16. Contro lo spreco alimentare ci vuole un frigo solidale



La rima ci è venuta spontanea, ma non potevamo esimerci dal non farla. Il frigo solidale è un’iniziativa che già da qualche mese ha preso piede a Bari: l’obiettivo è ridurre lo spreco alimentare, incrementando il senso di comunità tra le persone. Ce lo racconta in questo sedicesimo podcast Saverio Fanfulla di Kenda Onlus, la no-profit che promuove l’iniziativa insieme all’Aps Farina 080 onlus, Link– sindacato studentesco, Zona Franca, The Hub, il Comune di Bari – Assessorato al Welfare e con il sostegno di Fondazione con il Sud.
Frigo Solidale copertinaSono in tutto 7 i frigoriferi che sono stati collocati in tutto il capoluogo pugliese e ognuno di questi è a disposizione della comunità di riferimento. Nel frigo ognuno sarà libero di mettere i cibi che non intende mangiare, seguendo, naturalmente, alcune regole imposte dal proprio gruppo. Se state però pensando che a beneficiare di questi cibi sia solo chi si trovasse in condizioni di povertà siete leggermente fuori strada.

In effetti è vero che in alcuni casi sono le fasce più povere della popolazione a attingere ai frigoriferi, ma questo è solo uno degli scopi di frigo solidale. L’obiettivo principale resta infatti ridurre lo spreco alimentare: va da sé quindi che ogni membro di una comunità (in condizioni di povertà o meno) riesca a comprendere l’importanza di una spesa che sia in linea con propri i consumi quotidiani e riesca quindi a non buttare il cibo perché in eccesso. In questa ottica tutti possono prendere il cibo, a patto che poi venga effettivamente consumato.

La citazione di Saverio di Frigo Solidale

Al momento il frigo solidale è attivo a Bari, ma Saverio ci dice che sono già tante le associazioni che hanno espresso il desiderio di portarne uno (o più) in altre città. In questo senso, i ragazzi di Bari sono a totale disposizione per fornire il supporto necessario e mettere a servizio di altri la propria esperienza. Un modo – se volete – per dire che la solidarietà non si ferma mica al frigo.


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Lo spreco alimentare? A Caserta si combatte con una app Sfreedo è la piattaforma che permette di prenotare prodotti vicini alla scadenza a prezzi vantaggiosi



Lo spreco alimentare è solitamente legato ai prodotti in scadenza che spesso non riescono a essere venduti per tempo. Quanto utile sarebbe quindi informare gli acquirenti che nel negozio vicino casa c’è un prodotto ancora buono, magari a prezzo scontato? È stato questo più o meno il pensiero di Michele Bellocchi che nell’ottobre del 2015 si è inventato Sfreedo. Il vantaggio del servizio sta nell’informare gli acquirenti a casa, in modo da indurli a recarsi in negozio. Una semplice intuizione che ha più di un aspetto positivo: il negoziante vende di più, l’acquirente ha il prodotto di suo interesse e meno prodotti vengono gettati perché scaduti.

Sfreedo: un tipico esempio di metodologia lean

Tra qualche giorno Sfreedo lancerà la propria app, perché ad oggi il servizio – attivo nella zona di Caserta – viene veicolato grazie a WhatsApp. In totale accordo con la metodologia lean, Michele ha avuto l’idea e ha pensato di metterla in atto nel modo più semplice possibile. E così ha iniziato con qualche amico e un paio di negozi, utilizzando WhatsApp: dopo circa un anno e mezzo di attività Sfreedo può contare circa 30 esercizi commerciali coinvolti e una community di 5000 utenti. Questi numeri giustificano enormemente lo sviluppo di una app che sarà disponibile nell’Apple Store tra qualche settimana.

Anche la solidarietà insieme alla lotta contro lo spreco alimentare

In Sfreedo non c’è solo la lotta allo spreco alimentare perché nella piattaforma trova spazio anche la solidarietà con la Sfreedo Bag. Ogni esercente può cedere una busta con generi alimentari vari che la community può prenotare sempre con lo stesso sistema: in questo caso però i prodotti sono concessi gratuitamente. Chi la prenota – solitamente associazioni o onlus – potrà recarsi al negozio a ritirarla.

Tutte le informazioni su Sfreedo sono su sfreedo.com, ma vi consiglio di tenere d’occhio anche la pagina e il gruppo facebook per restare in contatto con tutta la community.

La citazione di Michele

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