L’evoluzione del delivery, tra rider, ambiente e piccoli centri



Tra tutti i lavori sicuramente il settore del delivery è quello che è diventato sempre più centrale nella vita del nostro Paese. Un settore che prima del lockdown aveva mostrato qualche ombra che come è facile immaginare la crisi non ha fatto altro che accentuare.

la dichiarazione di Giovanni di Socialfood su Delivery

In questo podcast ho cercato di vedere gli aspetti che mi sembrano centrali nella questione delivery: i cambiamenti del settore, la condizione dei lavoratori e altre due questioni che non sono certo da meno. Quella territoriale e quella ambientale. E cioè che ruolo giocano i piccoli centri nella partita del delivery? Quali sono le ricadute dal punto di vista della sostenibilità di questo lavoro che vede la strada come luogo di azione?

Se le prime due sono questioni spinose e in continua evoluzione, per le altre è interessante capire quali sono leopportunità per quelle realtà che già oggi stanno operando.

 


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Le voci di chi lavora nel mondo del delivery e lo sta cambiando

la dichiarazione di Valerio di Socialfood su DeliveryIn questo podcast sentirete le voci di chi lavora nel mondo del delivery e che da dentro lo sta cambiando.

Giovanni Imburgia di Socialfood e vice presidente di Assodelivery, essendo presente sul mercato dal 2013 ci aiuta a capire come è cambiato nel tempo il settore del delivery e ci fornisce anche interessanti prospettive su quello che sarà il post-pandemia. Lo stesso fa Valerio Chiacchio che con Alfonsino, startup casertana, ha scelto di concentrarsi sulle consegne di cibo nei piccoli centri, target difficilmente coperto dai grandi marchi.

Ma il mondo del delivery si porta dietro questioni complesse e tutt’ora in fase di definizione come le condizioni lavorative dei rider. Ho sentito Antonio Prisco del coordinamento rider della CGIL Nazionale che ci offre il punto di vista di chi, ogni giorno, è in strada per consegnare il cibo, rischiando spesso la vita.

la dichiarazione di Antonio di Socialfood su Delivery

Anche per questo motivo, Luca Simeone di Napoli Pedala, spinge per una transizione ecologica che riguardi il mestiere del rider. Per farlo, insieme alla  Direzione regionale Inail Campania e la NIdiL CGIL Nazionale ha istituito a Napoli “la casa del rider”, un luogo dedicato al ristoro, alla socializzazione e alla formazione dei fattori napoletani.

la dichiarazione di Luca di Socialfood su Delivery

Le esperienze di ciascun ospite a mio avviso ci possono aiutare a immaginare quella nuova normalità che dobbiamo costruire da ciò che viviamo adesso.


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Foto di copertina di Lucian Alexe on Unsplash