Come si gestisce una community sui social che nasce per gioco e successivamente diventa un lavoro vero? Come si fa a mantenere viva l’attenzione e vincere la concorrenza? Sono più o meno questi i temi che trovate in questo podcast che vede come protagonista Samuele Maffizzoli di Calciatori Brutti. A metà giugno partirà il torneo di calcio di strada che porterà tutti gli appassionati di quei giochi che tutti gli appassionati di calcio da bambino hanno giocato – appunto – per strada. Ci si può prenotare attraverso il sito ufficiale dell’evento o attraverso l’app Ganiza, che ha reso possibile questa intervista.
[FABIO] Un torneo che vedrà al centro il calcio, quello che chi ha tra i 25 e i 40 anni oggi, ha giocato per strada quando era bambino. Lo organizzano i calciatori brutti e il tour inizia a capo d’Orlando in provincia di Messina il 17 e il 18 giugno. Ne ho parlato con Samuele Maffizzoli di calciatori brutti.
[FABIO] Ciao e benvenuto a Start Me Up.
[SAMUELE] ciao, buongiorno a tutti, ciao.
[FABIO] Dopo il G7 di Taormina la provincia di Messina questa volta a Capo d’Orlando si prepara a ospitare un altro evento di pari importanza (se non di più) ,dico bene?
[SAMUELE] Beh direi che forse è più importante il nostro, però non vorrei essere arrogante…
[FABIO] Perché un torneo di calcio di strada?
[SAMUELE] Abbiamo deciso di fare questo torneo per riunire tutta la nostra community, portarla dall’online in strada, sul campo dove è giusto che il calcio sia. Perché a parte la componente online sembrava bello che i ragazzi avessero la possibilità di conoscersi e di giocare a quegli sport, quelle discipline, quei passatempo a cui abbiamo giocato tutti quando eravamo piccoli. Fare un torneo di calcetto era forse troppo semplice l’hanno già fatto in molti abbiamo. Abbiamo cercato di fare qualcosa di nuovo e che potesse coinvolgere tutte le persone che magari a calcetto non hanno i piedi tanto buoni e possono comunque fare altre discipline che saranno comunque nel nostro torneo.
[FABIO] Mi chiedo come mai non abbiate messo tra le specialità anche il tirare fuori da sotto la macchina il pallone coi piedi…
[SAMUELE] Perché quello era un problema a livello di infortuni. Perché tutte le escoriazioni che abbiamo preso quando eravamo piccoli abbiamo deciso di non far fare male ai nostri a chi vuole giocare, insomma…
[FABIO] La data di capo d’Orlando é la prima, poi ripercorrerete tutto lo stivale, giusto?
[SAMUELE] Si, ripercorreremo l’Italia da sud verso nord. Dopo Capo d’Orlando andremo a Polignano a Mare, Gaeta, Finale Ligure, Rimini e Bibione. In questo modo abbiamo cercato di coinvolgere tutto il territorio italiano in modo che tutti possano avere l’occasione di farsi un weekend di sport e divertimento a prescindere da dove siano.
[FABIO] Tutte le date e le indicazioni sono su calciodistrada.it, giusto?
[SAMUELE] Sì, abbiamo creato questa piattaforma dove si possono trovare tutte le informazioni, i regolamenti ufficiali delle discipline, le location, le date insommma tutto quello che serve per partecipare.
[FABIO] Io invito tutti gli ascoltatori a utilizzare Ganiza che è l’applicazione che permette di organizzare in modo facile e veloce le uscite con gli amici. Che è stata fondamentale per la realizzazione di questa intervista. E ne approfitto anche per salutare e ringraziare Francesco Marino.
State ascoltando Start Me Up al microfono c’è Fabio Bruno e vi sto facendo ascoltare l’intervista che ho realizzato qualche giorno fa a Samuele Maffizzoli di calciatori brutti. L’intervista è stata realizzata in vista della tappa di Capo d’Orlando del torneo di calcio di strada che i Calciatori Brutti stanno organizzando e che diciamocelo, rientra perfettamente nell’immaginario della pagina, come lo stesso Samuele mi dice…
[SAMUELE] Abbiamo cercato di fare qualcosa che fosse nel mood della pagina, perché il calcio di strada diciamo che unisce il calcio – quindi l’aspetto sportivo – alla parte più ignorante, se vogliamo. Quindi quell’aspetto che è anche simpatico di queste discipline che non è semplicemente fare goal, perché io penso che ne vedremo di tutti i colori: dal tiro di precisione col pallone che finisce in mare, fino alla tedesca che non oso immaginare le bordate che si prenderà chi sta in porta. Quindi l’abbiamo proprio fatto a posta per unire lo sport e il divertimento e lo spirito della pagina, che rappresenta tutto il calcio di provincia italiano. Il lato brutto del calcio.
[FABIO] “Passione, sudore e sana ignoranza sono i tre aggettivi che meglio descrivono la community CB” leggo sul vostro sito.
[SAMUELE] Quindi l’abbiamo detto noi.
[FABIO] Esatto, Hanno tutti la stessa percentuale?
[SAMUELE] Ma allora, diciamo, se dicessi 33 33 33 sarei troppo…
[FABIO] Troppo paraculo.
[SAMUELE] Troppo paraculo. Diciamo che c’è un buon 50% di ignoranza inteso come leggerezza. Per noi tutt’oggi gestire la pagina è soprattutto fornire divertimento agli utenti, quindi intrattenere le persone e lo facciamo nelle cose in cui siamo più bravi, fare gli scemi, fare gli ignoranti. Che però permette di vivere il calcio in maniera diversa rispetto a quella istituzionale che possiamo vedere sui giornali o nelle televisioni. Cerchiamo di essere un po’ fuori dagli schemi, diversi e diciamo che viene apprezzato, visti i buoni risultati che abbiamo avuto in questi anni.
[FABIO] Infatti, CB non é la sola community che fa leva su sentimenti come la nostalgia per il calcio di una volta, a cosa cercate di fare più attenzione nel lavoro di tutti i giorni.
[SAMUELE] Ma noi cerchiamo di essere originali. Nel senso, quello che a noi interessa è portare e fare cose nuove, come dimostra questo torneo. Ma anche quando creiamo dei contenuti, come dei meme, delle immagini, degli editoriali. La cosa più importante è l’originalità e l’arrivare per primi: perché nel momento in cui tu vedi qualcosa su una pagina, già se esci 10 minuti dopo un’altra pagina, sei secondo e non va bene. Quindi diciamo che cerchiamo di fare leva su queste due cose.
[FABIO] Come vengono pianificati i contenuti. Io ti confesso, sono stato un grande fan delle pagelle ignoranti senza essere un appassionato di calcio.
[SAMUELE] Dire che c’è una pianificazione è una mezza bugia. Da un po’ facciamo il post del buongiorno con immagini storiche di repertorio, divertenti in modo che uno si sveglia la mattina e deve andare a lavorare, strappiamo un sorriso perché vede, non so la foto di grosso al Mondiale, una foto di Cassano così quindi dice insomma la giornata non può andare così male. Poi ci basiamo tanto sugli eventi e quindi le ricorrenze. Ma devo dire che è un lavoro in cui devi stare – “lavoro” – devi stare sempre sul pezzo perché la cosa più importante sono le cose live. Quindi le cose che accadono giorno per giorno, quindi ci può essere una pianificazione, ma fino a un certo punto. Perché se succede qualcosa non la metti, il pubblico ti mangia, praticamente.
[FABIO] A volte siete stati anche criticati perché alcuni messaggi erano troppo per così dire “ignoranti”. Conviene sempre prendersi qualche rischio?
[SAMUELE] Allora diciamo che dovendo parlare a un pubblico di oltre un milione e mezzo di persone hai una certa responsabilità nei messaggi che veicoli, nei messaggi che dici, come li dici e tutto. Lì ci affidiamo al nostro buon gusto, però vale la pena – non vale mai la pena se qualcosa è sbagliato – però sicuramente osare ti dà qualcosa in più. Abbiamo sbagliato anche noi e sbaglieremo sicuramente ancora, però alla fine essere quello fuori dagli schemi comprende anche questo, cioè avere il “coraggio” di rischiare. Poi se ti prendi fischi, fa parte del mestiere.
[FABIO] Hai un aneddoto che puoi raccontare in questo senso?
[SAMUELE] Sì, ce l’ho certo, anche perché non mi coinvolge in prima persona ma coinvolge ragazzo che è Daniele che saluto se ascolta. Abbiamo messo una gif una volta dei bambini. Praticamente c’era un bambino con un pallone e altri bambini seduti. Questo bambino fa una finta di tiro, tutti i bambini cadono all’indietro. Tutto molto divertente, un sacco di like. Considera che il copy era “Apre ufficialmente la scuola calcio di Ranocchia”. Dopo 10 minuti squilla il telefono di Daniele e dice “Pronto, sono Andrea” “Andrea, chi?”, “Andrea Ranocchia” “AH!”. “Io vi seguo tantissimo, però il problema è che io sto aprendo veramente una scuola calcio” e fin lì “la scuola calcio per bambini disabili”. Allora vedi in quel caso lì abbiamo tolto semplicemente questa gif, ci siamo scusati, perchè se mettiamo una cosa è per ridere, mica per offendere qualcosa o qualcuno.
[FABIO] Le scusa vengono accettate?
[SAMUELE] Sì certo, tutti sanno che siamo in buona fede come tutte le persone che fanno ironia su internet, che si fa per ridere. Capitano degli inconveniente per cose che non si possono sapere. Come facevamo a sapere che Ranocchia stava aprendo una scuola calcio per bambini disabili?
[FABIO] Un nostro ascoltatore, Gianluca, ci scrive mi sono sempre chiesto se si rendono conto che, con una pagina ‘social’ sul più comune dei ‘social’, in realtà loro utilizzano le regole comunicative consolidate: passaparola (per far conoscere la pagina, specie all’inizio), racconto (ok, spesso si racconta attraverso video, ma questo è normale), varietà (che spesso ironizza su una cosa mooooooolto seria in italia, come il calcio e lo sport in generale… era in progetto fin dall’inizio?
[SAMUELE] No calciatori brutti nasce, come tutte le pagine facebook, per scherzo, per gioco, senza nessun tipo di pianificazione. Negli anni c’è stata un’evoluzione, o una digressione dipende dai punti di vista, nel bene e nel male, in cui siamo resi conto che quello che stavamo facendo non poteva più essere gestito come un gioco e nel nostro piccolo abbiamo cercato di darci delle regole, dei modi di comunicare che ritenevamo efficaci. Quindi adesso sì, c’è un po’ più di consapevolezza però, la consapevolezza deriva dal fatto che praticamente non sei una pagina facebook sei un media a tutti gli effetti.
[FABIO] Nella strategia digitale quanto influiscono gli eventi reali
[SAMUELE] Tanto. Perché come ti dicevo prima, tutta la parte live, la parte di cose che accadono realmente è soggetta anche a tutte le storpiature che facciamo. Il giornale che facciamo che è “L’ignorante” dove riprendiamo delle notizie e le rendiamo divertenti, una parodia di cose che si dicono solitamente sui giornali, ma si basano su fatti di attualità. Eventi sportivi di attualità.
[FABIO] E come misurate gli effetti di queste operazioni? Views, like su Facebook…
[SAMUELE] Allora sicuramente quando i contenuti vanno virali. Quindi quando hanno tante condivisioni o il metro di giudizio di Facebook sono i like, le condivisioni e i commenti. Mentre un metro di giudizio per un sito sono le visite. Abbiamo dei numeri oltre i quali siamo andati bene, e numeri sotto i quali abbiamo sbagliato qualcosa. Oltre a questo anche i commenti, perché magari metti qualcosa fa un sacco di like ma fa un sacco di critiche. Perché comunque l’utente ci tiene. Quando fai qualcosa che piace ci tiene a dirti che fai schifo, o “cosa avete messo?” Anche quello preso con le pinze, analizzando il contenuto, poi diciamo, beh, “potevamo fare qualcosa di diverso”.
[FABIO] Come vedi CB tra qualche anno?
[SAMUELE] É una domanda molto difficile perché il mondo dei social è in continua evoluzione. La cosa buona è che anche il calcio è in continua evoluzione, non fai parte di un sistema statico, ma continuano a succedere cose nuove, cose su cui si può ragionare. Diciamo che noi ogni anno abbiamo un progetto, l’anno scorso era stata la macchinata ignorante per Leichester, quest’anno i giochi di calcio di strada, un progetto cardine a cui guardiamo quell’anno se vuoi. Quindi cercheremo sempre di avere ogni anno qualcosa di nuovo macro e poi nel nostro piccolo di continuare a cercare di fare a ridere come facciamo adesso, quindi in maniera genuina e non costruita.
[FABIO] Grazie per essere stato con noi.
[SAMUELE] Grazie a voi e vi aspetto a Capo d’Orlando