Marshmallow Games è il caso studio di luglio di Start Me Up

Anche per l’appuntamento di “Casi Studio” di questo mese abbiamo attinto agli ospiti che ci sono venuti a trovare in questi anni a Start Me Up. A luglio abbiamo parlato di videogiochi e app dedicate ai bambini e lo abbiamo fatto con Cristina Angelillo di Marshmallow Games. L’appuntamento può essere visto da chi sostiene Start Me Up.

Sostieni Start Me Up e guarda “Casi Studio” con Cristina Angelillo

L’ultima volta che abbiamo avuto ospite Cristina di Marshmallow Games era stato all’indomani di una campagna di equity crowdfunding che si era rivelata stra-vincente (avevano raccolto più di quanto previsto). Oggi l’azienda che ha sede a Bari ha raccolto circa un milione di euro tra grant e investimenti e conta poco più di dieci dipendenti. In più lavora in un ambito, quello dei videogiochi per i più piccoli che da sempre è croce e delizia di chi vi opera, diviso tra i guadagni e i rischi a cui sono esposti gli utenti finali, cioè i più piccoli. 

Il team di Marshmallow Games

L’azienda co-fondata da Cristina Angelillo negli anni ha collezionato anche numerose collaborazioni con grosse aziende italiane. Per alcune ha realizzato dei prodotti ad hoc, altre invece hanno investito in questa realtà che dal 2014 ha continuato a crescere e rappresentare bene il concetto di chi fa impresa al Sud Italia in modo serio. 

L’incontro come sempre è stato ricco di spunti e Cristina si è rivelata un vero e proprio vulcano. Chi ha partecipato all’evento ha potuto vedere l’energia e l’entusiasmo che traspariva dal suo racconto. Può vederlo chi, ogni mese, decide di sostenere Start Me Up con una offerta di 15$ al mese.

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Cosa fa Marshmallow Games?

Marshmallow Games crea app educative per bambini in età prescolare che stimolano l’apprendimento attraverso un mix di gioco e racconto in rima.

Marshmallow Games propone una nuova esperienza di apprendimento basata sul gioco che possa avvicinare il mondo dei genitori al mondo dei figli. Realizzano applicazioni mobili educative per bambini in età prescolare (3-5 anni) che stimolano l’apprendimento attraverso un mix di gioco e racconto.

Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia raccontano ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

Dona almeno 15$: avrai accesso all’archivio dei Casi Studio passati.

Fai la tua donazione e accedi all’archivio di “Casi Studio”

Nella Foto di copertina: Il team di Marshmallow Games, via.

Natale? È tempo di aggiornare l’app di Mash&Co. Nuove funzionalità e un nuovo mini-game per l’app di Mash e Periwinkle

Se vi siete innamorati di Mash&Co., il gioco sviluppato da Kat Orbeta e Valerio Merenda di Crabtoon, a Natale non dovete far altro che aggiornare l’app per iOS. Se ricordate qualche mese fa vi ho raccontato dello sbarco di Mash e Periwinkle sull’Apple Store: bene, adesso è arrivato il momento per il funghetto e la chiocciolina di darsi una sistemata in vista delle feste di Natale.

Cosa c’è nell’aggiornamento di Natale di Mash&Co.?

Con l’aggiornamento avrete a disposizione 7 nuovi contenuti, così da poter passare le feste di Natale in tutta tranquillità e giocare e far giocare ogni membro della famiglia. Inoltre, inclusi, troverete gli sticker per messenger con i personaggi di Mash & Co. 

Ascolta l’intervista a Valerio di Crabtoon

Ma la novità più rilevante è certamente il nuovo mini-game SnowBall attackSnowball Attack  è il mini-game firmato Mash&Co che vede l’utilizzo della dinamica di gioco con panoramica a 360° con il tuo dispositivo! Questo episodio vedrà protagonisti Mash e Periwinkle insieme alla loro nuova amica Lorella alle prese con due tipi piuttosto dispettosi con i quali inizieranno una divertentissima battaglia a palle di neve. Punta il dispositivo verso l’avversario e colpisci con una palla di neve: fai in fretta o verrai colpito per primo! 

L’applicazione si scarica o si aggiorna da qui. E infine, iscrivetevi oggi stesso al canale youtube di Mash&Co.

Il crowdfunding per prendere il volo Iron Wings, ultima fatica di Naps team si svolge sui cieli di Messina ed è staff pick su Kickstarter



A Start Me Up prendiamo a cuore le campagne crowdfunding, sopratutto se sono di aziende amiche come Naps Team. Per questo motivo il nono podcast inizia parlando di Iron Wings, ultima fatica della casa di produzione di videogiochi messinese, che in questi giorni è impegnata in una campagna su kickstarter. «Iron Wings è un videogioco arcade che si ispira ai migliori titoli del genere lotta aerea» spiega a Start Me Up Domenico Barba, anima e braccio dell’azienda messinese.

Una storia di amicizia durante la Seconda Guerra Mondiale

La storia si svolge durante la Seconda Guerra Mondiale e ha per protagonisti due soldati, Jack e Amelia, le cui vicende personali si intrecceranno con fatti storici realmente accaduti. È importante sottolineare questo aspetto perché uno dei combattimenti del videogioco si svolge proprio sui cieli di Messina, «un tributo doveroso nei confronti della nostra città» dice Domenico. Sui cieli dello Stretto si è infatti svolta parte dell’operazione Husky che ha permesso agli Alleati di cacciare le truppe naziste dall’isola. Ma questa è solo una delle citazioni di un videogioco che è costruito con dovizia di dettagli e cura dei particolari.

Come contribuire al crowdfunding

Iron Wings è al centro di una campagna di crowdfunding su kickstarter: il goal è ambizioso 100 mila euro, ma nei primi giorni il Naps Team ha potuto contare su una folta schiera di appassionati (qualche giorno fa è arrivato il premio Staff Pick da parte del portale). Tutti possono contribuire: le donazioni vanno dai 5 ai 7.000 euro, con diverse ricompense (ad eccezione della donazione di 5 euro, vi portate sempre il gioco a casa). Cosa aspettate a fare la vostra parte?

La citazione di Domenico

Domenico Naps Team Iron Wings

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Siracusa ospita l’innovazione siciliana City Innovation Barcamp come nuova metodologia di scambio e incontro



L’innovazione siciliana si da appuntamento a Siracusa per il City Innovation Barcamp in programma il 25 novembre nella Galleria Civica Montevergini di Ortigia. È una iniziativa dell’Amministrazione Comunale che, come dice l’assessore all’innovazione del Comune di Siracusa Valeria Troia ha voluto far incontrare tutti gli attori del panorama imprenditoriale siciliano per fare il punto sull’ecosistema siciliano e proporre nuovi metodi di dialogo e incontro. A Siracusa ci saranno le imprese, gli incubatori, le università e naturalmente le startup.

Alcune avranno la possibilità di partecipare a un contest che permetterà loro di accedere a mentorship e incubazione da parte delle aziende presenti. Le candidature sono aperte fino al 24 novembre: basterà mandare una mail a siracusacityinnovation@gmail.com descrivendo il proprio progetto.

L’ingresso a City Innovation Barcamp è gratuito: basta registrarsi una volta arrivati sul posto oppure su eventbrite.

Se la Street Art incontra la realtà aumentata, l’immaginazione è pubblica

push workshop immagine pubblicaSin da Borgo Vecchio Factory Push si è interessata alla Street Art. Torna a farlo a inizio dicembre con il workshop di immaginazione pubblica. Nel primo fine settimana di dicembre si potrà scoprire la bellezza della Street Art palermitana con la possibilità di arricchire questo linguaggio attraverso la realtà aumentata. Lo scopo è aumentare la consapevolezza di questo linguaggio per impadronirsi ancora di più di questi luoghi e quindi migliorarli. Ne parlo con Mauro Filippi di Push che sottolinea nell’intervista che potete ascoltare in questo ottavo podcast di Start Me Up, quanto l’interesse del gruppo palermitano nei confronti dei graffiti sia dettato non tanto da fattori estetici, bensì dalla possibilità di considerarlo una chiave di lettura degli spazi urbani.
Il workshop è aperto a tutti, è gratuito, ma ci sarà una selezione: solo chi si mostrerà fortemente motivato potrà entrare a far parte dei 20 partecipanti. Tutte le informazioni sono sul sito di Push.

Overworld conquista il primo posto allo Startup Weekend Messina

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Se in questo podcast avete notato un mio abbassamento di voce sappiate che è tutta colpa di Startup Weekend Messina. Lo specifico per scusarmi, ma soprattutto perché c’è un collegamento con il terzo ospite di questa puntata. Lui è Claudio Branca, team leader di Overworld, progetto che ha vinto l’edizione 2016 della maratona imprenditoriale messinese. Overworld vuole spostare il concetto di laser game al mondo virtuale e a quello della realtà aumentata, creando dei luoghi in cui le persone possano giocare e vivere una reale esperienza totalmente immersiva. L’idea è venuta a Claudio insieme al fratello Marco e durante lo startup weekend i due hanno coinvolto Pietro Di Chio, Andrea Migliarditi e Jacopo Gargiulo, completando il team almeno in questa prima fase. L’intervista che sentite nel programma è tratta da Audaci Buddaci, format a cura di Startup Messina, che va in onda tutti i lunedì tra le 21 e le 23 su radiostreet.it.

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Le citazioni degli ospiti

Start Me Up speciale Italian Games Fest 2016 Siamo stati a S.Agata di Militello (ME) per l'incontro organizzato dai GdG e ci è scappato uno speciale



Start Me Up torna eccezionalmente questa settimana per lo speciale Italian Games Fest 2016! Sedici minuti di interviste ai protagonisti dell’evento dedicato al mondo dei videogiochi organizzato dai Google Developers Group del Mediterraneo. La cornice era il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Niente ha potuto la sveglia presto e la tentazione di tuffarsi nel mare blu della costa tirrenica siciliana: a partire dalle 9:30 abbiamo assistito ai vari interventi che si sono succeduti nel corso di tutta la giornata (qui il programma).

La Sala dell'Italian Games Fest 2016

La Sala dell’Italian Games Fest 2016

Una app per educare

Tiziano Lo Giudice è il Responsabile del settore Tech di Olomedia e a Sant’Agata ha raccontato l’esperienza di Io sono Pulito, un sistema di educazione al sociale e alla salute voluto da alcuni club Rotary della zona di Palermo. La Olomedia ha tradotto le intenzioni del Rotary in un gioco a risposta multipla fruibile attraverso una app. I destinatari erano i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, tutti studenti di scuole medie e superiori della zona di Palermo. I quiz sono stati preparati da alcuni esperti individuati dal Rotary e l’applicazione è stata promossa grazie all’aiuto dei professori nelle varie scuole. La risposta è stata ottima: ci sono stati 1500 download e si sono registrati al portale circa un centinaio di studenti.

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Per Tiziano il successo dell’operazione è dovuto a due fattori: il gruppo di lavoro è riuscito a creare una comunità reale di riferimento a supporto del prodotto virtuale. In più i premi in palio hanno attirato l’attenzione dei ragazzi, spingendoli a partecipare. L’app Io sono pulito è ancora disponibile negli store Android, mentre tutte le informazioni e i contatti di Olomedia sono invece qui.

ilvideogioco.com e due consigli per scrivere una lettera di presentazione

Ha un passato (e un presente) come giornalista Edoardo Ullo, che sei anni fa ha deciso di aprire un blog sul mondo dei videogiochi. Quel blog oggi è ilvideogioco.com una testata giornalistica registrata che racconta «il mondo videoludico in sintesi». ilvideogioco.com è uno dei siti indipendenti sui videogiochi più seguiti in tutta Italia. Nell’intervista Edoardo racconta la prima volta che ha preso contatti con l’ufficio stampa di una casa produttrice per poter avere alcuni prodotti da recensire. In quell’occasione nessuno si fece vivo: fu solo dopo la risposta di Daedalic che Edoardo iniziò a dialogare con le grosse case produttrici.
A suo avviso quando ci si presenta a uno di questi colossi bisogna essere semplici e diretti: «devi fare capire che stai lavorando e non vuoi perdere tempo» sottolinea. Nelle lettere poi non devono mancare i riferimenti a cosa si è già fatto e infine è necessaria una buona dose di faccia di bronzo, «che non guasta mai!».

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Nonostante i numeri in crescita e il buon successo che ilvideogioco.com sta ottenendo Edoardo ci tiene a precisare di voler comunque sempre dare spazio agli indipendenti, mantenendo quindi vivo lo spirito iniziale che lo ha spinto a creare ilvideogioco.com. Il sito ha anche un profilo facebook e un account twitter.

«…E come guadagniamo? Con la pubblicità!»

È un po’ il mantra di chi ha in mente un progetto, ma chi ci lavora sa bene che la pubblicità non è la soluzione a tutti i mali. Per questo motivo un intero panel dell’Italian Games Fest era dedicato alla pubblicità per mobile. Se ne è preso cura Pietro Alberto Rossi, consulente informatico.

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Con Pietro andiamo subito al sodo e gli chiediamo quali siano le tipologie di pubblicità che secondo lui funzionano di più. «Al momento il miglior rendimento è dato dai video, perché esistono delle metodologie che costringono l’utente a guardare uno spot per un tot di tempo». Al secondo posto Pietro mette invece il tipico banner da trovare nella schermata di una app, che nonostante il minor guadagno è comunque facile da integrare. Ultimo posto per quei sistemi che ti invitano a compiere un’azione promettendoti una ricompensa, di solito non sono molto utilizzati. Se nell’intervista ci si riferisce principalmente alle app, il discorso vale anche per i siti responsive e tutto il mondo mobile. Non è un dettaglio da poco visto che la pubblicità può essere integrata all’interno di un progetto in qualsiasi stadio e rappresenta una delle principali fonti di guadagno. Oltre all’integrazione all’interno del sistema il messaggio deve essere comunque studiato in base al target che si intende raggiungere. È questo il lavoro di Pietro, che volendo, potete contattare qui.

E le donne?

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Non solo videogiochi all’Italian Games Fest 2016: tra i vari interventi c’è stato anche il tempo per promuovere il Women Techmakers, progetto di inclusione sociale proposto e sponsorizzato da Google pensato per diffondere l’informatica tra le donne. Federica Greco, l’ultimo ospite di questo podcast è a capo del gruppo catanese è una studentessa di informatica e confessa di trovarsi spesso a lavorare in un ambiente prettamente maschile. Federica crede che una delle cause sia da trovare nella società che spesso «ti spinge a pensare che l’informatica sia qualcosa per i ragazzi». Per questo motivo è importante il contributo di iniziative come quelle di Google, per dire alle ragazze che l’informatica e la scienza sono anche per le donne. Per conoscere meglio Women Techmakers c’è un sito dedicato, mentre per entrare in contatto con il gruppo italiano, basta seguire la pagina facebook. Potete scrivere invece a Federica qui.

Nella foto di copertina i membri dei GdG del Mediterraneo