#06. radiosmu del 15 ottobre – Sharing Economy e Open Source #iostoconguidemeright, Maker Faire Rome e @antirez

Una startup sarda ripropone il famigerato problema dell’inquadramento delle logiche della sharing economy all’interno della legge. Questa volta il settore ad essere attaccato è quello del turismo e la startup in questione è la sarda Guide Me Right. Una settimana fa circa l’applicazione è stata accusata dalla ConfGuide Toscana di non rispettare la legge in quanto permetteva a chiunque di fare da guida turistica dietro un compenso senza i relativi permessi. Il founder di Guide Me Right Luca Sini ha risposto alle accuse attraverso un articolo, dando vita a #iostoconguidemeright, campagna social a sostegno della piattaforma. “È stata una cosa totalmente inaspettata e naturalmente ci ha fatto molto piacere – dice ai microfoni di Start Me Up – sopratutto perché siamo stati difesi anche da persone che non sono registrate sulla piattaforma ma ne hanno intuito il potenziale”. Luca respinge le accuse ponendo la questione proponendo un cambio di prospettiva: l’utente di Guide Me Right non è alla ricerca di una guida, bensì di qualcuno del posto che lo cali nella realtà locale. Non a caso i ciceroni di Guide Me Right si chiamano Local Friend. “Credo che la differenza stia nel tipo di esperienza che l’utente ha intenzione di fare” continua Luca: c’è chi paga per avere un servizio che deve essere impeccabile e chi invece ha voglia di frequentare qualcuno del posto e fare un giro fuori dai canoni standard del turismo. Ma questo non significa che l’uno sia incompatibile con l’altro. Aldilà della campagna social che sfocerà in una serie di eventi organizzati in Toscana per questo fine settimana, Guide Me Right è in piena campagna crowdfunding: l’intento è quello di sviluppare ulteriormente la piattaforma e includere nuovi servizi. In cambio di qualche premio potete fare la vostra offerta su eppela.com.

In maniera un po’ insolita si parla poi della Maker Faire di Roma che apre i battenti oggi per chiudere il 18 ottobre. Avrei potuto chiamare chiunque ma l’occasione era troppo ghiotta per avere come ospite Paolo Mirabelli di DroniLab, un vero e proprio innovatore del Sud Italia (nonché Digital Champion) che elenca ai microfoni di Start Me Up i motivi per cui non dovreste perdervi questa terza edizione della Maker Faire. Non preoccupatevi perché in caso non poteste andarci c’è Periscope. Sia Paolo che il suo socio Digital Champion Massimiliano Aiello trasmetteranno l’evento. Gli account per seguire le dirette sono @paolomirabelli1 e @akamasensei.

L’ultimo ospite di questa sesta puntata arriva da PAC’15, evento di cui abbiamo parlato abbondantemente nelle scorse settimane e che ha visto tra i protagonisti anche Salvatore Sanfilippo, meglio conosciuto come antirez. Salvatore ha creato in licenza open source Redis un tool che simula la memoria a breve termine del nostro cervello per i portali web. Pensate che questo sistema è utilizzato anche da Twitter! Salvatore dice delle cose molto interessanti mischiando etica hacker con il mondo startup, facendo notare che la prima ha molto da insegnare al secondo. L’altra parte dell’intervista si concentra invece sul futuro dell’open source e delle minacce che arrivano da grossi colossi e in parte anche dal cloud. Un’intervista da ascoltare tutta d’un fiato.


#05.radiosmu dell’8 ottobre – Tra social innovation e imprenditoria Nuove pratiche con il Sud, Capri 2'15 Startup Competition e Kanesìs

La quinta puntata di Start Me Up si apre segnalandovi un evento che si svolgerà a Palermo tra il 15 e il 17 ottobre. Mi riferisco a Nuove Pratiche con il Sud – Spazi da non perdere. L’evento è promosso da Fondazione CON IL SUD, con Fondazione Sicilia e coincide con la seconda edizione del Nuove Pratiche Fest ideato da Clac e Pescevolante. “Abbiamo deciso di far coincidere la seconda edizione del Nuove Pratiche Fest con il festival Nazionale di Fondazione con il Sud perché abbiamo sposato questa visione di un Sud che va sostenuto non in maniera assistenziale, ma in un rapporto alla pari, in cui la crescita sia comune” dice Cristina Alga dell’associazione Clac. Il tema principale sarà il rapporto tra sociale e cultura attorno a quello più ampio dei beni comuni, degli “spazi” di una comunità, intesi sia come luoghi fisici ma anche come spazi di incontro e di partecipazione, da recuperare e valorizzare. Quelli che come dice Cristina non devono essere persi sopratutto al Sud, dove rappresentano un vero e proprio volano per lo sviluppo economico e sociale. In questo senso assume un significato particolare la sede del festival, l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, “una ex stazione ferroviaria che oggi ospita un allestimento multimediale che raccoglie tutto il materiale che racconta il mare e i cambiamenti di Palermo visti con gli occhi dei cittadini”. Un lavoro portato avanti dall’associazione Clac che al momento sta sperimentando la cogestione di questo bene insieme al Comune di Palermo. Nuove Pratiche con il Sud partirà il 15 ottobre e per conoscere il programma e il modo di raggiungere il luogo vi consiglio di visitare il sito ufficiale conilsud.it.

Si passa poi a un altro evento che si svolge a Capri ormai da circa trent’anni. Sto parlando del XXX convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria che si svolgerà sabato 17 ottobre. Con Angelo Marra, Presidente Giovani Imprenditori di Reggio Calabria e secondo ospite della puntata, facciamo un po’ il punto sul concorso per startup indetto in occasione del convegno. Il concorso è rivolto a startup (o anche alle sole persone fisiche) con idee riguardanti i settori Digital, Food e Tourism. In palio grant, deposito del marchio (o brevetto nazionale) e percorsi di incubazione. A giudicare le idee ci sarà una giuria eterogenea per competenza e provenienza “Abbiamo cercato di individuare gli incubatori italiani più attivi – dice Angelo al telefono – e gli abbiamo chiesto di partecipare all’evento”. Come Start Me Up vi terrò aggiornato sull’esito della gara, nel frattempo se voleste saperne di più vi invito a visitare capri2015.splashthat.com.

radiosmu incontra kanesis

Un momento dell’intervista a Giovanni Milazzo di Kanesìs nei locali del FabLab Messina

Chiude la puntata l’intervista a Giovanni Milazzo, che da circa un anno è a capo del progetto Kanesìs. Questa startup catanese sta lavorando per mettere in piedi la filiera produttiva della canapa industriale. L’ho incontrato durante il primo Open Day del FabLab Messina (ne ho parlato qui), dedicato al riciclo. Proprio per questo l’intervista parte dal filamento che Kanesìs ha creato per la stampa 3D e che ha origine dagli scarti della canapa “un prodotto di per sé straordinario a cui si aggiungono ulteriori caratteristiche straordinarie”, dice Giovanni. L’obiettivo di Kanesìs non è però la sola stampa 3D: “Siamo all’interno di un percorso – continua – che ci porterà a realizzare granuli speciali prodotti dalla canapa industriale siciliana”. L’invito come sempre quello di seguire il progetto su kanesis.eu.


#4.radiosmu dell’1 ottobre – un compleanno, un restyling e… TAG Cosenza compie un anno, nuova veste per Spidwit e scopriamo cosa è la Palestra della Creatività dell'innovazione

È un vero e proprio viaggio quello che vi fa fare la quarta di Start Me Up. Si parte dalla Calabria dove a Cosenza il Talent Garden ha festeggiato il suo primo compleanno. Anna Laura Orrico racconta i festeggiamenti ma soprattutto fa un bilancio di questo primo anno. Dall’inizio, 365 giorni fa circa, in sordina con la paura di non farcela a quando poi, dopo Natale, la partecipazione è iniziata a crescere e il TAG si è popolato giorno dopo giorno di persone desiderose di collaborare l’un l’altro. Per celebrare degnamente questa ricorrenza il TAG ha invitato a parlare Sandra Savaglio, astrofisica che è tornata in Calabria e attualmente è professore ordinario presso l’Ateneo di Rende. Un ospite di tutto rispetto per un evento importante che proietta il TAG verso nuove sfide: aumentare il numero di coworkers, estendere il concetto di lavoro condiviso in tutta la regione e partire con un nuovo progetto che coniughi donne e digitale. Tutto questo può essere seguito dal sito ufficiale del TAG Cosenza.

Da una ricorrenza si passa poi a un restyling di una piattaforma nata nel 2012 in Sicilia e che ha già riscosso parecchio successo. Mi riferisco a Spidwit, strumento pensato per aiutare principalmente i professionisti e le PMI a gestire in autonomia i contenuti per il proprio blog e social network. Come spiega uno dei creatori Dino De Luca, secondo ospite di Start Me Up, Spidwit seleziona le migliori notizie su uno specifico argomento e permette così agli utenti di programmarle sui propri canali social e sul blog. La nuova versione è online da pochi giorni e ha una serie di funzionalità in più: dalla gallery di immagine specifica per argomento a un elenco di citazioni famose. Ma la vera novità è la funzione autopilota che indica agli utenti il momento migliore per pubblicare il proprio contenuto su un social specifico. Spidwit è interamente pensato in italiano, con un archivio composto da testate e blog italiani: non è una cosa da poco, spiega Dino, “I nostri competitor arrivano principalmente da oltre oceano e offrono principalmente contenuti in lingua inglese”.

Questa quarta puntata si chiude infine con Enzo Fierro, dal 2009 a capo de La Palestra della Creatività e dell’Innovazione. La Palestra è un laboratorio permanente che vuole portare la cultura di impresa in tutta la Basilicata. Grazie a corsi e seminari, la Palestra vuole essere uno stimolo per gli studenti (sia di scuola che universitari) e per chi ha un’idea e non sa come metterla in pratica. tanti sono gli eventi dedicati allo sviluppo della creatività, motore principale, dice Enzo, che se opportunamente canalizzato può portare alla creazione di impresa e quindi sviluppo per tutto il territorio. Un percorso che continua con novità e eventi che vi consiglio di non perdere. Per restare aggiornati c’è la pagina Facebook e il profilo twitter dell’associazione.

Nella foto di copertina Sandra Savaglio durante il talk al TAG Cosenza, fonte facebook


#03.radiosmu – Networking, cucina narrativa e terremoti PAC '15, la cucina narrativa di Fork in Progress e Viba, la soluzione italiana ai terremoti che arriva da Brighton

Non bisogna mai sottovalutare la forza del networking e a Start Me Up, come sapete, non lo dimentichiamo mai. Per questo motivo la puntata di questa settimana si apre segnalandovi PAC’15 che si svolgerà a Catania il 2 e il 3 ottobre. L’evento è organizzato da Programmatori a Catania e Youthub Catania in collaborazione con l’acceleratore TIM Wcap e Startup SuperSchool. Ne parlo con il primo ospite Simone Ivan Conte, tra i fondatori di Programmatori a Catania, una community che fino ad oggi ha lavorato principalmente online per mettere in rete tutti coloro che si occupano di web e programmazione. PAC’15 è il loro primo evento pubblico aperto a chiunque si occupi di innovazione in Sicilia e vi consiglio di consultare il programma per conoscere tutte le attività. Vi segnalo solo che c’è anche una pitch competition che mette in palio 1000 euro e tre postazioni di coworking presso il Wcap di Catania. Partecipare è molto semplice: basterà inviare un business plan entro il 28 settembre. Qui trovate maggiori informazioni.

Si passa poi in Puglia dove la settimana scorsa la Camera di Commercio di Bari ha assegnato i 5 premi del bando Valore Assoluto 3.0, di cui forse i più attenti lettori di Bacheca ricorderanno di aver letto sulle pagine di questo blog. Non potendo ospitare tutt’e 5 le idee ho scelto di parlarvi di Fork in Progress, impresa a finalità sociale che utilizza l’ attività di ristorazione come mezzo di sostenibilità e la cucina come strumento di educazione informale. Mi sono fatto spiegare tutto per bene da Luana Stramaglia, una delle fondatrici del progetto e con lei siamo partiti da quel bando Principi Attivi che nel 2012 ha dato il via a questa avventura. Partito infatti in via sperimentale, Fork in Progress ha aperto un ristorante a Foggia, il Fourquette, dove si mette in atto la cosiddetta Cucina Narrativa. Ogni giorno una persona anziana e un ragazzo dell’istiuto alberghiero cucinano insieme in uno scambio di saperi e conoscenza. “È un progetto di inclusione sociale che passa dalla cucina” dice Luana nell’intervista, che insieme al team di Fork in Progress si appresta a portare questo modello prima a Bari e poi in tutta Italia con una vera e propria catena di ristoranti.

Nell’ultima parte Start Me Up vi porta a Brighton, in Inghilterra dove un gruppo di ricercatori ha probabilmente trovato la soluzione per ridurre gli effetti dei terremoti. Usiamo il condizionale perché le ricerche sono ancora all’inizio, ma la notizia ha fatto il giro del mondo e non potevamo non parlarne. Soprattutto perché due quarti del team (di cui l’ideatore) arriva da Messina e quindi capite bene che non potevo farmi sfuggire questa possibilità. E così l’ultimo ospite di questa puntata è il prof. Piero Cacciola a capo del dipartimento di Built Environment e Civil Engineering dell’Università di Brighton che spiega a tutti gli ascoltatori il funzionamento di Viba (barriera vibrante), un dispositivo che posizionato nel suolo ha la capacità di assorbire tra il 40 e l’80 per cento della potenza di un terremoto. Un dispositivo quindi che potrebbe quindi rappresentare la soluzione per tutti quegli edifici storici e i paesi in via di sviluppo dove non vengono adottati criteri antisismici per la costruzione dei palazzi. Ma la vera novità, sottolinea Piero, sta nel fatto che grazie a Viba la protezione e la sicurezza in questo campo passerebbe nelle mani delle amministrazioni, che a salvaguardia del territorio possono installarlo nelle zone più a rischio (ad oggi tutto ciò è in mano ai costruttori privati che decidono di costruire secondo norme antisismiche).
Il team guidato da Piero Cacciola è soddisfatto per il risultato ma lui rimane con i piedi per terra: “Il modello è ancora sperimentale e siamo tutt’ora al lavoro per realizzare il primo prototipo su larga scala”. Aspetto da non sottovalutare sono proprio le origini di Piero che seppur vive e lavora a Brighton, la sua ricerca parte dalla sua città, Messina, che insieme a Reggio Calabria nel 1908 è stata distrutta da un violento terremoto. “Seppur non l’abbia vissuto in prima persona, credo che ogni messinese porti il ricordo di questo evento – dice nell’intervista – e nella mia ricerca mi sono sempre impegnato a dare un contributo affinché tutto ciò non accadesse più”. Oggi quel sogno sembra essere più vicino e non solo per i messinesi ma per le persone di tutto il mondo.


#02 radiosmu del 17 settembre – Esocc 2015 Esocc 2015, Ludwig e SoSocial

La seconda puntata di Start Me Up è dedicata in gran parte a Esocc 2015. Esocc è un acronimo che sta per European Conference on Service-Oriented and Cloud Computing e da ormai quattro anni raduna ricercatori e imprenditori europei interessati alle tecnologie cloud. L’edizione di quest’anno – che si chiude oggi – si è svolta a Taormina, in provincia di Messina ed è stata fortemente voluta dal professore Massimo Villari dell’Ateneo peloritano.

Io sono andato a seguire i lavori del primo giorno – anche perché ero direttamente coinvolto in veste di rappresentante di Startup Messina, ma ci arrivo tra un po’ – e ho avuto modo di parlare con Silvana Muscella. Silvana gestisce due società che offrono servizi IT per le aziende (tra cui ovviamente c’è anche il cloud) ed è una delle coordinatrici di Cloudwatch, strumento messo in piedi dalla Comunità Europea per sensibilizzare i cittadini e le piccole e medie imprese ad adottare le tecnologie cloud. Attraverso il portale chiunque può essere informato sui tipi di servizi che le società europee erogano, sapere quali di questi sono gratis e informarsi in maniera esaustiva su questi strumenti che, come dice Silvana nell’intervista permettono a imprenditori, professionisti e cittadini di risparmiare tempo e denaro.

Altro appuntamento della mattina è stato curato dall’Associazione Startup Messina (di cui io faccio parte) a cui è stato chiesto di presentare un panel di 4 startup siciliane che hanno potuto presentare i propri progetti alla platea. Le startup in questione erano Spidwit, Fileshute, DH Labs e Ludwig. Proprio Ludwig ha raccolto più voti tra i giurati che hanno ascoltato con attenzione le presentazioni di tutt’e quattro i progetti e per questo motivo la seconda intervista di questa puntata è a Federico Papa, uno dei fondatori della startup palermitana che vuole aiutare tutte le persone che vogliono scrivere un testo in inglese e non sono sicuri della correttezza delle frasi.

L’ultima parte della trasmissione è dedicata al progetto di Giuseppe Caruso che l’indomani del terremoto che ha devastato L’Aquila decide di trovare un sistema per aiutare le persone in caso di pericolo. Ci dedica addirittura la sua tesi di laurea e nasce così SoSocial, applicazione – al momento solo per i dispositivi Android – che permette alle persone con un solo gesto di inviare un sms a cinque numeri diversi e pubblicare lo stesso messaggio sui propri profili Facebook e Twitter. Giuseppe ha in programma di implementare il progetto traducendo in altre lingue l’applicazione (attualmente è disponibile in italiano e in inglese) e permettendo agli utenti di inserire alcuni dati sensibili vitali come gruppo sanguigno o particolari allergie. Tutto ciò è attualmente allo studio, nel frattempo SoSocial è disponibile nel Play Store di Google.

 

nella foto di copertina un momento della tavola rotonda svoltasi durante Esocc


#01.radiosmu – La nuova stagione Comincia la nuova stagione del vostro programma preferito!

Ragazzi, Start Me Up è tornato! E non sapete quanto è bello poterlo scrivere! Come sempre ogni giovedì trovate su questo sito (o su spreaker, o su iTunes, sui feed RSS e da questa settimana anche su Twenty’z Radio) un podcast di dieci minuti circa che racconta l’innovazione del Sud Italia.

E il primo ospite di questa stagione è Mario Di Girolamo, CEO di Boosha che grazie a Nastartup è volato con tutto il team a Barcellona per passare un fine settimana al Talent Garden. Boosha è l’applicazione che mette insieme la passione per i libri e la sharing economy, permettendo alle persone di scambiarsi libri (anche a pagamento volendo) e idee e pareri su ciò che si è letto. Ma l’intervista è anche l’occasione per parlare di quello che i ragazzi hanno imparato in Spagna e delle connessioni che hanno creato. Mario racconta che in Spagna gli hanno addirittura proposto di tradurre Boosha in spagnolo. Al momento il team è impegnato nella pubblicazione della nuova versione della app, orientata ancora di più alle interazioni tra gli utenti. Quindi tenete d’occhio appboosha.com per restare aggiornati.

Si passa poi a parlare ancora della metodologia lean (ne abbiamo parlato durante lo speciale su Blank Disrupt) perché come forse avete già letto dalle pagine di questo sito Paola Di Rosa e Eleonora Rocca di At Factory hanno lanciato la campagna per sbloccare (come si dice in gergo) Palermo. Ne parliamo abbondantemente durante l’intervista sottolineando l’utilità di questa metodologia per chi si appresta a fare impresa. La Lean Startup Machine (che tra l’altro si svolgerà anche a fine settembre a Napoli) è una vera e propria palestra di pivoting, pensate infatti che a essere premiato è il team che riesce a interpretare meglio i cambiamenti che arrivano dal mondo esterno e non l’idea più originale. Per sbloccare Palermo basterà andare su leanstartupmachine.com, digitare Palermo e inserire la propria email per sbloccare la città. Facile, no?

L’ospite che chiude questa prima puntata è Boris Serra, sardo, a capo di Zhips, azienda che vuole commercializzare un’antica ricetta tradizionale della Sardegna. Si tratta di fettine di zucchine fritte come se fossero delle comuni patatine. Il team di Zhips si è da poco spostato in provincia di Cuneo presso l’acceleratore Tecnogranda e Boris prevede di andare sul mercato in primavera per sfruttare al massimo tutte le caratteristiche naturali del prodotto. Naturalmente non vedo l’ora di assaggiarlo, ma per adesso mi sa che dovremmo accontentarci tutti di seguire l’evoluzione del progetto dalla loro pagina Facebook.