Il marketing elegante di Riccardo Scandellari

Un approccio rispettoso del cliente, obiettivi chiari da perseguire e costanza nel creare i contenuti: questi sono solo alcuni dei comportamenti da mettere in atto per realizzare quel marketing elegante di cui ci ha parlato Riccardo Scandellari nell’ultimo appuntamento del ciclo “Le Interviste di Spidwit”.

Consulente in materia di marketing e personal branding, Riccardo Scandellari, aka Scande, ha dispensato consigli utili per chiunque desideri comunicare la sua immagine, utilizzando gli strumenti digitali.

Puoi guardare la registrazione dell’evento sui canali di Spidwit

Oppure ascoltare semplicemente l’audio in formato podcast

Riccardo Scandellari in podcast

Un marketing elegante che rispetta il cliente

Avere rispetto per le persone a cui ci si rivolge, non creare aspettative troppo alte e soprattutto mantenere le promesse permette di stabilire un rapporto alla pari con il cliente. Secondo Riccardo, questo atteggiamento che oggi in pochi hanno, in futuro diventerà una pratica determinante nel marketing.

Nella costruzione del personal branding bisogna essere costanti

Quando si comincia a creare dei contenuti, è normale che i risultati non siano visibili nell’immediato. La costanza è sicuramente un’ottima alleata per superare i vari step fino ad ottenere qualche effetto; è come essere all’interno di un videogioco in cui esistono diversi livelli e non ci si deve fermare al primo ostacolo.

Il personal branding funziona se si ha un obiettivo

Affiancare il personal branding al marketing istituzionale aumenta la capacità di raggiungere il pubblico perché – se ci metti la faccia – sei più approcciabile. Riccardo consiglia di farlo, ma l’esito dipende da tanti fattori, soprattutto dal tipo di scopo che ci si è prefissati perché il personal branding funziona se si ha un obiettivo chiaro che una volta individuato, va perseguito, e non ha niente a che vedere con i like.

Dobbiamo piacere a chi ci somiglia

E’ impossibile piacere a tutti, questo si sa, per questo ci si deve mantenere fedeli a se stessi perché in realtà dobbiamo piacere a chi ci somiglia; è come guardarsi in uno specchio. Dobbiamo raccontare cosa facciamo, ma anche mostrare chi siamo affinché chi ci è affine possa sceglierci.
Questo non significa raccontare tutto di sé o esporsi raccontando cose inutili. Per esempio, Riccardo suggerisce di raccontare solo ciò che porta valore alla propria azienda, non questioni di poco conto come la fede calcistica o il credo politico. Significherebbe segmentare inutilmente il pubblico, invece è importante operare una selezione basandosi su fattori quali: l’etica, la moralità, le idee.
Inoltre scegliere con cura quali aspetti mettere in luce, ci consente di suscitare nelle persone quelle sensazioni che le indurranno a pensare di aver trovato la persona giusta per il servizio di cui hanno bisogno.

Le due fasi del personal branding

Anche la scelta dei canali su cui fare personal branding dipende dal fine che si ha, perché ogni piattaforma ha caratteristiche differenti. L’importante è presidiare tutti i canali che si ritiene adatti per il raggiungimento del risultato.
E nonostante la varietà dei social esistenti, è bene ricordare che essi sono il luogo in cui si fa comunicazione e si creano le opinioni, mentre il sito internet è dove realmente avviene la vendita, per questo motivo non va trascurato. Dato che il personal branding consta di due momenti: il marketing (comunicazione) e la vendita (relazione), chi arriva sul sito e poi cerca un contatto è davvero interessato a ciò che viene proposto.

Infine Riccardo ha risposto a domande su casi concreti, spiegando la tendenza da parte degli utenti a utilizzare messaggi o gruppi privati per sentirsi più al sicuro e quanto sia importante comunicare direttamente con il cliente senza la mediazione dei social o delle piattaforme di vendita.

Se vuoi saperne di più, leggi la nostra recensione di “Fai di te stesso un brand”.

Chi è Riccardo Scandellari

Autore, formatore, consulente e speaker, Riccardo Scandellari si occupa di marketing e personal branding. Ogni giorno attraverso i suoi canali aiuta aziende e appassionati a migliorare la comunicazione di chi utilizza gli strumenti digitali per far conoscere sé stesso e la propria azienda. I consigli di Riccardo Scandellari sono frutto di una esperienza ventennale sul campo (ha lavorato per numerose aziende tra cui Ford, Amazon e Banca Mediolanum) e di una formazione continua nel campo del marketing.

Riccardo Scandellari è anche autore di cinque manuali sul marketing. Il suo ultimo libro si intitola “Dimmi chi sei” e il suo sito è skande.com.

Le interviste di Spidwit

Spidwit apre il suo salotto virtuale per una serie di interviste con i principali esperti italiani di social media. Una serie di incontri con chi, ogni giorno, lavora con il digitale e i social network.

Grazie a Le interviste di Spidwit potrai quindi apprendere dai maggiori esperti del settore alcune tecniche per migliorare la tua presenza sui canali social. Sia che tu sia a capo di una impresa o tu abbia una partita IVA, è ormai imprescindibile saper gestire con costanza e coerenza la comunicazione attraverso questi canali che possono diventare dei veri e propri alleati dei tuoi affari.

Le interviste di Spidwit sono trasmesse sui canali social (facebook e youtube) di Spidwit e sono realizzate in collaborazione con Start Me Up. Puoi anche ascoltarle in formato podcast sul tuo player preferito!

Promuovere sé stessi online con i consigli di un fratello maggiore

Questo articolo è stato scritto con il supporto di Dario Flaccovio Editore

Non so voi, ma da quando frequento il mondo dell’online, uno dei nomi che torna sempre è quello di Riccardo Scandellari. Nella timeline dei social che seguo spesso compaiono i suoi contenuti perché condivisi dai miei contatti e in più di una occasione amici mi hanno detto di aver partecipato a uno dei suoi corsi restandone realmente soddisfatti. Ho capito perché leggendo “Fai di te stesso un brand” e in queste poche righe vi spiego perché.

“Fai di te stesso un brand” un classico dei libri di marketing

Non so se sia esagerato applicare la categoria classico anche ai libri di marketing: a mio avviso “Fai di te stesso un brand” ci rientra perfettamente. Il libro di Riccardo Scandellari ha la capacità di condensare in poco meno di duecento pagine tutto quello che serve per iniziare e/o migliorare la propria presenza online. E l’autore lo fa in modo semplice, diretto, come farebbe un fratello maggiore. E non uso questa metafora a caso: il fratello maggiore è quello che ti spiega le cose perché ci è già passato (e se non lui, sicuramente qualcuno che conosce) e quindi sa di chi ci si può fidare e di chi no, quali sono le cose da sapere e – nel caso – da approfondire, quando è il momento di passare all’azione. “Fai di te stesso un brand” segue (almeno secondo me) questa logica.

“Fai di te stesso un brand” per capire come e dove agire online

“Fai di te stesso un brand” offre una panoramica di ciò che è importante sapere quando si inizia a comunicare attraverso il digitale e lo fa in modo semplice e – per quanto possibile per un libro – aggiornato. Io ho letto l’edizione di settembre 2017 e non ho mai avuto la sensazione che le informazioni non fossero attuali. E questo perché “Fai di te stesso un brand” non è un libro di strategia ma un prontuario per capire come e dove agire online.


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Si parte dai “concetti base” in cui vengono esposte alcune teorie che stanno alla base (appunto) del voler essere presenti online per passare poi al capitolo “strumenti” dove è possibile trovare una breve panoramica delle varie piattaforme da usare. La terza sezione è dedicata ai “contenuti” e l’autore elenca i fattori da tenere presenti per fare in modo che ciò che si intende produrre (che sia scritto o multimediale) riesca davvero a sortire l’effetto desiderato. I capitoli finali, dedicati rispettivamente a “passare all’azione” e “il network” contengono infine una lunga serie pillole e suggerimenti per non cadere nei classici errori di chi si avvicina a questo mondo.

Chi dovrebbe leggere “Fai di te stesso un brand”

“Fai di te stesso un brand” è un ottimo strumento per chi, alle prime armi, vuole saperne di più su come promuoversi online. La schematicità con cui sono organizzati i contenuti rende fruibile il libro anche a posteriori, per una breve consultazione. Infine, non bisogna sottovalutare l’esposizione schietta e semplice di Riccardo Scandellari che rende “Fai di te stesso un brand” un libro piacevole da leggere: un po’ come ascoltare i consigli di un fratello maggiore.

Riccardo Scandellari si segue su skande.com.