Quando si parla di sostenibilità all’interno di un’azienda spesso ci si riferisce al rapporto che questa ha con l’ambiente. Questo podcast allarga il concetto di “ambiente”, e include tutto quello che c’è intorno a una azienda. Lo fa raccontando la storia di Giulia Giuffrè, consigliere di amministrazione e ambasciatrice di sostenibilità di Irritec SPA.
Giulia Giuffrè è ambasciatrice della sostenibilità e dell’imprenditorialità femminile, ha integrato i Sustainable Development Goals (SDGs) nella strategia corporate e nella cultura organizzativa di Irritec, l’azienda famigliare nata nel 1974 a Capo D’Orlando, in provincia di Messina, che dal 2018 fa parte del Global Compact delle Nazioni Unite
Per l’azienda Giulia Giuffrè dirige il dipartimento marketing da lei creato e ha rimodulato l’immagine dell’azienda sul concetto di sostenibilità.
L’iniziativa tiene conto dei 17 sdgs, cioè gli obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dalle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti” e li applica al mondo di impresa.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all’istruzione, l’accesso all’acqua e all’energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, l’urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l’uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile hanno carattere universale e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economico), quale presupposto per eradicare la povertà in tutte le sue forme. Gli obiettivi sono stati condivisi da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite che hanno ratificato l’Agenda 2030 e si sono così impegnati a declinare nella loro politica gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti (fonte wikipedia).
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Fabio
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Giulia
quindi sono tanti aspetti che riguardano sostenibilità, significa sostenibilità dell’azienda, non soltanto il clima, ma come l’azienda lo è per se stessa e di conseguenza anche per gli altri, per la comunità e il territorio sotto vari aspetti.
Fabio
In questo nuovo podcast di Start Me Up cercheremo di capire cosa significa per una azienda – essere sostenibile. È qualcosa che solitamente associamo all’ambiente, ma in realtà è un discorso un po’ più ampio che va approfondito. Lo faremo attraverso la storia di chi, negli ultimi anni, si è impegnata a integrare il concetto di sostenibilità nella cultura dell’azienda di famiglia.
Giulia
Io sono Giulia Giuffrè e sono consigliere d’amministrazione e ambasciatrice di sostenibilità per la irritec S P A.
Fabio
Irritec è una società di capitale siciliana con sede a Capo D’Orlando in provincia di Messina che si occupa di irrigazione di precisione.
Giulia
In particolare siamo specializzati in irrigazione a goccia che è il metodo più efficiente perché ci permette di dare alla pianta solo il quantitativo di acqua che gli occorre e con essa anche i nutrimenti che vengono veicolati dall’acqua. Vengono dati, quindi in modo ottimizzato, senza sprechi.
Fabio
Già questo dovrebbe bastare per capire quanto il tema della sostenibilità ambientale sia insito all’interno di questa azienda. Ma, come si dice, non dirlo può significare non farlo. È quello che ha pensato Giulia (non proprio in questi termini) quando ha deciso di ricoprire la carica di responsabile marketing dell’azienda. Un percorso che, come ogni storia che si rispetti, all’inizio ha accettato con fatica.
Giulia
Io mi sono laureata in economia aziendale, ma in realtà la mia scelta di fare economia non è stata facile perché ho sempre avuto un po’ l’aspirazione di fare un po’ l’artista. Mi piaceva disegnare, fotografare, recitare. Poi in realtà probabilmente perché nella mia famiglia c’è sempre stato questo spirito imprenditoriale. E poi respiravo questa aria aziendale, un po’ dentro di me c’era anche la voglia di fare azienda. Sentivo che la Irritec che aveva tante possibilità di crescita. Respiravo anche un’aria positiva che poi mi ha coinvolto. Così ho scelto di fare economia e parallelamente la sera seguivo corsi di teatro, facevo anche i corsi di fotografia, quindi non ho abbandonato la via la mia vena artistica perché ne avevo proprio bisogno.
Fabio
Dopo la Laurea Giulia resta a Milano per fare alcune esperienze lavorative, fin quando, intorno al 2010, decide di dedicarsi all’azienda di famiglia per un motivo ben preciso…
Giulia
perché ho capito l’importanza del passaggio generazionale. Comunque, proprio perché probabilmente avevo studiato economia e quindi nel mio percorso si affrontano anche questi temi e ho capito come importante per la sostenibilità dell’azienda che ci sia una continuità e non necessariamente devono essere familiari a farlo, anzi va bene, che i figli prendano questo percorso in modo cosciente e che capiscano bene che è la loro strada perché altrimenti potrebbe anzi essere controproducente.
Fabio
Qui Giulia parla già di sostenibilità dell’azienda. Deformazione professionale o c’è dell’altro? Tra un attimo lo scopriamo. Torniamo intanto alla storia di Giulia all’interno di Irritec perché – come abbiamo detto – è stata lei a creare l’ufficio marketing. Ma non è stata la prima cosa che ha fatto quando ha messo piede all’interno di Irritec. Seppur infatti ci fosse nata e aveva respirato da sempre quell’aria, Giulia non sapeva quali fossero i meccanismi che regolavano l’azienda dall’interno…
Giulia
Sì, è vero mi sono lanciata in un percorso che voleva un po’ conoscere l’azienda sotto vari aspetti, ho iniziato paradossalmente dalla logistica. E comunque tutti i miei passaggi sono sempre stati orientati a vedere l’organizzazione…
Fabio
E quindi dopo la logistica, Giulia approfondisce come vengono fatti gli ordini di vendita, che è il primo passo della catena che porta poi alla spedizione della merce
Giulia
L’esigenza era anche quella di supportare le vendite anche con un’area marketing un po’ più strutturata, quindi anche dopo la mia vena artistica si sarebbe potuta esprimere un po’ meglio e quindi ecco che che ho preso quella decisione di mettere in piedi un po’ il dipartimento. Non è stato facile perché in un’azienda in quarantacinque anni non aveva mai avuto un dipartimento a parte del marketing. Il marketing è sempre stato fatto bene, perché l’azienda è sempre cresciuta, però sempre fatto in modo integrato con le vendite.
Fabio
Il percorso per così dire “milanese”, così come il suo primo periodo in azienda hanno permesso a Giulia di imparare molto, di capire prima come funziona il mondo del lavoro in generale e poi come veniva gestito il lavoro dentro Irritec.
Giulia
Per me è stato importantissimo stare a contatto con mio padre, che è il fondatore e amministratore dell’azienda e con le persone che comunque erano lì da anni e anni. È lì che impari perché capisci anche un po’ qual è l’idea di base dell’azienda, l’orientamento, dove si può puntare… E sono cose fondamentali nel marketing: capire come veramente quello che stai facendo non sono soltanto prodotti, ma devi rispondere alle esigenze dei clienti. E quando capisci quello ecco puoi dare un supporto. Ecco perché altrimenti devi parlare con le persone e devi comunicare con la stessa lingua.
Musica
Fabio
Questa fase di studio dura circa 5 anni: arriva il 2015 e arriva anche l’appuntamento con l’Expo di Milano
Giulia
dove l’argomento era quello: il food, il cibo. Come riuscire a far cibo e alimentare la crescente domanda alimentare. Perché la gente duemilacinquanta già si sapeva sarebbe arrivata a quasi dieci miliardi e però avevamo problemi di doverla, abbiamo tutt’ora problemi doverla alimentare. Noi abbiamo una soluzione che risponde a queste esigenze. Quindi riusciamo ad aumentare la produzione agricola risparmiando le risorse.
Fabio
Di fatto la soluzione offerta da Irritec si inquadra alla perfezione con l’intento della manifestazione al punto che Giulia nell’intervista mi dice che per loro è stato “doveroso” partecipare.
Giulia
Abbiamo quindi realizzato il Parco della biodiversità, abbiamo fatto un piccolo stand all’interno del nostro padiglione del biologico e abbiamo fatto una serie di convegni sul tema, dodici convegni sul tema dell’acqua. E lì abbiamo iniziato a parlare di sostwnibilità. E mi sono accorta quanto fosse importante questo argomento e che doveva essere il nostro argomento. Era quello che dovevamo offrire non tanto tubi e raccordi, progetti e impianti. Ma quello che dovevamo fare era far capire come le nostre soluzioni erano innanzitutto una risposta alla salvaguardia del pianeta.
Musica
Fabio
Expo Milano quindi conferma l’intuizione che Giulia aveva avuto. E così decide di costruire l’immagine dell’azienda su questi temi. Lo ha fatto, come abbiamo già detto, su un terreno fertile, nel senso che Irritec già da tempo era impegnata nel campo della sostenibilità; a Giulia e al neonato reparto marketing quindi, il compito di raccontarlo nel migliore dei modi.
C’è ad esempio un impegno concreto per la promozione del riciclo della plastica, perché, e questo va detto, molti – se non buona parte dei componenti che Irritec vende – sono realizzati con questo materiale.
Per legge un agricoltore deve smaltire in modo corretto ciò che non usa più, ma spesso ciò non avviene per scarsa attenzione o perché per farlo è necessario passare da un processo macchinoso.
Giulia
Ecco che noi abbiamo attivato il nostro progetto, Green Field, che aiuta gli agricoltori a mettersi in contatto con i raccoglitori, li aiutiamo o fare questo macht, E questo quindi può essere un valido aiuto
Fabio
È un progetto che negli anni è sempre più richiesto dagli agricoltori e su cui l’azienda crede molto, mi dice Giulia. Al momento della registrazione di questo podcast Green Fields è attivo in Italia e Messico e presto lo sarà anche in Spagna e in Brasile.
Giulia
la plastica è un materiale, in realtà è eccellente se viene correttamente recuperato. I nostri prodotti sono recuperabili al cento per cento e polietilene è un peccato dire polietilene cattivo. no polietilene bravo e perché lo possiamo utilizzare e fare e già lo facciamo? Facciamo nuovi prodotti col materiale recuperato, è importante che sia tracciato in qualche modo e che venga recuperato il materiale corretto, non mischiato con altri per poter utilizzare al meglio.
Fabio
Oltre a questi progetti specifici, Irritec inizia a dotarsi di strumenti che possano testimoniare concretamente il proprio impegno su scala maggiore. Nel 2018 ad esempio entra a far parte del Global compact delle Nazioni Unite. Il GC è un’iniziativa volontaria di adesione a un insieme di principi che promuovono i valori della sostenibilità nel lungo periodo attraverso azioni politiche, pratiche aziendali, comportamenti sociali e civili che siano responsabili e tengano conto anche delle future generazioni. È un accordo che viene firmato dai manager delle aziende che decidono di prenderne parte, che si impegnano a contribuire a una nuova fase della globalizzazione caratterizzata da sostenibilità, cooperazione internazionale e partnership in una prospettiva multi-stakeholder.
Sono passi che spingono l’azienda a dover tenere traccia dei progressi fatti nel campo della sostenibilità, soprattutto confrontandosi con i 17 sdgs, cioè gli obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dalle UN come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”.
Da questo primo monitoraggio è nata l’esigenza di creare qualcosa di più strutturato. Ed è così che Irritec ha pubblicato il suo primo rapporto di sostenibilità. Un documento cioè in cui l’azienda mette nero su bianco ciò che ha fatto nel campo della sostenibilità, in che quantità e come intende migliorare quel risultato, naturalmente rapportato agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Giulia
quindi ok, siamo bravi nel riciclo della materia prima, per esempio Ok, qual è la percentuale e qual è il prossimo obiettivo? Dove vogliamoo arrivare? Ecco, significa quelle cose che facciamo quotidianamente, in cui magari non è che ci vede nulla. Non sapevamo, magari quali erano le percentuali. Ecco quali erano gli obiettivi e quindi il rapporto di dare opportunità, di analizzare, fare un’analisi, effettivamente dal tipo delle delle scadenze di miglioramento
Fabio
Un miglioramento che riguarda la sostenibilità di impresa intesa a 360 gradi.
Giulia
sotto tutti gli aspetti. Scusate interrompo? È su tutti gli aspetti, Perché spesso si dice sostenibilità, è climatica? Si, noi siamo forti sul clima, per esempio. E anche siamo abbastanza forti sulla parte sociale sicuramente e stiamo attenti ai dipendenti. Abbiamo anche degli obiettivi di miglioramento su quello. Però ci sono anche tanti aspetti di governance da migliorare che stiamo migliorando. Cosa abbiamo strutturato un consiglio di amministrazione che fino allo scorso anno non c’era quindi sono tanti gli aspetti che riguardano la sostenibilità. Significa sostenibilità dell’azienda che è non soltanto il clima, ma come l’azienda lo è per se stessa e di conseguenza anche per gli altri, per la comunità e il territorio sotto vari aspetti.
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Fabio
La definizione di obiettivi concreti, misurabili e raggiungibili facilita anche il coinvolgimento dei vari componenti dell’azienda. La strategia messa in campo da Irritec è duplice. Da una parte è stata incrementata la comunicazione interna
Giulia
E noi abbiamo tanto tanto, soprattutto dopo il covid in questa situazione di lock down, abbia avuto l’esigenza di dover comunicare con i nostri… non solo manager, ma con tutta l’azienda, in modo più serrato. Quindi abbiamo fatto chat whatsapp, comunicare di più anche quello che succede nell’azienda perché ovviamente l’operaio non può sapere esattamente cosa fa il venditore tutti i giorni. Quindi abbiamo iniziato a fare anche una house organ in cui raccontiamo anche sia delle nostre persone, ma di quello che noi facciamo fuori.
Fabio
E dall’altro un sistema di premialità costruito proprio sugli obiettivi di sostenibilità
Giulia
Se quelli diventano il focus e poi l’obiettivo è più facile poi che si creano e vengono attivate delle azioni, delle attività conseguenti e quindi anche, appunto l’operaio capendo quanto importante per l’azienda quel tipo di necessità, di risposta sostenibile a una esigenza, magari gli viene anche un’idea no da proporre perché le idee devono arrivare da tutte da tutti i livelli.
Fabio
Il coinvolgimento di ogni settore dell’azienda è fondamentale anche per un’altro aspetto, più pratico ma di certo non di secondo piano
Giulia
si può fare tutto da soli. Però farlo da soli significa sbagliare molto più facilmente e metterci anche cinque volte tanto. E ormai il tempo e’ importante. Bisogna fare presto le cose perché il tempo che le ha fatte già sono cambiate e anche in ambito di sostenibilità. Abbiamo visto che c’è veramente tanta attenzione, quindi le cose cambiano, come il digitale. È tempo di compiere il computer del tuo vecchio anche in ambito di sostenibilità e li avviso
Fabio
L’aspetto “collegiale” ritorna su un altro punto, forse il più insospettabile. Mi riferisco ai tanti premi che in questi anni sia Irritec che Giulia hanno ricevuto. Il più prestigioso, almeno fino ad ora, è il titolo di “SDG Pioneer 2021 per la gestione sostenibile dell’acqua”.
Giulia
Per me è un’ulteriore motivazione è un premio che io ho preso per conto dell’azienda. Ecco perché solo la figura di riferimento alla sostenibilità per cui sono stata premiata io però è in realtà è un riconoscimento per l’azienda penso e spero che questo sia stato compreso da tutti, ma lo vedo anche che sono tutti molto contenti di questo premio perché ha dato molta visibilità a Irritec. Per me è una grande motivazione, perché significa che sei stata premiata, ok, significa che tu hai fatto delle promesse, adesso vedi un po’ di mantenerle, quindi ancora più’ lavoro. Però insomma con più motivazione.
Fabio
Tra l’altro, proprio mentre realizzo questo podcast, Giulia Giuffrè è in finale per il premio Gammadonna, il riconoscimento che viene dato a quelle figure femminili che in azienda si fanno portatrici di processi innovativi.
Processi simili alla storia di Giulia che ha visto un potenziale nell’azienda di famiglia e, grazie alle sue intuizioni e alle sue competenze, ha creato nuove strade per l’impresa fondata dal padre. Quando glielo chiedo Giulia mi dice che non riesce a sintetizzare il percorso fatto fino a qui con un proverbio o un detto popolare
Giulia
Ma io sono pessimo in queste cose, ma una cosa che mi ripeto sempre in testa e che è effettivamente così. La tua passione la puoi misurare su quante volte si e’ in grado di cadere e di sopportare anche i cazzotti che ti arrivano in faccia, e poi rialzarti e ricominciare. È lì che si vede la vera passione ed è la passione la chiave di tutto. Non ci sono strade facili. Ognuno ha i suoi percorsi e le difficoltà possono essere diverse a secondo dei casi. Ecco, ognuno ha delle proprie opportunità nella vita, deve saper cogliere a vari livelli e deve portarle avanti. Per portarle avanti bisogna avere tanta passione, motivazione ed essere in grado di affrontare le difficoltà.
Fabio
La voce che hai sentito in questo podcast appartiene a Giulia Giuffrè, consigliere di amministrazione e ambasciatrice di sostenibilità di Irritec SPA. Questo podcast non sarebbe stato possibile senza il supporto dell’associazione Gammadonna che organizza il Premio omonimo.
Ho trascritto questo podcast utilizzando transcribe.refacturing.com.
Trovi il link al testo così come quelli per saperne di più sul Premio Gammadonna e Irritec nel post che accompagna questo podcast su radiostartmeup.it.
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