Il flusso creativo della Natura al centro prossimo CM Palermo



Torna Creative Mornings Palermo e da bravi media partner vi diamo qualche anticipazione dell’incontro che si svolgerà nel capoluogo siciliano venerdì prossimo, 25 ottobre alle 8:30. Il tema di questo mese di tutti i Creative Mornings è Flow, flusso, e Palermo si prepara a ascoltare Rafael Da Silveira Bueno – Ecologo e Dottore di Ricerca.

I flussi in Natura: una questione di vita e di sopravvivenza

In natura esistono una serie di flussi: da quelli più basici come quello dell’acqua, fino ad arrivare a quelli più complessi e invisibili, come quello del carbonio o dei nutrienti. Sono cicli che riguardano ogni singolo aspetto della vita nostra e del nostro pianeta e di cui è bene tenerne conto. I flussi rappresentano anche il modo creativo che ha la natura per permettere la vita su questo pianeta: una creatività che noi subiamo e che possiamo (e che anzi dobbiamo) ammirare.
Dall’altra parte c’è la creatività umana che oggi si ritrova a dover fronteggiare una crisi ambientale che gli scienziati dicono essere senza precedenti. Se fino a ora abbiamo usato questa creatività per danneggiare ciò che c’era intorno, adesso è arrivato il momento di trovare modi per preservare e proteggere questo sistema di flussi naturali.

La citazione di Rafael di Creative Mornings

Chi è Rafael Da Silveira Bueno?

Sono a grandi linee questi i temi di cui Rafael Da Silveira Bueno parlerà venerdì 25 ottobre a Palermo. Rafael è un brasiliano residente a Palermo. Laureato in Ecologia, studia le interazioni ecologiche e la conciliazione fra agricoltura e conservazione della natura, maturando esperienze in ONG, nel settore pubblico e privato. A Palermo, nel 2015 inizia un dottorato di ricerca sul ruolo della biodiversità e delle interazioni ecologiche nelle dinamiche del paesaggio agrosilvopastorale. Oggi è coordinatore di campo nel Progetto LIFE Desert Adapt, che ha l’obiettivo di applicare metodi e tecniche per l’adattamento e la mitigazione degli effetti della desertificazione in agricoltura e nelle aree naturali.

Creative Mornings Palermo di questo mese si svolgerà il 25 ottobre alle ore 8:30. Maggiori informazioni e iscrizione gratuita e obbligatoria qui.

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Foto di copertina di Martin Jernberg, via Unsplash

Immagini per indagare e valorizzare le aree interne italiane



Dal 17 al 22 settembre nella provincia di Palermo, in Sicilia, si è svolto: “Madonie – Immagini e Immaginario”, un laboratorio di fotografia e territorio per costruire una campagna fotografica collettiva che sia strumento di conoscenza e che apra un dibattito per e con le comunità del Parco delle Madonie.

“L’obiettivo è quello di giungere ad una nuova comprensione del territorio con una predisposizione fortemente progettuale, al fine di indagare e valorizzare l’identità locale”.

Con queste parole gli organizzatori del laboratorio spiegano il senso di questo progetto che ha coinvolto studenti di architettura e appassionati di fotografia selezionati attraverso un apposito bando. Abbiamo incontrato alcuni membri del collettivo: Michele Spallino di Putia Sicilian Creativity, Davide Curatola Soprana di Urban Reports e Alberto Cusumano di AM3 Studio e con loro abbiamo ragionato sulla progettualità del paesaggio attraverso lo studio e la fotografia.

La progettualità che il collettivo Novemiglia ha sperimentato con “Madonie – Immagini e Immaginario” ha visto come protagonisti anche gli amministratori locali che hanno accompagnato gli studenti nei vari giri. Un tratto distintivo notevole, rispetto agli esperimenti simili portati avanti in altre aree interne d’Italia. Ogni laboratorio ha una storia a sé ma la partecipazione delle amministrazioni locali si è rivelata vincente in un’ottica di continuità della fase di studio che inevitabilmente dovrà portare a azioni concrete: e chi, meglio di chi amministra, può farlo?

“Madonie – Immagini e Immaginario” è un progetto di Collettivo Novemiglia.

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Di vino, muse e sommelier: al via una nuova stagione di Start Me Up



Il primo ospite di questa nuova stagione di Start Me Up arriva da Palermo, ha a che fare con il vino ed è la protagonista del prossimo incontro targato Creative Mornings Palermo. È stata scelta perché il tema di questo mese è Muse e quindi chi meglio di un sommelier che offre “degustazioni folli per clienti pazzi”. Venerdì 27 settembre 2019 racconterà la sua esperienza proprio all’interno del luogo in cui lavora, l’enoteca Picone; noi l’abbiamo incontrata qualche giorno fa per avere qualche anticipazione. Lei è Vera Bonanno.

Una musa della degustazione

Le degustazioni che offre Vera sono nate per caso per alcuni amici e, per certi versi, sono ancora riservate a un tipo particolare di clientela che frequenta l’enoteca palermitana. Sono appuntamenti che mettono insieme la memoria e il canto, due elementi che accomunano il mondo del vino e quello delle muse. Naturalmente poi Vera ha un modo tutto suo di metterli insieme e nel podcast spiega come e perché.

La citazione di Vera su vino e Muse

Nel corso del podcast poi abbiamo modo di parlare del mondo del vino: da ciò che ci guida nel momento della scelta di una bottiglia, al mercato che ha visto negli ultimi anni crescere l’interesse da parte del grande pubblico. Vera da Sommelier ha un occhio privilegiato su tutto ciò e ci offre un punto di vista originale, dandoci degli spunti su cui riflettere e consigliandoci anche dei vini da provare.

Vera è la protagonista dell’appuntamento di settembre di Creative Mornings di Palermo che si terrà venerdì 27 settembre presso l’enoteca Picone. Tutte le info sono sul sito ufficiale dell’evento.

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Competenze e un sogno: la storia del Birrificio Messina



stabile birrificio messina

Lo scorso luglio il Birrificio Messina ha celebrato l’ennesimo successo: grazie a un accordo commerciale con Dibevit Import società del gruppo Heineken la Birra dello Stretto Premium Lager e la Birra dello Stretto Non Filtrata vengono distribuite in tutto il mercato Nazionale.
Questo traguardo assume un sapore del tutto particolare se si conosce la storia che ha portato alla nascita di questo birrificio. La raccontiamo in questo podcast attraverso la voce di Mimmo Sorrenti, rappresentante della cooperativa che oggi gestisce il Birrificio Messina.

Heineken lascia Messina: l’inizio di un nuovo corso

La storia del Birrificio Messina è legata al colosso Heineken. Quando la multinazionale decise di lasciare l’allora stabilimento della città siciliana il futuro di quei lavoratori che avevano deciso di non andarsene era sempre più incerto. Dopo quell’abbandono c’è stato un tentativo da parte di un imprenditore locale di recuperare lo stabilimento ma dopo poco più di un paio d’anni, anche questo tentativo è fallito. Poteva essere l’ennesima storia di lavoro mancato al Sud Italia, ma grazie alla caparbietà di 15 uomini e l’affetto di una città oggi possiamo raccontare qualcosa di diverso.

L’affetto (ricambiato) con la città e il territorio

con Mimmo Sorrenti del birrificio messina

L’aspetto dirompente della storia del Birrificio Messina è il legame che la città ha dimostrato a questo prodotto e ai 15 operai. Sin dal giorno dell’inaugurazione l’affetto dimostrato è stato tanto, un affetto che si dimostra ancora oggi quando ogni messinese sorseggiando una birra dello Stretto afferma con orgoglio di sentire il sapore di casa.

I 15, da parte loro, ricambiano con un prodotto buono e – sopratutto – con una attività che ha una buona ricaduta sul tessuto economico della città. Ascoltando il podcast più volte Mimmo Sorrenti sottolinea la volontà di valorizzare l’estro e l’imprenditorialità giovanile. Anche attraverso i nostri microfoni invita gli ascoltatori a fare qualcosa, qualsiasi cosa in cui si crede. Se il segreto della birra dello Stretto è la bontà delle materie prime, quello del Birrificio è la forza della volontà di 15 persone che hanno puntato sulle proprie competenze e un sogno.

La citazione di Mimmo del Birrificio Messina

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La prossima innovazione del mondo dello sport potrebbe essere la tua

C’è anche un hackathon tra gli eventi organizzati da Sellalab e Sport Dots in occasione degli Internazionali femminili di tennis che si disputano al Country Time Club di Palermo. Un modo per scovare le innovazioni nel mondo dello sport tra chi, in Sicilia, ha un’idea in questo ambito e vuole mettersi in gioco.

Tennis Innovation Challenge - sport hackathonNasce con questo intento la Tennis Innovation Challenge che si svolgerà nel capoluogo siciliano tra il 25 e il 27 luglio. Oltre all’hackathon le cui iscrizioni sono ancora aperte, in programma c’è anche un panel dedicato al mondo della tecnologia e dello sport. Si potranno conoscere i trend tecnologici che stanno rivoluzionando lo sport e ascoltare le storie di chi sta migliorando risultati e obiettivi sfruttando l’innovazione tecnologica e di processo.

Per conoscere tutti i dettagli continua a leggere sul sito ufficiale di Sellalab.

In copertina immagine di Frank Busch, via Unsplash

La partecipazione civica che rigenera i luoghi



Messina partecipaSi parla di partecipazione civica e processi di rigenerazione urbana in questo primo podcast di luglio di Start Me Up. Lo facciamo per raccontarvi “Messina Partecipa”, il primo festival della partecipazione della città siciliana. A organizzarlo è il gruppo “Le Agorà di Messina”, un progetto voluto da The Democratic Society e frutto di un accordo tra questa associazione no-profit e il comune peloritano.

Ne parliamo con alcuni dei protagonisti di questo progetto. Il primo ospite è Ivan Tornesi, il responsabile del gruppo “Le Agorà di Messina” che ha lavorato a livello locale per fare in modo che si arrivasse a metà giugno all’evento Messina Partecipa. Naturalmente, l’evento è il frutto di un percorso iniziato qualche mese prima fatto di studi, esplorazioni urbane e riflessioni sulla città e la sua natura. Uno dei compiti di Ivan è stato quello di coinvolgere parte della società civile: persone di diversa estrazione sociale ma tutte impegnate a livello civico che hanno avuto modo di lavorare concretamente alla buona riuscita dell’evento.

Messina Partecipa: un punto di inizio

la citazoine di ivan su Messina PartecipaMessina Partecipa arriva a conclusione del percorso che Ivan in parte descrive nel podcast. Se però l’evento rappresenta una tappa importante non può essere certo visto come una conclusione. Lo testimonia anche il nostro secondo ospite, Chiara De Grandi, progettista civico che al momento collabora con Labsus e che ha portato la propria esperienza il giorno dell’evento. Con Chiara ci soffermiamo sulle dinamiche che devono essere messe in atto quando si intende avviare progetti di rigenerazione urbana basati sulla partecipazione civica. In questo senso, Labsus rappresenta un valido supporto sia delle amministrazioni che delle associazioni che vogliono farsi carico di progetti di questo tipo. Labsus è riuscita a creare il regolamento dei beni comuni che nel 2014 per la prima volta a Bologna (ma da allora adottate da tante Amministrazioni locali) ha permesso al Comune di gestire agevolmente immobili pubblici fino ad allora inutilizzati. Inoltre, Chiara trova diverse analogie tra Messina e la sua città natale, Latina, che dallo scorso anno ha iniziato un percorso di partecipazione civica.

la citazione di Chiara su Messina Partecipa

Chiude questo speciale dedicato a Messina Partecipa Francesca Attolino, la responsabile italiana di The Democratic Society. Se in prima battuta Francesca ripercorre i passi che hanno portato la no-profit impegnata nel mondo a diffondere i concetti di partecipazione e democrazia per la prima volta al Sud Italia, nella seconda parte dell’intervista ci regala una visione specifica della partecipazione. Francesca ci aiuta a capire ormai la quasi impossibilità da parte di una Amministrazione di esimersi dal coinvolgere i cittadini in dinamiche partecipative a livello locale. Una pratica che migliora la vita dei cittadini e garantisce a chi amministra risposte concrete e vicine alle esigenze di chi vive quei territori.

la citazione di Francesca su Messina Partecipa

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La foto di copertina è di The Democratic Society, via


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Festival estivi al Sud Italia visti dalla nostra Camera preferita

Abbiamo pensato di dedicare il nuovo numero di Camera a Sud ai festival estivi in giro per il Sud Italia. Abbiamo riflettuto a fondo per capire quale potesse essere il criterio per elencarli e classificarli. Lo chiariamo subito: non c’è. Siamo andati un po’ a memoria (gli organizzatori di alcuni di questi festival sono stati nostri ospiti in passato) e un po’ per quello che ci piace di più.

Consideriamo però questo un post in aggiornamento. E quindi, segnalateci pure i vostri festival e/o eventi in giro per il Sud Italia che si svolgeranno questa estate, saremo ben lieti di inserirli nel nostro elenco. I festival sono elencati in ordine temporale.

> Countless Cities

Nel tempo FARM CULTURAL PARK ci ha abituato a cose sempre più incredibili e bellissime. Quest’anno ha deciso di spingersi un po’ più in la con Countless Cities la Prima Biennale curata da Andrea Bartoli e co. dedicata alle città del mondo. Da fine giugno a fine ottobre Favara avrà come focus principale le città del continente Africano. Un programma ricchissimo con 19 padiglioni, 23 città rappresentate, e una serie di eventi ufficiali e collaterali. Inoltre, Countless Cities ospita la mostra personale di David Adjaye, architetto ghanese naturalizzato britannico, noto per il suo approccio democratico all’architettura. Un modo per riflettere sul senso dell’abitare e le sfide che ci aspettano in quanto cittadini del mondo. Super!

Countless Cities si svolgerà a Favara (AG) tra il 29 giugno e il 27 ottobre 2019. Maggiori info: countlesscities.com.

> Ortigia Sound Sistem

I ragazzi di OSS avevano fregato anche noi ai tempi, pensando che il loro fosse solo un festival di musica elettronica. In realtà è una festa, nel vero senso della parola. E poi si sta a mare e si ascolta musica, serve altro d’estate? No, per questo non dovreste perdere il boat-concert di Colapesce che apre questa edizione, ma soprattutto dovete partecipare almeno a un boat-party in programma: musica su una barca in mezzo alla baia di Siracusa con il sole al tramonto e un sacco di ciambelle colorate pronte a aiutarvi nel caso decideste di fare un bagno. E poi i concerti la sera all’interno del Castello Maniace sono un vero e proprio spettacolo, in tutti i sensi. Metteteci infine che siete dentro Ortigia. Beh, saremo ripetitivi ma davvero, serve altro?

Ortigia Sound Sistem si svolgerà a Siracusa tra il 24 e il 28 luglio 2019. Maggiori info: ortigiasoundsystem.com.

> Ypsigrock – 23 edition

Ypsigrock è il papà dei festival alternativi del Sud Italia. Molti dei nomi che sono passati sul palco di piazza Castello sono poi diventati dei veri e propri fenomeni della musica internazionale. Oltre alla line-up di tutto rispetto che quest’anno vede come headliner i The National, Ypsigrock è speciale per l’aria che si respira a Castelbuono in quei giorni. I concerti in programma tra il pomeriggio e la sera, il panettone Fiasconaro servito direttamente dall’omonima pasticceria in piazza, gli asinelli che girano per il paese guidati dagli addetti del servizio di raccolta rifiuti. Se siete lì non potete non passare da Putia Art Gallery.

Ypsigrock si svolgerà a Castelbuono (PA) tra l’8 e l’11 agosto 2019. Maggiori info: ypsigrock.it.

> La Guarimba International Film Festival

Il programma della settima edizione de La Guarimba verrà presentato il 25 giugno a Roma, ma siamo abbastanza sicuri di consigliarvi questo festival per la nomina e la forza dirompente che il suo fondatore, Giulio Vita, ha. Giulio è stato anche nostro ospite in passato e a lui va il merito di aver tradotto con tenacia e passione il motto de La Guarimba: portare il cinema alle persone e le persone al cinema. Il tutto fatto con un occhio all’internazionalità e alla società in cui il festival è inserito. Una comunità che va oltre i confini di Amantea e della Calabria intera. Un festival che ci aiuta a pensare in grande.

La Guarimba si svolgerà tra il 7 e l’11 agosto 2019 ad Amantea. Maggiori info: laguarimba.com.

> Mish Mash Festival

Il Mish Mash è uno di quei eventi che è cresciuto negli anni. Si svolge a Milazzo in provincia di Messina nella zona del Castello e anche questa edizione offre una lineup con alcune certezze e tante promesse. Un elemento che da sempre ha caratterizzato questo festival che non è mai andato alla ricerca del nome di grido, ma ha sempre proposto lineup di ottima qualità e varietà. Personalmente non perderei per niente al mondo l’esibizione degli I hate my village, quindi se pensate di andarci, fate un fischio che una birra insieme ce la pigliamo.

Mish Mash Festival si svolgerà tra l’11 e il 14 agosto 2019 a Milazzo (ME). Maggiori info: mishmashfestival.com.

> Jazzinn

Menzione speciale per Jazzinn, il festival organizzato da Fondazione Ampioraggio che vi abbiamo raccontato in un podcast lo scorso anno e in un altro un mese fa circa.

***

Quali festival al Sud Italia ci siamo persi? Segnalaci! Saremo ben lieti di inserirli nella nostra lista!

Dalla community ci segnalano:

> Olimparty Messina

Si svolge ormai da 8 anni sulla costa tirrenica di Messina, in Sicilia. L’Olimparty è una festa dello sport che porta 14 discipline sulla spiaggia con tornei e sfide per appassionati e non. In più, la sera spazio alla musica con esibizioni dal vivo e dj contest. Questo format ha dato vita a un’altra manifestazione (che si svolge a settembre) dedicata ai disabili, il parolimparty.

Siamo in attesa di conoscere il programma dell’edizione 2019 che si terrà a Messina tra l’8 e l’11 agosto 2019. Tutte le informazioni su olimparty.it.

> Art and Music Fest-#iamfest

“I modi intelligenti, creativi e fantasiosi di collegare le idee alla loro materializzazione sono importanti. Perché il futuro conta e useremo qualsiasi mezzo possibile per progettare mondi migliori, incluso il dispiegamento simultaneo di realtà, finzione, arte e design.”

L’Art and Music Fest è il festival della rigenerazione urbana che ha luogo nell’entroterra siciliano, nel cuore del centro storico di Lercara Friddi (PA). La ricerca della bellezza avviene laddove essa stessa è nascosta, tra vicoli, stradine, edifici abbandonati e scalinate ciottolate di un caratteristico quartiere. La sfida di quest’anno sta nel mettere in discussione e interrogare le pratiche sociali e tecnologiche, le tendenze culturali e i problemi emergenti per suscitare la comunità a chiedersi qual è il proprio posto nel mondo e a ragionare sul futuro.

Dal 2 al 4 agosto, la quinta edizione del festival ospiterà street artists, musica live, video makers, fotografi, designers e architetti. Presto il programma sull’evento facebook.

Foto di copertina: insegna all’ingresso di piazza Castello a Castelbuono (PA)

Il racconto, lo sguardo e l’invisibilità dell’oratore



il racconto, lo sguardo e l'oratoreAlberto Nicolino è un autore e un attore. Si occupa di spettacolo dal vivo, oralità, drammaturgia. Ha scritto libri e collaborato con emittenti radiofoniche. Di mestiere raccoglie storie, le trasforma e le racconta ed insegna a raccontarle e a parlare in pubblico. Ma soprattutto è il protagonista del prossimo Creative Mornings Palermo con un intervento dal titolo “il racconto e lo sguardo”. Noi lo abbiamo intervistato.

Senza spazio non c’è racconto

Il senso di tutta l’intervista ad Alberto potrebbe essere racchiuso nella frase “senza spazio non c’è racconto”. È l’aspetto che viene fuori prepotentemente dalle parole di Alberto che ci aiuta a scoprire le bellezze della parola e delle storie. C’è un rapporto viscerale tra lo sguardo e le parole al punto da non riuscire a capire quale dei due è conseguenza dell’altro. Nell’intervista raccogliamo anche consigli utili per chi vuole apprendere i segreti di un bravo narratore. E se ascolterete il podcast capirete che se rincorrete questo obiettivo allora siete fuori strada.

la citazione sul racconto di Alberto Nicolino

Il contenuto è il re

Alberto sottolinea come siano le storie le vere protagoniste di un racconto. Va da sé che il narratore deve passare necessariamente in secondo piano. O almeno, un bravo narratore. Anche per questo motivo Alberto non vuole parlare di storytelling, bensì di racconto. Il termine stra-abusato mette in evidenza la bravura dell’oratore, le sue abilità. Mentre per Alberto è importante far venire fuori la storia, i contenuti, mettendo in ombre chi li racconta.

Alberto è il protagonista dell’incontro di giugno di Creative Mornings Palermo. Tutte le informazioni sono qui.

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La foto di copertina è di Ilyass SEDDOUG, via Unsplash


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25. Cargo bike alimentate da energie rinnovabili, se non è mobilità sostenibile questa…



Nasce nel segno della mobilità sostenibile ACC Mobility la startup siciliana che produce cargo bike alimentate da energie rinnovabili. Ne parliamo con Giuseppe Giordano in questo venticinquesimo podcast di Start Me Up.

Cinque modelli di cargo bike

La ACC Mobility oggi ha immaginato cinque diversi usi delle proprie cargo bike:

  • mezzo promozionale, applicando alla struttura degli schermi che possono essere portati all’interno dei centri urbani senza limiti di accesso (pensate alle ztl o isole pedonali);
  • mezzo dedicato allo streetfood, cioè con tutto l’occorrente per cucinare e servire il cibo restando sempre a bordo;
  • mezzo dedicato alla raccolta rifiuti, pensato insieme a una ditta che svolge questo servizio, permette all’operatore di raccoglier ei rifiuti in modo totalmente green:
  • mezzo turistico o risciò, è l’uso forse più classico e molto simile alle macchinine a pedali presenti già in alcune località turistiche: in questo caso abbiamo un mezzo che permette alle persone di usare la pedalata assistita;
  • mezzo da carico: c’è infine una versione da carico classica che può essere personalizzata con i colori della ditta che ne fa richiesta.

Su tutti i modelli la ACC mobility inserisce una serie di funzionalità tecnologiche che al momento non sono disponibili sulle cargo bike classiche e che possono essere alimentate dalle fonti di energia rinnovabili.

Perché puntare sulle cargo bike?

Giuseppe durante l’intervista ci tiene a sottolineare le infinite potenzialità delle cargo bike. Sono infatti delle alternative perfette alle automobili e/o motorini di una ditta che opera nel campo della consegna (giusto per dire una delle categorie a cui si rivolge questa startup). Le capacità di carico sono per lo più le stesse; in più c’è il vantaggio che il consumo è zero (buono per l’ambiente e per la salute di chi le guida) e l’inserimento di energie rinnovabili dota queste cargo bike di una serie di strumenti che non faranno rimpiangere il vecchio mezzo a gasolio/benzina. Inoltre, il mercato a cui ACC mobility si rivolge è in totale espansione e ci sono parecchi margini di crescita, come racconta Giuseppe in questo podcast. Da non sottovalutare infine la possibilità che questi mezzi hanno di raggiungere – proprio grazie alla pedalata assistita – anche zone un po’ più impervie e periferiche in totale sicurezza e relax.

La citazione di Giuseppe di ACC mobility sulle Cargo bike

ACC mobility ha già alcuni premi all’attivo e il suo team in questi mesi ha lavorato molto per far conoscere a potenziali investitori il proprio progetto. L’obiettivo è dare un contributo concreto al miglioramento della mobilità urbana e non solo, rendendola sempre più sostenibile.

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Foto di copertina è di Susan Yin via Unsplash 

21. I video come strumento di marketing: il modello Vidoser



Guadagnare condividendo i propri video. È la promessa che i ragazzi di Vidoser hanno fatto ai propri utenti. Ed è a quanto pare una promessa mantenuta visto che i numeri di questa startup siciliana sono in crescita. Ce lo racconta Alessandro La Rosa, uno dei founder di Vidoser che in questo podcast spiega come funziona questa app e ci offre un approfondimento sul mondo del marketing e dei micro-influencer.

Condividere video di qualità

L’aspetto centrale di Vidoser è forse la qualità dei video che la piattaforma permette di condividere. Sfruttando il tool online ma soprattutto la community, gli utenti di Vidoser sono stimolati a creare dei contenuti di qualità. Una caratteristica che fa felice sia chi il contenuto lo ha creato che chi su quel contenuto vede il proprio prodotto. Sono questi i target di riferimento di questa app. Sono infatti due le tipologie di campagne previste su Vidoser: una prevede che i video finiscano sui canali ufficiali di un brand e l’altra invece pubblica tutto sul profilo dell’utente che quel video lo ha creato. In entrambi i casi, i produttori vengono ripagati con monete virtuali che diventano buoni acquisto da usare sulle principali piattaforme di e-commerce.

Community e equity crowdfunding: due strategie per allargare il bacino di utenza

Nell’intervista si parla anche di community, un altro elemento che sta facendo la fortuna di Vidoser. Alessandro ci spiega che grazie al sistema di gamification presente nell’app sono riusciti a far crescere il gruppo di persone che ha a cuore Vidoser in modo molto rapido: nell’intervista dice che il tasso di crescita nell’ultimo mese è addirittura del 120%!
Anche se in un altro modo ma sempre con l’obiettivo di creare un gruppo solido alla base di Vidoser, questa startup è al momento al centro di una campagna di equity crowdfunding. L’obiettivo è avere liquidità da investire nella crescita dell’azienda nel futuro prossimo. Ma nel frattempo la campagna sta già dando i suoi primi frutti: oltre ad avere i primi investitori infatti, Vidoser sta entrando in contatto con tutta una serie advisor che stanno dimostrando interesse nei confronti di questa azienda. Attenzione, stiamo comunque parlando di una startup che – seppur giovane – ha già ricevuto un primo grant da TIM WCAP e ha collaborazioni con alcune agenzie che si occupano di comunicazione e marketing.

la citazione di Alessandro di vidoser sul marketing dei video

Micro-influencer: chi sono e perché sfruttarli nelle proprie campagne marketing

Nell’ultima parte dell’intervista infine, Alessandro definisce chi sono i micro-influencer per Vidoser, dicendoci quali sono i pro e i contro di queste figure che stanno diventando sempre più centrali nel mondo del marketing. E in più ci dice anche come si fa a gestire un team di 10 persone sparso in tutta Italia e renderlo produttivo il più possibile: una vita non certo facile, ma l’unica strada che dimostra che tutti i traguardi fin qui raggiunti da Vidoser sono il risultato di tanto lavoro di squadra.

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