L’Italian Master Startup Award 2019 allo spin-off romano Bioscience Genomics



la foto della premiazione di Bioscience Genomics all’Italian Master Startup Award 2019Il 17 maggio scorso si è svolta la tredicesima edizione dell’Italian Master Startup Award, il premio che PNICube conferisce alle startup nate dalla ricerca accademica italiana che stanno ottenendo le migliori performance sui mercati. Il premio assoluto è andato a Bioscience Genomics – spin-off dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Con noi al telefono Alessandra Tacconelli, biologa e branch manager di questa startup.

La ricerca al servizio della prevenzione oncologica e ginecologica

Bioscience Genomics offre servizi nel campo della genomica. Sfruttando le più recenti tecnologie di sequenziamento di nuova generazione del DNA, questa startup analizza il DNA libero circolante con un metodo innovativo, sia per la valutazione di eventuali anomalie a carico della componente fetale, nel corso della gravidanza, sia per la valutazione di mutazioni somatiche, per la prevenzione oncologica. Il mercato iniziale di riferimento è quello italiano, nel quale, dopo aver esplorato a fondo l’area specialistica dell’ostetricia, l’azienda sta sviluppando servizi nel settore della prevenzione oncologica, andando a intercettare quale potenziale mercato, qualunque soggetto sano, a prescindere dal soggettivo rischio oncologico che lo caratterizzi.

la citazione di Alessandra di Bioscience Genomics Italian Master Startup Award 2019

Sviluppi innovativi applicati al mondo reale: questa è la ricerca che diventa impresa

Il successo di Bioscience Genomics testimonia come gli spin-off universitari debbano farsi guidare sempre più da percorsi di sviluppo innovativi. Al contempo però devono avere la capacità di contestualizzare questi percorsi nel mondo attuale, lasciando che le risorse professionali che si hanno a disposizione riescano a esprimersi. È una vera e propria alchimia e non è impossibile da ottenere. È la stessa Alessandra a testimoniarlo nell’intervista: l’università non è più così distante dal mondo dell’impresa e dal mondo reale. Al punto che si avvicina anche a temi socialmente rilevanti. Lo ha detto anche Giovanni Perrone, Presidente di PNICube: “L’edizione 2019 dell’IMSA ha valorizzato uno dei settori di punta della ricerca scientifica italiana, la genomica. La premiazione di Bioscience Genomics testimonia l’attenzione dell’ecosistema dell’imprenditoria innovativa verso applicazioni della ricerca a problematiche di grande interesse sociale”.

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A Modena il Premio Nazionale per l’Innovazione Dall'1 al 3 dicembre all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia "Shaping the future"

Sarà Modena a ospitare la quattordicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition d’Italia, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube,  in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Dall’1 al 3 dicembre un programma ricchissimo, il cui momento topico è rappresentato naturalmente dalla competizione che vedrà 65 startup finaliste. Le idee sono state selezionate tra le 16 StartCup regionali di tutta Italia: negli ultimi mesi circa 3.440 aspiranti imprenditori hanno presentato un totale di 1.171 idee d’impresa e 511 business plan. Numeri che da soli basterebbero a far comprendere l’importanza che il Premio Nazionale per l’Innovazione ha acquisito dal 2003, anno in cui le Università hanno iniziato a comprendere il valore di parlare di impresa tra chi fa ricerca.

I Premi in palio

Come lo scorso anno verranno assegnati quattro premi da 25.000 euro ciascuno per le seguenti categorie: 

  • IREN Cleantech&Energy,
  • growITup ICT,
  • BPER Banca Industrial,
  • Chiesi Farmaceutici Life Sciences.

Ci sarà poi il premio per il vincitore assoluto del PNI 2016, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza (Università o E.P.R.) la Coppa dei Campioni PNI. In programma inoltre due Menzioni speciali (Social Innovation – Global Social Venture Competition e Pari Opportunità – MIP Politecnico di Milano) e diversi Premi messi a disposizione da Ambasciate e aziende partner dell’evento. Grazie alla partnership con #SEUAItaly2016 infine, una delle startup vincitrici avrà un posto assicurato  alla finale di Bruxelles dello Startup Europe Awards.

Ascolta la diretta del PNI 2015 dal teatro dell’Unical di Cosenza

Il programma dell’evento

Si inizia giovedì 1 dicembre con l’Arena 4 PNI: quattro sessioni parallele – una per ciascuna sezione del Premio – in cui i team finalisti dovranno presentare la propria idea di business a una platea di investitori e mentor. Il pomeriggio spazio alle idee nell’Area Expo con accesso al pubblico e a seguire il convegno Shaping the future, visioni di futuro.

Il giorno dopo, venerdì 2 dicembre, al mattino ci saranno alcuni workshop di approfondimento mentre dalle 14 si svolgerà la finale del Premio con i pitch dei 16 finalisti. In serata è previsto lo spettacolo Non Plus Ultra del comico Raul Cremona.

Si prosegue il 3 dicembre con un evento che mira a coinvolgere un pubblico più ampio. “Oltre il PNI” vedrà dibattiti, proiezioni e laboratori dedicati ai ragazzi delle scuole superiori al mattino. Il pomeriggio invece verranno coinvolti i bambini più piccoli grazie alle attività interattive e dimostrazioni su creatività e tecnologia a cura della Fondazione Golinelli di Bologna.

“Vogliamo fare un piccolo regalo al nostro Paese – ha commentato il Presidente PNICube, Marco Cantamessa, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Milano –  presentare 65 progetti d’impresa, e altrettanti team imprenditoriali, pronti a contribuire alla creazione del nostro futuro”. Un  futuro che deve passare dalla ricerca e l’innovazione, due parole molto spesso abusate e utilizzate fuori luogo. L’auspicio è che con manifestazioni come il PNI, l’Università italiana trovi il suo ruolo all’interno di questo processo che si inserisce in quello più ampio di un paese al passo coi tempi e attento alle sfide che lo attendono.

Per maggiori informazioni: pni2016.unimore.it/pni2016.

Nella foto di copertina, un momento della conferenza stampa di presentazione

#33.radiosmu – Italian Master Startup Award, PNICube premia le startup che ce l’hanno fatta Verrà consegnato giovedì 12 maggio e inoltre vi parliamo di Infant, app per genitori che nasce dal co-design

Puntata speciale di start Me Up dedicata per buona parte all’Italian Master Startup Award, il premio che PNICube conferisce alle startup accademiche che hanno dimostrato di saper stare sul mercato. La cerimonia di consegna del Premio – giunto alla sua decima edizione – si terrà giovedì 12 maggio a Novara, presso la sede dell’Associazione Industriali. Il premio è stato presentato alla stampa il 26 aprile insieme all’edizione 2016 del Premio Nazionale per l’Innovazione che quest’anno si svolgerà a dicembre a Modena. Di entrambe le manifestazioni ne parlo con il professore Marco Cantamessa, presidente di PNICube: «A nostro avviso è importante dimostrare che le startup non siano solo delle belle promesse, ma aziende che sappiano stare sul mercato – dice il professore ai microfoni di Start Me Up. Quando una startup ce l’ha fatta allora può diventare il segnale che questo paese può cambiare». Al concorso parteciperanno 12 aziende, tutte venute fuori dalla ricerca accademica che saranno giudicate da una giuria composta da imprenditori, investitori e manager: un buon segno, che testimonia l’attenzione del mondo del lavoro nei confronti della ricerca. A pesare, secondo il professore Cantamessa nel giudizio della commissione nella scelta della startup vincitrice saranno «la crescita finanziaria, quindi la capacità di attrarre investimenti, la crescita economica, cioè la capacità di incrementare il proprio fatturato e anche l’impatto che queste aziende hanno dal punto di vista occupazionale». A questo vanno aggiunti la capacità del team di affrontare i mercati esteri e la longevità dei prodotti e/o i servizi erogati.
Nell’ultima parte dell’intervista chiedo al professore quanto la ricerca abbia inciso a suo avviso sull’imprenditoria e il suo giudizio è positivo, alla luce soprattuto delle poche risorse di cui la ricerca ha disposto negli ultimi anni. In questa ottica anche la possibilità di trasformare questa ricerca in startup attraverso la brevettazione è un segnale forte. «In questo momento – conclude il professore – è forse più la capacità di offerta dell’università che la capacità di domanda da parte del mondo del lavoro».

Continuiamo a parlare di Italian Master Startup Award anche con il secondo ospite di questo podcast di Start Me Up. Ai nostri microfoni abbiamo il piacere di ospitare Lorenzo Lener, direttore dell’incubatore di Impresa Enne3 di Novara, città che ospiterà la manifestazione. «Siamo contenti di ospitare il premio – dice – perché abbiamo la possibilità di mostrare a una città come sono diventate alcune delle imprese nate all’interno degli incubatori universitari, che sono cresciute e fanno economia reale».
L’incubatore Enne3 ha una funzione territoriale e ovviamente è un luogo aperto a quante più aziende possibile. Naturalmente non tutte non possono essere ospitate nella struttura di Novara e così si è scelto di puntare su un network coinvolgendo le strutture limitrofe e con competenze diverse. Si è così arrivati a creare un incubatore diffuso per poter accogliere un numero maggiore di progetti.
Al di là dell’impegno del 12 maggio l’incubatore Enne3 in questo periodo è impegnato nella promozione della Start CUP Piemonte Valle d’Aosta, lo scouting cioé dei progetti di impresa che nascono in ambito accademico e che andranno poi a concorrere per il PNI 2016. Sarà proprio Novara a ospitare l’evento regionale che si svolgerà a Ottobre e che decreterà quali saranno i progetti che rappresenteranno le due regioni del Nord Italia alla fase nazionale del concorso.
Per conoscere meglio le attività dell’incubatore di Novara vi consigliamo di visitare il sito enne3.it e di tenere d’occhio la sempre aggiornata pagina facebook.
Per conoscere invece i vincitori dell’Italian Master Startup Award non perdete il prossimo podcast di Start Me Up. Abbiamo infatti l’onore di essere uno dei media partner dell’evento e per il secondo anno consecutivo seguiremo anche l’edizione 2016 del PNI.

Infant: l’app per i bimbi la fanno i genitori

infant-FB-lancio-profilo_0Lo scorso 2 maggio è venuto alla luce (non sto usando termini a caso, giuro) il sito di Infant, progetto della startup FCube. La app promette di aiutare i genitori a prendersi cura del proprio figlio, migliorando la loro vita. Attraverso Infant il genitore potrà monitorare ogni aspetto della vita del proprio bambino perché funzionerà come hub in cui ricevere tutti i dati raccolti dai vari oggetti smart presenti in casa. Il controllo della temperatura ad esempio sarà affidato a una tutina wireless che contemporaneamente controllerà costantemente il battito cardiaco oppure si potrà controllare il sonno del proprio bebé attraverso la telecamera posta sulla culla collegata in wireless con il proprio smartphone. C’è quindi una massiccia dose di IoT nel progetto Infant deputata a raccogliere dati che successivamente saranno immagazzinati attraverso il cloud, in modo da dare massima libertà di accesso da parte del genitore. Ma la particolarità dell’interno progetto è che tutto ciò verrà creato insieme ai genitori. Come spiega l’ideatore Giorgio Ferrari nell’intervista che ha rilasciato a Start Me Up, l’applicazione verrà costruita in questi mesi ascoltando i pareri e le esigenze di chi vive questa straordinaria avventura. Un vero e proprio modello basato sul metodo lean quindi, dove niente è stabilito a priori e tutto è messo in discussione. In questo senso la “nascita” del portale ha inaugurato questo processo e il primo passo è quello di mettere in piedi una community di persone (neo-genitori e specialisti del settore) attraverso la pagina e il gruppo facebook così da favorire il dialogo e il confronto. Il gruppo è naturalmente aperto e chiunque volesse dare il proprio contributo e entrare a farne parte può richiederlo a info@infantcare.it.


PNI 2015: Start Me Up è tra i media partner Start Me Up racconterà con interviste in diretta il Premio promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari–PNICube

L’anno scorso lo abbiamo seguito da casa e vi abbiamo raccontato la premiazione e i vincitori con le interviste ai protagonisti. Quest’anno Start Me Up non poteva perdere occasione di essere presente alla tredicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition d’Italia, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube.

Il prestigioso riconoscimento, nato nel 2003 per promuovere e diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico, nell’edizione 2014 ha visto la partecipazione di 15 StartCup (oggi 18), per un totale di 3.123 aspiranti imprenditori, 1.219 idee di impresa, 503 business plan e 58 progetti giunti a disputarsi la finale nazionale. “Una crescita molto importante – ha commentato il Presidente PNICube Marco Cantamessa nel corso della conferenza stampa tenutasi a Roma – che denota la forte capacità del mondo accademico a giocare un ruolo sempre più attivo nello sviluppo di una reale cultura d’impresa, creando importanti opportunità di collegamento con il mondo produttivo, in particolare delle grandi e medie imprese, interlocutori di estremo interesse per la domanda di beni e servizi innovativi”.

Vi aspetto quindi il 3 e 4 dicembre a Rende (Cosenza), nella sede dell’Università della Calabria, per una due giorni di studio e dibattito dedicata ai temi dell’innovazione. Seguiremo i lavori attraverso dirette e interviste ai protagonisti. Naturalmente verrà dedicato grande spazio ai vincitori dei quattro premi settoriali – Life Sciences, IREN Cleantech & Energy, Industrial, ICT – ciascuno dei quali verrà premiato con una somma di 25.000 euro.