta diciamo un po’, un po’ datata. Ciononostante la scuola italiana rimane una delle più grandi fabbriche di talenti del mondo e tu sai perfettamente che se prendi un sardo in giro per il mondo, sarà migliore. Prendi un siciliano a Singapore, sarà il migliore e non è vero che tutti escono dall’istruzione privata. La stragrande maggioranza escono dall’istruzione pubblica. Quindi il primo punto di riflessione è questo. Certo, c’ è una scuola datata, ma abbiamo comunque una scuola pubblica dell’università pubblica che generano delle ottime persone con delle ottime competenze. Sono sempre bastevole, sono immediatamente spendibili o sono immediatamente fruibili da parte delle imprese? No. E in questo serve maggior dialogo tra il mondo della scuola dell’università e dell’impresa, ma soprattutto direttamente tra i ragazzi e l’impresa. Perché è vero che i ragazzi devono imparare a sfruttare meglio quello che imparano a scuola quello che imparano all’università perché sai perfettamente che quando si è a scuola ti sembra tutto solo una rottura di coglioni. Quando stai facendo l’università ti sembra solo tutta una rottura, di c*** fino a che non dell’esame. In realtà stai costruendo la persona che diventerai, ma stai anche costruendo il lavoratore che sarai perché che uno abbia indole per diventare imprenditore o che abbia l’indole per essere un libero professionista o che abbia l’indole per essere un componente di uno staff, di un team, un componente di un gruppo di lavoro, quindi un lavoratore dipendente sta costruendo anche se stesso al lavoratore e questo è un ambiente trascurato dalle scuole e dell’università mai trascurato anche dei ragazzi che sono i diretti interessati, però perché saranno loro ad essere gli attori economici del loro domani. Quindi intanto in questo serve per da parte dei ragazzi, al netto dei difetti del sistema, serve interpretare meglio quello che fa scuola, interpretare meglio quello che si fa, l’università e farla questa migliore interpretazione alla luce dei lavoratori che saranno.
00:14:36 FABIO
E poi aggiunge
00:14:37 NICOLA
Quando i ragazzi vogliono lamentarsi, è giusto che si lamentino. Ogni lamentela, ogni protesta deve essere ben ragionata, ben pensata e ben comunicata. Sono viene sempre strumentalizzata e si ottengono solo effetti negativi. Primo messaggio, secondo messaggio. Serve non serve l’alternanza scuola-lavoro nella stragrande maggioranza dei casi per come è fatta, mi pare di capire di no. Può essere e non chiamiamola l’alternanza scuola-lavoro. Ci può essere un periodo di coesistenza anche per orientarsi meglio al mercato di coesistenza tra le scuole e le imprese. Certo, tra le università e le imprese. Certo questo deve essere un intralcio al completamento del percorso di studio, al passaggio da un corso di studi all’altro: Assolutamente no, assolutamente no, perché è e rimane scelta del ragazzo se quando essere studente se quando essere lavoratore. I ragazzi non devono continuare a prendere i corsi universitari come l’unica politica socio-assistenziale che c’è in italia no, non c’ è non ci lavoro ci fosse ad avvitare bulloni andrea avvitare bulloni siccome non c’ è la fabbrica, me ne rimango a fare scienze politiche piuttosto che giurisprudenza piuttosto che un’altra facoltà poi si si rivedrà, poi vado fuori corso. Poi arriva ventisette ventotto, ventotto anni. Ecco, questo no. Il problema non è l’alternanza scuola-lavoro. Il problema non è lo strumento, anzi che facessero sentire sempre di più la loro voce, i ragazzi. Perché solo alla generazione che precede la mia e la tua si pensa che i ragazzi a scuola siano spenti. Non è vero per niente. In questo momento in italia la vera eruzione non ce l’hai né tu né napoletani. C’è un problema di eruzione sociale tra un po’ se si continua a interpretare così le nuove generazioni.
MUSICA
00:16:31 FABIO
Oltre al rapporto con il mondo dell’istruzione c’è anche un altro aspetto che caratterizza il lavoro di uno startup studio come Kitzanos
00:16:38 NICOLA
tutta l’italia, non solo il sud e le isole, rimane un posto in cui sei in un paese più di un’impresa chiudi il paese. Viceversa, se in un’impresa apri un paese, se in un paese aprì un’impresa stai aprendo un paese, stai dando respiro al territorio. Quindi non necessariamente nella nostra vocazione, c’è da inseguire la startup con tutti i requisiti scalabili. Ma arriva uno che vuole fare una roba, un liquorificio o però glielo portiamo. Industria quattro punto zero gli monti bene un e-commerce di nuova generazione e fai bene la user experience, la journey experience delle delle persone. Va bene anche quello liquorificio fatto in quel paese che magari si fa i suoi tre milioni di fatturato alla fine della fiera va benissimo. Se dà lavoro a sette persone va benissimo. Comunque abbiamo vinto.
00:17:24 FABIO
Questa risposta mi porta a un altro grande tema che ho affrontato con Nicola e cioè l’impatto sociale di impresa.
00:19:01 NICOLA
cosa c’è di male nel profitto? Cosa c’è in negativo nel profitto. Faccio impresa perché devo fare i soldi per pagare stipendi? Perché devo viaggiare devo che male c’è se un libero professionista fa un profitto in tutti i casi da Kitzanos in su con gli esempi diciamo, delle professioni più nobili della mia, c’è in tutti un impatto sociale. Impatti o no socialmente se assumi dieci persone, cento persone, mille persone e l’impatto determinante per la società, ogni relazione sociale impatta sulla società se sociologia di base, antropologia di base. Quindi puo’ un soggetto che sia economico, che sia personale nel relazionarsi col prossimo ha un impatto sulla società. Ora c’è, impattando sulla società, inquina, non bonifica. Quelli li condanno. Ma chi fa profitto in maniera leale. Per inciso in Italia, dove bisogna essere cintura nera per fare impresa, che rimane la peggior legislazione giuslavoristica tributaria fiscale del mondo. Però chi lo fa in maniera leale fa profitto e impatta sulla società sia da un punto di vista diretto clienti che indiretto i dipendenti o le donazioni che deciderà di fare. Esistono ancora anche delle persone perbene? Vivaddio, no?
MUSICA
00:19:01 FABIO
In chiusura torniamo a parlare di Kitzanos: sul sito c’è scritto che questa azienda rappresenta il luogo di arrivo del percorso di ciascuno dei co-founder.
00:19:10 NICOLA
a farci incontrare è stata la traiettoria per il futuro. Il motivo fondante del perché e quattro founder di Kitzanos sarà un fatto Kitzanos se si mettono insieme perché definitivamente nelle loro precedenti esperienze personali, alcune delle quali sono state comuni, era continuare a non lavorare neanche un giorno, nella misura in cui riesci a sposare bene competenze, con la tua vocazione personale e con la vocazione del territorio che riesce a vivere, non lavorerai un giorno in vita tua perché sarà un piacere fare ogni singolo progetto, perché sarà un piacere fare ogni singola riunione, perché sarà un piacere anche quella dannata scadenza per depositare quella domanda. Questo, unito alla scelta di vita a lungo termine che è quella di restituire i territori che è valida per tutti. Io lo so che il mondo non lo cambiamo. Non sono come dire, anche se ho adorato il professor Keating e rimane “l’attimo fuggente”, il mio film preferito. Lo so che il mondo non riuscirò a cambiarlo, perché non si può cambiare la testa di sette miliardi di persone in maniera contemporanea. Non cambia gli equilibri del turbo capitalismo finanziarizzato, anche se vorrei tanto, ma se riesco a crescere delle buone famiglie oltre quella Kitzanos se riesco a crescere dei figli sani finiro’ che ne ho fatto trentasette non lo so, magari ci risentiamo quando vado in pensione e avrò fatto trentasette aziende che hanno ottenuto in vita trentasette paesi. Avro’ fatto il mio pezzo insieme ai miei soci
00:20:46 FABIO
Kitzanos in lingua Sarda è un aggettivo e descrive le persone che si svegliano presto: si riferisce a un proverbio che recita
00:20:53 NICOLA
“Non esti pensai kitsi ma inzerta is ora”. che in lingua sarda vuol dire che “l’importante non è svegliarsi presto ma indovinare l’ora”. Però io rispondevo a mia nonna che se uno non si alza presto, allora non potrà mai indovinarlo. No?
00:21:05 FABIO
Pensavo quindi di aver trovato il proverbio che potesse sintetizzare l’esperienza di Nicola. E invece…
00:21:11 NICOLA
no, non assocerei questo perché questo è il divertissement da cui è nato. È nata la scelta del nome. Ma non è caratterizzante all’attività. No, questo te lo dico la prossima puntata. È una domanda bellissima, Fabio…
00:21:31 FABIO
Eh, domanda bellissimo ma io ho bisogno della risposta…
00:21:32 NICOLA
Non sono così. Mi ci vorrebbe il super esperto e il nostro, il nostro capo della comunicazione, perché come è bravissimo…
00:21:40 FABIO
ma in realtà anche della tua esperienza personale, insomma, quindi non per forza dell’azienda. Ti posso concedere se vuoi, però me la devi inviare fra un paio di giorni tramite messaggio vocale.
00:21:52 NICOLA
Va bene, ci rifletto, mi confronto coi ragazzi che sono drammaticamente più bravi di me.
00:21:57 FABIO
E così, dopo qualche giorno
00:21:59 NICOLA
caro Fabio, che domanda difficile che mi fai, forse ti direi “Su mundu est tundu e chie non ischit navigare falat a fundu”, vuol dire che grossomodo che il mondo è tondo e chi non sa navigare cala a fondo. Un abbraccio e saluti a tutti.
00:22:22 FABIO
Lui era Nicola Pirina di Kitzanos.
Ho trascritto questo podcast utilizzando transcribe.refacturing.com.
Trovi il link al testo nella descrizione di questo podcast. E, nel caso volessi approfondire e saperne di più su Kitzanos, sempre nella descrizione del podcast ci sono tutti i riferimenti. Basta andare su radiostartmeup.it.
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