Ottimizzare la SEO del proprio sito web non è più un problema

SEO Tester Online è la web suite pensata per aiutare blogger, consulenti SEO, aziende e web agency a monitorare e migliorare la visibilità organica del proprio sito o di quello dei propri clienti sul web, grazie a strumenti innovativi per la SEO e il web marketing. Forse lo ricorderete perché due anni fa abbiamo ospitato uno dei suoi founder, Vittorio Urzì, durante le fasi iniziali di questa avventura.

Player Seo Tester Online - podcast 28 - 31 marzo 2016

Clicca per ascoltare il podcast (min. 7 in poi)

Nuova versione, nuove funzioni

Da qualche giorno Seo Tester Online è tutto nuovo: la suite è composta da 4 strumenti per la SEO e il web marketing. La piattaforma, totalmente web-based, permette di conservare ogni dato online, azzerando così l’impatto sull’Hard Disk degli utenti. Le funzioni offerte da Seo tester online sono:

  • SEO Checker

    Il tool per l’analisi SEO online di una pagina web. Un vero e proprio check-up SEO pensato per analizzare ogni aspetto della corretta ottimizzazione di una pagina web. Uno strumento capace anche di suggerire soluzioni e consigli per la risoluzione delle criticità riscontrate (è quello che usiamo anche noi di Start Me Up).

  • Keyword Explorer

    Lo strumento per confrontare parole chiave che vi aiuterà a individuare gli intenti di ricerca dei vostri utenti prima di ottimizzare una pagina web, un articolo per un blog aziendale o personale o una scheda prodotto per un e-commerce.

  • SEO Spider

    Lo strumento più efficace per effettuare un SEO Audit online. Permette di effettuare l’analisi completa di un sito web di qualunque dimensione ad una velocità sorprendente e con estrema semplicità.

  • SEO Editor

    L’assistente editoriale per scrivere contenuti ottimizzati. Un editor di testo potenziato grazie ad algoritmi di controllo sui parametri SEO e dotato di un sistema di analisi per un costante monitoraggio delle parole chiave e dello stato dell’ottimizzazione. Uno strumento per il content marketing pensato per chi vuole scrivere in un’ottica “SEO-copywriting”.

Team di Seo Tester Online

Il Team di Seo Tester Online

SEO Tester Online non è solo analisi SEO di un sito web

Dire che SEO Tester Online è una piattaforma di analisi SEO è davvero riduttivo! SEO Tester Online è progettato per spingersi oltre l’analisi di dati, con una vocazione al suggerimento proattivo di soluzioni e best practices contestualizzate rispetto alle criticità individuate in fase di analisi. Un vero e proprio supporto nello sviluppo della strategia di ottimizzazione che chi si occupa di business dovrebbe avere per il proprio sito web. SEO Tester Online permette a chiunque di concentrarsi solo sui dati e sulle informazioni che contano. Perché non provarlo già ora?

Foto di copertina: Olloweb Solutions vista su Unsplash

Formi gli innovatori del domani? La Regione Puglia cerca proprio te!

È stato pubblicato qualche giorno fa l’avviso relativo alla “Selezione Factory”, primo passo di “Estrazione dei Talenti”, il progetto della Regione Puglia che attraverso l’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione – intende potenziare le competenze di aspiranti imprenditori, in modo che le loro startup abbiano maggiori possibilità di successo.

Il primo tentativo italiano su iniziativa del pubblico rivolto all’accelerazione d’impresa.

“Estrazione dei Talenti” finanzierà percorsi personalizzati di accompagnamento alla creazione d’impresa rivolti a team di aspiranti imprenditori innovativi nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione, per un valore complessivo di 10 milioni di euro per un triennio. Sono percorsi di accompagnamento imprenditoriale che ad oggi, di norma, vengono offerti sul mercato da parte di soggetti privati.

Cosa cerca al momento la Regione Puglia

La Regione Puglia cerca “factory”, cioè gruppi di soggetti esperti, pubblici e privati, nazionali e internazionali, che propongano e realizzino programmi di accompagnamento personalizzato e accelerazione dei team di aspiranti imprenditori innovativi, nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione della Strategia di specializzazione intelligente pugliese:

  • manifattura sostenibile;
  • salute dell’uomo e dell’ambiente;
  • comunità digitali, creative e inclusive.

La regione puglia alla ricerca dei formatori

Chi può candidarsi?

Le selezioni per “Factory” sono aperte a diverse tipologie di raggruppamenti:

  • incubatori, acceleratori d’impresa e investitori;
  • enti pubblici di ricerca e università, associazioni imprenditoriali, distretti produttivi e tecnologici;
  • parchi scientifici e tecnologici;
  • camere di commercio;
  • imprese anche in forma associata;
  • laboratori e centri di ricerca pubblico-privati;
  • scuole superiori; ITS;
  • organismi formativi, associazioni di promozione della cultura d’impresa.

E come si fa?

Tutte le procedure saranno gestite esclusivamente in via telematica, mentre la documentazione sarà prodotta solo in formato digitale. Per partecipare alla selezione, ogni factory dovrà collegarsi al portale estrazionedeitalenti.arti.puglia.it e presentare un programma degli interventi, articolato in servizi di accompagnamento e accelerazione di impresa.
Le domande di partecipazione con i relativi programmi di interventi dovranno essere trasmesse esclusivamente attraverso procedura telematica entro il 18 luglio 2018.
Le Factory selezionate sulla base del programma degli interventi presentato da un Nucleo di Valutazione dovranno costituire la propria sede legale e operativa in Puglia.

La ricerca viene fatta anche su “strada”

La ricerca delle Factory sta proseguendo anche attraverso un roadshow, partito da Palermo il 2 maggio, per toccare altre sei città italiane: Bologna, Pisa, Milano, Verona, Napoli e Roma. In ogni tappa, l’ARTI incontra i soggetti interessati a diventare parte attiva nel processo di valorizzazione delle idee imprenditoriali, illustrando l’iniziativa e offrendo loro un’occasione di networking per trovare i partner giusti con cui partecipare alla selezione. Vedi tutte le tappe del roadshow.

Cosa prevede la fase successiva di “Estrazione dei Talenti”?

Successivamente, con un secondo avviso pubblico, saranno raccolte le candidature dei team. Gli aspiranti imprenditori che saranno selezionati usufruiranno del percorso di servizi prescelto, che avrà una durata massima di 300 ore.

Per tutte le atre informazioni estrazionedeitalenti.arti.puglia.it.

Foto di copertina di Ricardo Rocha vista su Unsplash

26. Crederci, voce del verbo startup



Facciamo un salto a Milano ma solo perché l’ospite dell’ultimo appuntamento di Startup Grind Napoli arriva da lì. Stiamo parlando di Marianna Poletti, fondatrice e CEO di Just Knock, startup che affronta il tema del recruiting in modo innovativo: assumere il personale non in base al proprio curriculum ma in base all’apporto che il dipendente può dare all’azienda in termini di progetti e soluzioni. Un approccio che sta dando i suoi frutti visto che in questi anni numerose multinazionali stanno adottando il metodo Just Knock (e Marianna ci fa anche qualche esempio).
Dopo aver parlato della sua idea di impresa, Marianna ci racconta il percorso che l’ha portata a creare la sua startup. E in questa sua esperienza ritroviamo l’intuizione che ha dato il via al processo creativo che l’ha portata a essere founder di Just Knock, ma anche la sua forte volontà nel voler prendere in mano la propria vita e rischiare qualcosa per un progetto in cui crede tutt’ora.

La citazione di Marianna di Just Knock

Uomo o donna, l’importante è crederci davvero.

Nell’ultima parte dell’intervista a Marianna Poletti infine non possiamo non parlare della sua esperienza di donna imprenditrice, visto che il tema dell’appuntamento di Startup Grind Napoli verteva anche su questo. Quello di Marianna è un punto di vista equilibrato. Se da una parte è innegabile dire che esistono gli strumenti per chiunque abbia intenzione di fare impresa, dall’altra è anche vero che solo il credere a sufficienza nel proprio progetto è l’unica vera spinta che ti permette di andare avanti, uomo o donna che tu sia. Un messaggio che, seppur possa apparire scontato, dovremmo ripetere più spesso.


Foto di copertina di Clark Tibbs trovata su Unsplash

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Psicologia e startup: è un connubio possibile in Italia?



In occasione della Settimana del Cervello Start Me Up dedica due podcast a questo organo fondamentale e racconta di storie e progetti che hanno a che fare con la psicologia. La prima storia che vi raccontiamo è quella di Idego, portale di psicologia digitale ideato – tra gli altri – da Simone Barbato. Simone spiega agli ascoltatori cosa si intende per psicologia digitale, quali sono le implicazioni e come il loro team lo sta interpretando.
Il discorso poi si sposta in modo più generale su come la psicologia viene percepita in Italia e soprattutto come, dal punto di vista imprenditoriale, può essere messa a frutto. Lo diciamo subito, lo stato delle cose non è roseo, però di buono c’è che qualcosa sta cambiando e il digitale ha un suo ruolo in questo processo. È lo stesso Simone a ammettere che solo un cambio culturale può portare a considerare la psicologia per quello che è: una risorsa utile non solo per curare ma soprattutto per prevenire. Da qui si possono immaginare i potenziali ambiti in cui potrebbe essere utilizzata, che potrebbero essere ulteriormente moltiplicati grazie alle nuove tecnologie. Basta guardare all’’Estero dove la psicologia ha un suo ruolo anche all’interno delle aziende e alcuni psicologi italiani iniziano a scoprirlo: o – con qualche difficoltà – mutuando lo stesso percorso all’interno del nostro paese oppure lavorando direttamente per le aziende straniere grazie al digitale.
Il fronte che Idego cerca di esplorare al momento è quello della psicologia sportiva. Anche grazie all’uso di VR sono tanti i progetti riabilitativi che questi ragazzi stanno seguendo. Un modo per differenziare l’offerta, trovare nuovi mercati, ma soprattutto ribadire che la psicologia riguarda tutti noi.

La citazione sulla psicologia di SImone di Idego

Cosa è la settimana del cervello?

La Settimana del Cervello (Brain Awareness Week) è una celebrazione fuori dal comune e dagli schemi. La sfida globale lanciata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives dà l’opportunità di concentrare l’attenzione sulle scienze del cervello e sull’importanza della ricerca in questo ambito.

In Italia la Settimana del Cervello è promossa da Hafricah.NET, portale di divulgazione neuroscientifica che da oltre dieci anni fa divulgazione dei più recenti studi del settore, attraverso la raccolta degli eventi su questo sito web.


Foto di Sebastian Mantel via Unsplash

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Startup italiane: come sono secondo chi per mestiere le aiuta a crescere?



Ci prendiamo un momento per capire meglio cosa sta succedendo nel panorama nazionale delle startup italiane. E lo facciamo insieme a chi le startup le aiuta a crescere, Vincenzo Berretta. Vincenzo dopo due esperienze molto importanti in Merloni e Luxottica decide di tornare a Caltagirone (CT) e fonda Clappppp, un business elevator che aiuta chi vuole fare impresa a emergere nel migliore dei modi. Abbiamo scelto di discutere con Vincenzo di questo argomento un po’ per la sua storia – totalmente in linea con il concept che sta dietro Start Me Up – ma anche per la sua esperienza sul campo.

Citazione Vincenzo su Startup Italiane

E parlando del panorama italiano delle startup Vincenzo non le manda proprio a dire, aggiungendo un punto di vista originale su alcuni dei temi principali e “caldi” del momento. Sugli investimenti, ma anche sul concetto stesso di startup, Vincenzo ha un’idea precisa che si discosta non poco da un pensiero, se vogliamo, modaiolo. E naturalmente, non può che trovarci d’accordo.
In più Vincenzo ci presenta una sua personale ricetta per accrescere le competenze e la ricchezza stessa dell’intero panorama nazionale delle startup italiane.

Nel podcast viene dato spazio anche alla sua esperienza di Vincenzo in Clappppp, il suo modo di lavorare, i passi che lo hanno spinto a arrivare a Calatagirone e una vita ora divisa tra la Sicilia e Milano. Ci spiega anche perché ha messo cinque p nel nome della sua azienda e su questo non ci sentiamo proprio di spoilerare nulla. Buon ascolto!


Foto di Helena Lopes via Unsplash

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Perché dovresti partecipare alla Startup Competition del WMF 2018

Da qualche giorno è possibile inviare la propria candidatura per la quinta edizione della Startup Competition del Web Marketing Festival. Ancora una volta, il festival vuole incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale attraverso una competizione tra le migliori idee di business che decideranno di prendere parte all’evento.

Non è infatti il primo anno che il Web Marketing Festival organizza la startup competition, manifestazione che può contare oltre 1000 progetti candidati nel corso delle passate edizioni. Solo le finaliste saliranno sul palco del Web Marketing Festival e potranno così presentare la propria business idea di fronte ai maggiori player del settore e al pubblico in sala. A giudicare i progetti una giuria composta da venture capital, investitori, partner corporate, stakeholder e rappresentanti delle più importanti realtà aziendali.

“Incentivare e sostenere i progetti imprenditoriali innovativi”

foto di Cosmano Lombardo, Chairman Web Marketing Festival“Incentivare e sostenere i progetti imprenditoriali innovativi di maggiore prospettiva è l’obiettivo che ha contraddistinto sin dalla prima edizione, ormai sei anni fa, la Startup Competition del Web Marketing Festival” – dice Cosmano Lombardo, Chairman del Web Marketing Festival. Anche per questo motivo, anno dopo anno, cresce il numero dei partner coinvolti all’interno del festival: Amazon Web Services, AlmaCube, Aster, Digital Magics, H-FARM, Healthware International, Innogest, IBAN, I3P Torino, sono solo alcune delle realtà coinvolte in prima persona nella competizione. Queste aziende si uniscono a quelle che negli anni passati hanno sostenuto la Startup Competition consegnando premi per un valore complessivo superiore ai 400.000 euro. Solo lo scorso anno sono state 36 le idee che – suddivise per aree tematiche – hanno presentato il proprio progetto davanti a una platea di appassionati.

Fin quando è possibile partecipare alla Startup Competition?

Il termine ultimo per presentare il proprio progetto alla Startup Competition è fissato per giovedì 10 maggio 2018. Dopo un primo processo di selezione da parte del team Innovation del festival, il 31 maggio verranno comunicati i nomi delle 6 startup finaliste che potranno presentare i rispettivi progetti sul palco del Palacongressi di Rimini di fronte ai partner e al pubblico che voteranno i vincitori durante i giorni del festival, 21/23 giugno 2018.

Per conoscere le modalità di partecipazione e tutti dettagli della Startup Competition visita la sezione dedicata alla competizione di webmarketingfestival.it.

Cosa è il Web Marketing Festival?

Sala Formativa Web Marketing Festival Startup Competition

Il Web Marketing Festival è l’evento italiano più completo sul Digitale. Dopo le oltre 12.000 presenze della passata edizione, torna abbinando Formazione, Musica, Startup, Intrattenimento, Iniziative sociali, Dibattiti di approfondimento, Professioni Digitali, Networking e Business. Si svolge tra il 21 e il 23 giugno 2018 a Rimini e Start Me Up è uno dei media partner dell’evento. Per avere tutte le informazioni visitare webmarketingfestival.it.

Unicredit apre le porte del suo laboratorio dedicato alle Startup

Sono partite le iscrizioni all’Unicredit Start Lab. Per la quinta volta il laboratorio dedicato alle startup della nota banca italiana è alla ricerca di idee e aziende costituite da non più di 5 anni nei settori:

  • Life Science,
  • Clean Tech,
  • Digital,
  • Innovative Made in Italy.

In palio un premio in denaro, ma non solo

UniCredit Start Lab mette in palio un premio di 10.000€, ma non solo. Le startup vincitrici avranno a disposizione per un anno la possibilità di fruire di training manageriale, di un Relashionship manager di UniCredit e di una rete di mentor, che quattro volte l’anno offriranno loro supporto pro-bono. Inoltre, le startup vincitrici potranno essere selezionate per presentarsi davanti a business angel e fondi di venture capital e partecipare a iniziative con i clienti Corporate di UniCredit qualora vi siano i requisiti. In più, solo nel caso in cui ce ne siano i presupposti, le startup potranno accedere alla piattaforma “Digitalb2b” e utilizzare gli spazi del Business Center UniCredit di Milano come Working Area.

Come sono andate le passate edizioni di Unicredit Start Lab?

 

UniCredit Start Lab è l’evoluzione de “Il Talento delle Idee”, il programma di accelerazione nato nel 2009 con il quale UniCredit ha cominciato a supportare attivamente progetti di impresa di giovani imprenditori.

Nel tempo, il programma ha cambiato nome e si è arricchito con una serie di elementi che lo potenziano ulteriormente. Come, ad esempio, le numerose partnership con incubatori e investitori  italiani e internazionali con lo scopo di  rafforzare il sostegno alle startup soprattutto in fase seed. E anche la possibilità di ricevere co-investimenti UniCredit per le startup che ricevono un ingresso in equity da investitori selezionati. Nel 2017 sono stati selezionati oltre 40 progetti.

Fino a quando è possibile presentare il proprio progetto?

Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è il 9 aprile 2018 ed è necessario seguire la procedura online che inizia qui.

Per maggiori informazioni e dettagli sulla documentazione da presentare, visitare il sito unicreditstartlab.eu.

03. Open innovation come nuovo modo di fare impresa.



Una delle due colonne su cui si regge la struttura di Peekaboo è l’open innovation. E non potrebbe essere altrimenti, visto il modo in cui questa associazione è nata due anni fa circa a Roma. La racconta Paolo Napolitano, uno dei co-fondoatori in questo terzo podcast di Start Me Up. Una open innovation che da sola farebbe poco senza il supporto di una community, di persone cioè che sanno che si cresce solo insieme. Anche questo racconta Paolo, portando esempi concreti di come, grazie alla collaborazione, questa community si sta costituendo forte e attiva giorno dopo giorno.

Open innovation community

L’altra colonna su cui si regge Peekaboo è la metodologia lean: Paolo fa per noi un piccolo riassunto della teoria formulata da Eric Ries e poi ci spiega come loro l’hanno implementata nella loro struttura, offrendola a chi vuole imparare un metodo e alle aziende che vogliono trovare nuove strade alle loro idee di impresa.

citazione Paolo PeekabooProprio così, perché l’apertura promossa da Peekaboo include anche le aziende: e alcune hanno già risposto. Una di queste è Unilever che darà la possibilità a chiunque lo vorrà di investire due mesi in formazione, affrontare un Pitch Day e infine darà la possibilità di creare e lanciare la propria startup. Il percorso parte il 20 novembre e tutte le informazioni sono sul sito peekaboo.vision/unilever.

Una metodologia interessante quella attuata da Peekaboo, che dovrebbe essere replicata a più livelli e in più zone d’Italia e che rappresenta, senza dubbio, una delle strade da seguire per chi è alla ricerca di nuovi modi di fare impresa.


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Ascolta la playlist con le canzoni scelte dagli ospiti di Start Me Up

Foto di rawpixel.com vista su Unsplash.

Fare startup come in Silicon Valley? Te lo insegna Peekaboo

Arrivano tutti da una esperienza in Silicon Valley i mentor che animeranno il quarto Peekaboo Lean Startup Program: il corso (molto) pratico per validare e lanciare una startup in 10 settimane. Il programma si articola su diversi moduli tematici – Idea, Validation, Development e Pitch – ed è composto da quattordici appuntamenti: l’inizio è previsto per il 13 ottobre a Roma. I partecipanti potranno così creare, validare e lanciare la propria idea di startup grazie a lezioni frontali e molto pratiche. I mentor arrivano tutti dalla scena digital italiana e possono contare un’esperienza in Silicon Valley. Tra gli altri ci saranno Luca Barboni – growth hacker e autore del primo libro italiano sul tema (lo abbiamo incontrato all’inizio della scorsa stagione di Start Me Up), che questa estate ha partecipato al programma di 500 Startups in qualità di Head of Growth di Resonance AI. Insieme a lui Giovanni Laquidara fresco di Master Course sulla Virtual Reality in Upload VR a Los Angeles e Federico Pacilli, CEO di Baasbox. In più tante testimonianze dirette di chi ha alle spalle startup di successo.

La citazione di Luca Barboni

La novità di questo corso? Il metodo Sprint di Google Venture che arriva dalla Silicon Valley.

La novità del Peekaboo Lean Startup Program è l’inserimento del metodo Sprint di Google Venture: cinque giorni in cui i team sono chiamati a pensare e prototipare idee di business a cui seguirà un hackathon fissato per il 18 e il 19 novembre. Il metodo è nato – manco a dirlo – in Silicon Valley ed è ottimo per chi ha voglia di costruire il proprio futuro professionale acquisendo una metodologia utile sia per chi vuole fare startup che per chi invece vuole crescere professionalmente.

Crescita, confronto, apprendimento e un grande network di aziende e professionisti sono le carte vincenti del Lean Startup Program di Peekaboo, che sta per chiudere le iscrizioni della sua quarta edizione. Se sei un developer, un designer o un marketer, studente, neolaureato o già inserito nel mondo del lavoro, e hai voglia di conoscere e saperne di più sul mondo dell’innovazione allora devi affrettarti. Tutte le informazioni sul corso, il programma delle lezioni e il modulo per l’iscrizione sono su peekaboo.vision

Hai una startup? E se il tuo prossimo mercato fosse la Spagna?

Articolo aggiornato al 3 agosto 2017

Restano pochi giorni per partecipare, ma l’occasione sembra ghiotta per chi, a capo di una startup, volesse tentare la carta dell’internazionalizzazione. La Camera di Commercio Italiana Barcelona ha infatti lanciato My Start BCN, programma volto alla promozione del processo di crescita internazionale di startup italiane che vogliono espandere il proprio mercato in Spagna. 

Cosa è My Start BCN?

My Start BCN si rivolge a tutti i soci fondatori di startup innovative di cittadinanza italiana che faranno esplicita richiesta secondo le modalità indicate sul sito della Camera di Commercio Italiana Barcelona entro il 28 luglio 2017. Tra tutte le candidature pervenute, saranno selezionate 5 startup, le quali avranno la possibilità di presentare il proprio progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una giuria di professionisti, mentors e venture capitalist. Al termine della presentazione verrà sancita la vittoria di un’unica startup che potrà così aprire le proprie porte alla Spagna.


Ascolta l’intervista a Federica Falzetta della Camera di Commercio Italiana Barcellona


Cosa c’è in palio?

Il vincitore avrà diritto a usufruire di uno spazio di coworking gratuito per 6 mesi in Spagna. Oltre a ricevere supporto amministrativo – finanziario poi, potrà usufruire di attività di mentoring finalizzato alla definizione del proprio progetto e avrà accesso al network e ai contatti della Camera di Commercio in Spagna. La startup vincitrice sarà infine iscritta all’Associazione alla Camera di Commercio Italiana Barcellona per un anno.

Inoltre, la startup vincitrice potrà partecipare a 4YFN, un appuntamento di rilevanza internazionale per il mondo startup, all’interno del Mobile World Congress 2018 di Barcellona.

Come verrà giudicato il progetto?

Tutti i progetti verranno valutati in base al livello di innovazione proposta e il vantaggio competitivo che l’idea ha sul mercato e la sua attrattività. Giocherà un peso rilevante anche la qualità del team della startup e i risultati già raggiunti dalla startup.

Come partecipare?

Le domande dovranno giungere entro il 28 luglio l’1 settembre 2017 e i partecipanti dovranno inviare a mezzo Wetransfer:

  • Formulario online;
  • Business plan e dati di bilancio dell’ultimo anno, ove possibile;
  • Video pitch.

Le modalità di selezione e il resto delle informazioni sono su cameraitalianabarcelona.com e cameraitalianabarcelona.com/importanti-novita.