I CALCIATORI BRUTTI pronti allo sbarco in Sicilia! Tutti gli appuntamenti siciliani targati Calciatori Brutti

Questa è la settimana in cui i CALCIATORI BRUTTI arrivano in Sicilia per dare il via al Torneo di Calcio di Strada. La prima tappa, lo ricordiamo, si terrà a Capo d’Orlando (in provincia di Messina) il 17 e il 18 giugno. Ne abbiamo parlato con Samuele Maffizzoli nel podcast numero 53.

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Ma gli appuntamenti con i CALCIATORI BRUTTI non si limitano alle due giornate di Capo d’Orlando. I social media manager della pagina nei giorni precedenti l’appuntamento orlandino incontreranno le varie community siciliane per alcuni eventi nel segno dei social media e del calcio ignorante, ovviamente.

Se vivete a Catania…

Non potete perdere gli eventi organizzati dai ragazzi di Youth Hub, entrambi fissati il 13 giugno.

Ore 12: Ignoranti & Vincenti – Case History CALCIATORI BRUTTI.

Ignoranti & Vincenti - Case History CALCIATORI BRUTTI

La community di CALCIATORI BRUTTI è felice di incontrare tutti gli appassionati di calcio che hanno voglia di saperne di più sul fenomeno web che mette insieme lo sport e l’ignoranza.

L’evento è aperto a tutti e si svolgerà nell’Aula Magna di Palazzo Delle Scienze, in Corso Italia, 55, Catania.

Maggiori info: Evento facebook.

Ore 18: Occhi sul target – Social Media Strategy with CALCIATORI BRUTTI.

Occhi sul target - Social Media Strategy with CALCIATORI BRUTTI

Un appuntamento in cui verranno illustrate strategie di successo in ambito Social Media e Video Content. Ospiti speciali ovviamente la community sportiva di CALCIATORI BRUTTI. Ma non solo: l’evento vedrà la partecipazione in veste di speaker:

– Dario Bellanuova – CEO & Social Media Strategist di Giromangiando Per Catania
– Simone La Rosa – Co-founder & Filmaker di Visualazer

L’evento a posti limitati (ci si prenota qui), si svolgerà al Leo Soccer, in via G. B. De La Salle, 8, 95125 Catania.

Maggiori info: Evento facebook.


Se vivete a Messina…

La community messinese concentra invece i suoi due eventi il giorno dopo, cioè mercoledì 14 giugno. I due appuntamenti sono organizzati in collaborazione con Start Me Up e l’incubatore Innesta, che sarà pronto a accogliere gli appassionati di social e calcio ignorante.

Ore 17:30 – La palla è rotonda, il web no!

Masterclass a numero chiuso (sono disponibili ancora pochi posti!) in cui si avrà la possibilità di conoscere il fenomeno dei CALCIATORI BRUTTI da vicino, capire cosa cambia per i gestori quando una pagina, nata per gioco, diventa un lavoro e così via. Si avrà la possibilità di fare domande e capire come è difficile (o facile, chi lo sa) gestire una community di più di un milione di fan!
La partecipazione alla masterclass è gratuita, ma bisogna prenotarsi attraverso eventbrite. Successivamente basterà presentarsi all’ora prestabilita da Innesta, in Contrada Di Dio, S.Agata, Messina.

Maggiori info: Evento facebook.

Ore 19:30 – Ignoranti, ma con stile. Come gestire la propria community social con successo.

Ignoranti, ma con stile. Come gestire la propria community

Incontro aperto a tutti, durante il quale i CALCIATORI BRUTTI incontreranno la community di Startup Messina. Un modo per conoscere la storia di questo brand, chi c’è dietro e parlare del calcio in modo “ignorante”.
L’evento è gratuito: in questo caso basta semplicemente presentarsi da Innesta, in Contrada Di Dio, S.Agata, Messina.

Maggiori info: Evento facebook.


Se invece state pensando di andare a Capo D’Orlando…

Calcio di Strada - Capo d'orlando

Tutte le informazioni sul torneo di Calcio di Strada sono su www.calciodistrada.it.
In più, grazie a Ganiza, avrai la possibilità di acquistare due biglietti per la tappa siciliana al prezzo di 30€, 15€ cadauno, piuttosto che 50€.
Inserisci il codice GANIZA e tramite il pagamento da bonifico introduci nelle note le credenziali del secondo partecipante.
Inoltre, se parti da Messina, Livinplay sta organizzando un pullman dedicato. Tutte le informazioni sono sull’evento facebook: Pulmino Ignorante – Giochi del Calcio di Strada #Capo.

53. Come gestire una community sui social



Come si gestisce una community sui social che nasce per gioco e successivamente diventa un lavoro vero? Come si fa a mantenere viva l’attenzione e vincere la concorrenza? Sono più o meno questi i temi che trovate in questo podcast che vede come protagonista Samuele Maffizzoli di Calciatori Brutti. A metà giugno partirà il torneo di calcio di strada che porterà tutti gli appassionati di quei giochi che tutti gli appassionati di calcio da bambino hanno giocato – appunto – per strada. Ci si può prenotare attraverso il sito ufficiale dell’evento o attraverso l’app Ganiza, che ha reso possibile questa intervista.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per avere qualche suggerimento per gestire la propria pagina e community sui social
  • Quanto impattano gli eventi live? E le critiche, come si gestiscono? Samuele racconta alcune esperienza concrete

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La citazione di Samuele

53.samuele_calciatoribrutti

 

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42. Un orto in ogni luogo: ecco il progetto di Horto in



Sognano un orto in ogni luogo. Forse sto esagerando ma ditemi voi se non si evince questo ascoltando Chiara Lentini, ospite di questo podcast di Start Me Up. Chiara fa parte di “Horto in”, progetto venuto fuori dal percorso di incubazione di Vulcanìc in collaborazione con lo Sheraton di Catania. Forse lo ricordate perché ne avevamo parlato con Mirko Viola prima e Simone Piceno poi. “Horto in” per adesso è impegnato a creare un orto all’interno della struttura stellata di Catania, ma il piano è progettare orti in ogni spazio, urbano e non. I vantaggi e le metodologie ci sono e Chiara è brava a raccontarli in questo podcast. Scommettiamo che alla fine di questo podcast anche voi vorrete un orto vicino casa?

Foto di copertina, via.

Perché ascoltare questo podcast?

  • “Horto in” è un bell’esempio di open innovation: un progetto venuto fuori da una collaborazione fruttuosa

  • “Horto in” è frutto di ricerca e metodologie che permettono di adattare la produzione di un alimento a contesti diversi da quelli tradizionali.

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Il pensiero di Chiara

chiara_horto in orto

 

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22.Incompiuto is the new barocco



E se l’incompiuto anziché una brutta pratica fosse uno stile artistico con i suoi canoni ben precisi? Questa è una delle domande (provocatorie) su cui si basa Incompiuto siciliano, progetto artistico di Alterazioni Video. Il collettivo si è chiesto cosa fosse possibile fare di tutte le opere pubbliche rimaste incompiute alla luce del fatto che ormai alcune di esse fanno parte a pieno titolo del paesaggio italiano e rimuoverle spesso rappresenterebbe un costo non più sostenibile. Incompiuto siciliano ci mette di fronte a un fenomeno su cui tanti si sono indignati, ma su cui ancora pochi hanno riflettuto. Ne parlo con Andrea Masu in questo podcast di Start Me Up un po’ diverso dal solito (ma non poi così tanto).

Immagine di copertina, via.

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La citazione di Andrea

Andrea Masu Incompiuto Siciliano

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La Sicilia in un gioco, la sfida di E-ludo Lab L'associazione ha lanciato Sicilia Game Contest



Sicilia Game Contest è la gara rivolta a ragazzi tra i 14 e i 24 anni pensata da E-ludo Lab, l’associazione siracusana che dal luglio 2010 promuove la cultura del videogioco in tutta la Sicilia e l’Italia. Ne parlo con Ambra Bonaiuto che torna a trovarci a Start Me Up per parlare di questa nuova iniziativa che nasce grazie al bando regionale creAZIONE Giovani.

In cosa consiste Sicilia Game Contest?

Sicilia Game Contest vuole stimolare la creatività dei ragazzi e chiede loro di creare un videogioco che abbia come tema principale tradizioni, miti ed episodi della cultura della Regione Sicilia. I ragazzi possono costituirsi in team (che non devono superare le sei persone) e nello sviluppo saranno aiutate dai giudici selezionati da E-ludo Lab. I team lavoreranno fino a marzo e al termine del percorso potranno presentare il proprio progetto durante un evento appositamente organizzato.  Le opere migliori verranno premiate con prodotti hardware e/o software per un valore complessivo di mercato di circa 3.000 € e ai vincitori verrà, inoltre, fornita assistenza e consulenza alla pubblicazione sul mercato digitale globale.

Chi può partecipare a Sicilia Game Contest?

Come già scritto Sicilia Game Contest è aperto a tutti i ragazzi che hanno un’età che va dai 14 ai 24 anni e i partecipanti devono risiedere o avere il domicilio in Sicilia. Non sono necessari particolari titoli di studio o competenze, basta avere la voglia di prendere parte a un progetto nuovo.

Le iscrizioni si sono aperte lo scorso 28 novembre e si chiuderanno il 28 dicembre: informazioni e moduli per l’iscrizione sono su www.siciliagamecontest.it.

Global Game Jam – Catania Chapter

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In chiusura Ambra ricorda agli ascoltatori di Start Me Up che proprio ieri si sono aperte le iscrizioni all’edizione catanese della Global Game Jam. L’evento organizzato per l’ottavo anno da E-ludo Lab permette a programmatori, creativi e musicisti di creare un videogame in sole 48 ore. È una sfida che si svolge in contemporanea in altre città in tutto il mondo che lavoreranno a su un unico tema. L’evento si svolgerà dal 20 al 22 gennaio 2017 e a Catania verrà ospitato all’interno dell’incubatore TIM WCAP. Per iscriversi e avere tutte le informazioni basta andare su catania.globalgamejam.it.

La citazione di Ambra

Ambra Bonaiuto di E-ludo Lab

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Nella terza parte del decimo podcast di Start Me Up si parla de La Scuola Open Source. Scopri di più

#31.radiosmu – Wake Up! A Caltanissetta una giornata dedicata all’impresa Appuntamento il 30 aprile a Caltanissetta. Inoltre parliamo della nuova sede del TAG Cosenza e dell'importanza dell'insegnamento della programmazione

C’è fermento nel Sud della Sicilia, il tutto grazie al progetto Bootstrap Lab che da qualche mese sta lavorando tra gli studenti per diffondere la cultura dell’imprenditorialità. In particolare, il 30 aprile ci sarà la seconda giornata dell’evento Wake Up! Your sense of business, «una giornata – dice Giuliana Narbone dell’associazione 360° – che vede al suo interno un business game aperto a tutti gli studenti di scuola superiore di Caltanissetta». Sei team si sfideranno e solo tre riusciranno ad accedere alla fase successiva del progetto. Inoltre i ragazzi si sfideranno per il Wake up Pitch, contest organizzato in collaborazione con Youthub Catania che avranno un loro stand per valutare le varie idee e infine, grazie alla collaborazione con i tre Atenei siciliani, ci saranno altrettante lezioni tenute da professori provenienti da Messina, Palermo e Catania.
Come dicevamo l’evento del 30 arriva dopo la manifestazione del 9 aprile che, come racconta Giuliana «è andata benissimo. Sia gli enti coinvolti ma soprattutto i ragazzi sono rimasti incantati dal sentire storie di siciliani poco più grandi di loro che hanno scommesso su una propria idea e la stanno portando avanti».
Al di là dei temi imprenditoriali, forte è la spinta che i ragazzi del progetto Bootstrap Lab stanno dando alla legalità:« La legalità non può essere un’eccezione – dice Giuliana – e deve essere un comportamento che un imprenditore di solito assume. Noi diamo per scontato questo aspetto presentando modelli positivi di imprenditori onesti: fa parte della nostra mission ed è uno dei pilastri della collaborazione con il comitato Addiopizzo di Palermo».
L’evento del 30 potrà essere seguito dal profilo spreaker di Start Me Up (stiamo definendo in questi giorni i dettagli per la diretta dal posto): in ogni caso per restare in contatto e conoscere tutto del progetto Bootstrap Lab basterà andare su bootstraplab.it.

Il TAG Cosenza si sposta nel campus dell’UNICAL per fare dell’università una grande community

tag_cosenzaSiamo felici di tornare a Cosenza perché mercoledì 20 aprile il TAG ha inaugurato i nuovi spazi all’interno del Campus Universitario di Rende: «Una nuova opportunità – dice Anna Laura Orrico che ritroviamo ai microfoni di Start Me Up – per portare i temi del coworking e della collaborazione in un ambiente molto più grande e con grande fermento come è il campus universitario di Arcavata». Un modo quindi per migliorare e rendere più efficate la mission del Talent Garden che vuole portare i temi della collaborazione non solo tra gli startupper e gli imprenditori, ma sul tutto il territorio in cui opera. Tanti saranno i vantaggi per gli studenti che grazie alla TAG Student Card potranno frequentare il Talent Garden in totale tranquillità: «Potranno accedere periodicamente allo spazio di coworking e entrare così in contatto con chi già frequenta questi spazi. Inoltre avranno accesso gratuito a tutti gli eventi formativi e di networking per costruire il proprio portfolio di relazioni. Infine, grazie alla TAG Student Card gli studenti riceveranno consulenza gratuita dai professionisti del Talent Garden di Cosenza». Un modo per mettere in contatto due mondi, attraverso la collaborazione e lo scambio di competenze, come è del resto nello stile di TAG.
L’inaugurazione è stata una festa che ha visto come ospiti d’onore il Web Team Italia 2019, il gruppo che ha permesso a Matera di diventare capitale della cultura 2019: «Un progetto nato dal web che però ha avuto un effettivo riscontro nella vita reale – spiega Anna Laura. E per noi è stato importante averli per ribadire l’importanza e la capacità che il digitale ha nel cambiare la vita reale di ognuno di noi. È quello che ci auguriamo di fare anche noi con il Talent Garden all’interno dell’Università della Calabria: diventare sempre più una grande community che metta insieme studenti, professori e amministrativi per generare opportunità e progetti di innovazione sul territorio». Nonostante il cambio di sede il sito del Tag Cosenza è lo stesso, ed è raggiungibile anche attraverso la pagina facebook.

Umberto Talamo (Coderdojo Taranto): vi spiego perché è importante insegnare a programmare

coderdojo_TAQualche settimana fa dalle pagine di startupItalia Umberto Talamo ha scritto un articolo sulla facilità di insegnare il pensiero computazionale ai ragazzi di scuola. L’articolo ci è piaciuto e così abbiamo deciso di intervistarlo anche perché Umberto, oltre a essere un professore è uno degli animatori del Coderdojo Taranto. «È fondamentale insegnare agli studenti a programmare perché permette ai ragazzi a sviluppare il pensiero computazionale». Quindi l’importanza non è data tanto dal semplice apprendimento dei codici ma nell’assumere la mentalità del programmatore per capire cosa c’è dietro un software. Potrebbe sembrare qualcosa che possa tornare utile a chi nella vita voglia lavorare in questo campo, in realtà Umberto smentisce tutto ciò, sottolineando come la programmazione possa tornare utile a tutti al punto da essere inserita come quarta abilità di base dopo leggere, scrivere e far di conto. L’origine di questo percorso è da individuare in un articolo di Jeannette Wing, una professoressa americana che adesso lavora per Microsoft Research.
Umberto porta avanti la sua missione anche nel suo tempo libero perché è tra i promotori del Coderdojo Taranto. «Ho scoperto i coderdojo al Tedx di Lecce dell’anno scorso – racconta ai microfoni di Start Me Up – e così abbiamo messo in piedi il nostro laboratorio dove insegniamo ai bambini come funziona il pensiero computazionale». Nell’ultima parte dell’intervista ci soffermiamo sulle modalità di insegnamento che Umberto mette in campo a scuola e con i bambini del Coderdojo, e come è facile immaginare sono i bambini a avere molta più confidenza con questo generi di linguaggio. Addirittura Umberto ci dice che al Coderdojo insegnano loro i primi passi e poi i bambini in maniera del tutto naturale deducono quello che c’è dopo. Per restare aggiornati sulle attività del Coderdojo o per approfondire i temi dell’insegnamento della programmazione tra i piccoli potete visitare coderdojotaranto.it.


#23.radiosmu – Dress the black Amarelli e TAG alla ricerca del design perfetto E inoltre conosciamo Eclettica a Caltanissetta e Hair Truck che ha vinto Perlana4Women

Dress the black è il primo contest di idee dedicato al Food Design promosso dall’azienda Amarelli Fabbrica di Liquirizia in partnership con Talent Garden Cosenza. “La Amarelli non è mica nuova alle innovazioni – come dice Fortunato Amarelli A.D. dell’azienda – se pensate che il primo sito aziendale risale al 1996”. Questa volta la storica azienda di liquirizie è alla ricerca di grafici e creativi che realizzino il packaging di una Special Edition della tradizionale scatoletta in metallo. “Stiamo cercando un prodotto che racconti la nostra storia attraverso colori e forme. Qualcosa che guardi al futuro ma con un forte legame alla tradizione: siamo pur sempre un’azienda che ha più di un secolo di storia”, continua Fortunato. Il contest è diviso in due parti: le proposte possono essere inviate fino all’11 aprile. Successivamente, si terrà una selezione finale in cui i promotori dei progetti selezionati dovranno trascorrere 3 giorni all’interno della Fabbrica Amarelli di Rossano (CS) per conoscere da vicino il lavoro degli operai e toccare con mano i luoghi che hanno reso questa azienda famosa in tutto il mondo. Infine a maggio si terrà la Final Competition in cui si decreterà il vincitore. Tutte le informazioni sono sul sito del TAG Cosenza, partner dell’evento: qui potete scaricare il regolamento completo, mentre su amarelli.it potete conoscere meglio l’azienda Amarelli.

Grazie a Eclettica Caltanissetta dà nuova vita alla vecchia pista di pattinaggio

Eclettica è uno dei tre progetti che ha vinto Boom – Polmoni Urbani, iniziativa promossa da Movimento 5 Stelle Sicilia e Farm Cultural Park – Favara che intende finanziare con un contributo di 120.000 € lordi a fondo perduto progetti che hanno a che fare con la rigenerazione urbana (ne avevamo parlato qui). Eclettica, associazione presieduta da Alessandro Ciulla ha deciso di dare nuova vita alla vecchia pista di pattinaggio rimasta inutilizzata da più di 15 anni. I 3000 mq sono destinati a evolversi “in uno spazio 4.0 – come lo definisce lo stesso Alessandro – dedicato allo sport (principalmente quello su rotelle), all’arte contemporanea e alla sostenibilità”. L’associazione non ha intenzione di lavorare da sola, anzi, sono previste diverse modalità di collaborazione: la più semplice è forse quella di portare i propri scarti affinché i ragazzi di Eclettica possano riusarli come elementi di arredo urbano: “Se hai un copertone o un vecchio pallett, noi possiamo farne un cestino per i rifiuti o una panchina” dice Alessandro. Il progetto è ambizioso e prenderà tre anni per realizzarlo. Alessandro non si sbilancia ma lui spera di avere le prime aree complete già a maggio. Per seguire le evoluzioni del progetto e per sapere come dare il proprio contributo basta andare su streetfactory.it.

Hair Truck, il parrucchiere ambulante che ha vinto Perlana4Women

Arriva dal Salento e al grido di “mai più un capello fuori posto” ha conquistato la giuria di Perlana4Women, contest organizzato dalla nota marca di detersivi che premia l’imprenditorialità femminile. I 20.000 € in palio sono stati vinti da Francesca Lattante e Michela Pulieri con il progetto Hair Truck, un coiffeur itinerante che almeno nella fase iniziale girerà per tutto il Salento. “Abbiamo pensato di fornire una soluzione per tutti i turisti che dopo aver passato una giornata in spiaggia vogliono uscire la sera senza rinunciare ad avere una bella acconciatura” dice Francesca. Ma Hair Truck ha anche un risvolto sociale: se infatti in estate il target è rappresentato da chi frequenta le spiagge di una delle regioni più gettonate d’Italia, in inverno Hair Truck potrà girare tra i paesini e raggiungere così persone che solitamente non frequentano saloni di bellezza. “La nostra intenzione è anche quella di arrivare negli ospedali per offrire un servizio a chi non può muoversi per motivi di salute”: non sono infatti da sottovalutare i benefici psicologici che si possono avere dall’avere i capelli in ordine nelle persone anziane o che soffrono. Hair Truck non avrebbe visto la luce senza l’apporto di cOFFice Galatone (realtà di cui mi riprometto di parlarvene presto): “Senza di loro – dice Francesca – non avrei saputo di Perlana4Women e inoltre sono state fondamentali nella fase di progettazione e scrittura del progetto”. Adesso si apre la fase operativa e i primi passi da fare riguardano gli aspetti burocratici. In bocca al lupo quindi a Francesca e Michela e non vediamo l’ora di vedere Hair Truck tra le strade del Salento.


#19.radiosmu del 16 aprile Olivetti, Bulding Global Innovation e Che Fare

Una puntata anomala, ma molto stimolante. Non vi presento idee di impresa, ma questa volta do spazio a qualche bando e soprattutto ad alcune personalità che ci fanno riflettere su alcuni aspetti interessanti su tematiche e fenomeni che riguardano il mondo dell’impresa.

Iniziamo con l’intervista a Michele Fasano, regista e produttore di In me non c’è che futuro… documentario sulla vita di Adriano Olivetti, che all’inizio di questa settimana ha girato le università siciliane grazie a un’iniziativa del Lions Club Catania Mediterraneo. Il documentario è tutt’ora in programmazione su Rai 5 ma per chi volesse, può acquistarlo sul sito della casa di produzione del regista.

Passo poi a parlare con Emil Abirascid che intervisto in quanto ambasciatore del Building Global Innovators, un acceleratore tecnologico portoghese che fino al 24 maggio è alla ricerca di idee di impresa. Il bando è un’occasione per parlare con Emil del mondo startup italiano e analizzare cosa succede in Europa.

Per chi volesse partecipare al Building Global Innovators può richiedere aiuto a bandi@radiostartmeup.it. BGI rientra infatti insieme ad altri 4 bandi tra i contest che Agoghé ha selezionato per noi e che potete trovare nella bacheca di questa settimana.

La puntata si chiude con l’intervista a Bertram Niessen, presidente di Che Fare, l’associazione che dal 2012 eroga un bando annuale destinato a produzioni culturali. Nell’intervista abbiamo parlato di come è nato il progetto Che Fare, e soprattutto di come sta evolvendo nel tempo. Ho incontrato Bertram a Siracusa dove il 14 e il 15 aprile si è svolto un incontro dedicato agli operatori culturali del sud est della Sicilia. L’evento, organizzato da Che Fare, insieme al Comune di Siracusa, Impact Hub Siracusa e sponsorizzato dal Consorzio del Limone igp, è stato pensato per coinvolgere tutti gli operatori culturali in un percorso di sviluppo comune. Svoltosi in due giorni, l’evento ha visto la presentazione di tutti gli addetti ai lavori durante la prima sessione, mentre nella seconda giornata c’è stato un interessante confronto con le Amministrazioni Locali. Un report più completo potete trovarlo sulle pagine di webmarte.it.

Foto di copertina: fotogramma del documentario In me non c’è che futuro…


Salvatore Imbesi – Agrumigel Solo innovando si compete a livello mondiale

Innovazione non fa sempre rima con giovinezza. Anche un’azienda familiare, radicata nel territorio può studiare e promuovere sistemi innovativi per lavorare. É il caso di Agrumigel srl, azienda barcellonese di trasformazione di agrumi, che, lavorando la materia prima in tutte le sue parti, di fatto non produce rifiuti. Abbiamo incontrato la persona che da circa vent’anni guida l’azienda, Salvatore Imbesi, che ci spiega le peculiarità di uno stabilimento che ha progettato personalmente e ci parla di quanto difficile sia stare sul mercato mondiale.

Le canzoni di questa puntata:

The telephone box – Uniform motion

Lucky One – George Woods


Eric Delerue – Itineranda Riscoprire e dare valore ai luoghi meno conosciuto

Con Itineranda, sito web a metà strada tra social network e database è possibile conoscere tutti quei luoghi che solitamente rimangono nascosti dai grandi circuiti turistici ufficiali. A proporlo è Eric Delerue, web developer francese, che vive in sicilia da 13 anni.

La canzone di questa puntata:

Slicer – The Morning Light Project