TEDx: una miniguida e un elenco delle edizioni del Sud Italia.

Il TEDx è un’iniziativa creata a livello locale, che ricalca lo spirito del TED: come la manifestazione americana anche i TEDx vanno alla ricerca di quelle “idee che vale la pena diffondere”.

Forse stiamo andando troppo veloce. Ok, facciamo un passo indietro.

Cosa è il TED (senza la “x” finale!!!)

Foto TED talk

foto, via.

Il TED è un acronimo che sta per Technology Entertainment Design (Tecnologia, Intrattenimento e Design). Dietro questa sigla vengono raccolte una serie di conferenze, chiamate anche TED talks, gestite dall’organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation.

TED è nato nel febbraio 1984 come evento singolo e dal 1990 si è trasformato in una conferenza annuale. Come è facile intuire, all’inizio gli interventi erano dedicati a tecnologia e design, (è pur sempre un evento che nasce dentro la Silicon Valley). In seguito la manifestazione ha esteso il suo raggio di competenza al mondo scientifico, culturale e accademico.

Durante un evento TED si susseguono una serie di speaker. Ognuno ha un certo periodo di tempo (solitamente ogni intervento dura meno di 20 minuti) per raccontare il proprio progetto relativo a una “idea che vale la pena diffondere”. La struttura dell’intervento e la scenografia in cui l’oratore è inserito seguono delle linee guida specifiche.

Vista l’esclusività degli eventi TED (partecipare tra il pubblico è relativamente costoso) e l’enorme successo che questo format ha registrato nel tempo, gli organizzatori hanno deciso di dare la possibilità a gruppi locali di organizzare degli eventi nel luogo in cui vivono. Questi eventi prendono il nome di TEDx e, ogni anno, se ne svolgono in ogni parte del mondo almeno 3000, come dichiarato sul sito ted.com.

Cosa è il TEDx (con la “x” finale)

tedx sala

foto, via.

I TEDx sono perciò degli eventi organizzati da individui appassionati che vanno alla ricerca di scoperte e ricerche che abbiano avuto un impatto all’interno della propria comunità. I TEDx offrono la possibilità a queste persone di amplificare queste idee e condividerle dal vivo durante un evento specifico e poi online, attraverso la condivisione delle registrazioni delle singole conferenze.

Gli eventi TEDx sono organizzati in modo indipendente sotto una licenza gratuita concessa da TED. Questo significa che questi eventi non sono controllati direttamente da TED, ma gli organizzatori accettano di rispettare il format e ricevono istruzioni precise per quanto riguarda l’allestimento della sala, il modo in cui i relatori dovranno raccontare la propria esperienza e in generale, come gestire l’intera organizzazione dell’evento.

Solitamente i TEDx hanno il limite di 100 persone. Solo chi nel team ha qualcuno che ha partecipato a un evento TED ufficiale ha la possibilità di organizzare un evento con un pubblico superiore a quella cifra.

Chi organizza un TEDx e come vengono scelti gli speaker

Il primo passo di chi decide di organizzare un TEDx è quello di chiedere la licenza attraverso il form online. L’evento nasce per identificarsi come comunità, per questo motivo la richiesta deve essere fatta da una singola persona che rappresenti un gruppo il più possibile eterogeneo. Gli organizzatori si impegnano a lavorare gratuitamente e l’evento dovrà essere sostenuto attraverso sponsor e il denaro ricavato dalla vendita dei biglietti.

In virtù di questo spirito “identitario” il nome dell’evento non prende mai quello della città in cui si svolge, ad eccezione di quegli appuntamenti riservati a più di 100 partecipanti. Le linee guida consigliano di riferirsi a un quartiere o a un elemento che identifica quella comunità proprio per accentuare questo aspetto.

tedx team

foto, via.

Ogni gruppo organizzatore sceglie liberamente i relatori, solitamente lasciandosi guidare da un tema specifico che ogni edizione ha. Le linee guida generali mettono dei paletti sulla scelta degli speaker: sono ad esempio da evitare interventi che pubblicizzano apertamente libri o servizi realizzati dagli oratori, oppure sono vietati tutti quegli argomenti che le linee guida identificano come “bad science”; quelle ricerche cioè non supportate da dati scientifici, o da dati poco trasparenti.
Il tutto è demandato alla sensibilità degli organizzatori locali che devono tenere a mente che lo spirito di un evento TEDx è quello di stimolare il dibattito e spingere a pensare fuori dagli schemi, non mettere persone l’una contro le altre.

Come si scrive e si pronuncia TEDx

TEDx si scrive con le prime tre lettere maiuscole e la “x” minuscola (sarebbe da mettere in apice). A questa sigla segue il nome del posto in cui l’evento è organizzato che si scrive tutto attaccato, ad esempio TEDxCapoPeloro o TEDXGiardinodellaMinerva.
La “x” può essere pronunciata in italiano “ics” o in inglese “ex”. A voi la scelta.

Cosa si fa durante un TEDx e perché si dovrebbe partecipare almeno una volta nella vita

Chi decide di partecipare a un evento TEDx dovrà perciò aspettarsi degli interventi dal vivo (senza la possibilità di poter rivolgere domande agli oratori) e tra un intervento e l’altro avrà la possibilità di vedere anche video di interventi passati, selezionati dall’archivio TED (è tutto materiale che viene rilasciato in Creative Commons). Gli interventi sono spesso intervallati anche da coffee-break in cui è possibile confrontarsi con i presenti e i relatori stessi.
In generale, è un’esperienza che consigliamo a chiunque stia leggendo questo articolo. Una scusa per sapere cosa si muove nel territorio in cui si vive e fare nuove conoscenze.

Quali e quanti sono i TEDx al Sud Italia

Ogni TEDx è frutto di organizzazioni locali e le licenze vengono concesse di anno in anno. Pertanto è possibile che qualche edizione locale non sia più attiva. In questo elenco, trovate i TEDx citati sul sito ufficiale ted.com. Ne manca qualcuno? Fatecelo sapere!

La mappa dei tedx al Sud Italia

Molise

Campania

Basilicata

Puglia

Calabria

Sicilia

Sardegna

Foto di copertina, via.

Il 2 giugno i TEDx italiani riuniti per parlare di Democrazia Digitale

Democrazia Digitale è una vera e propria maratona organizzata da 24 TEDx in altrettanti città italiane. Un evento collettivo a staffetta che coinvolgerà oltre 50 speaker in tutta Italia. Tra questi c’è anche il TEDxCapoPeloro che, per chi vive in zona, vivrà l’evento in presenza (fa un certo effetto dirlo!) presso la Multisala Iris, dalle ore 16:30 alle ore 19:30.

Democrazia Digitale nasce per celebrare il 75° anniversario della Repubblica: quale data migliore per riflettere sul presente e sul futuro della democrazia?

Per ascoltare i talk dei due speaker e partecipare all’evento del 2 giugno in presenza  presso la Multisala Iris è necessario registrarsi su bit.ly/TEDxCapoPeloroSalon_DemocraziaDigitale.

L’ingresso è gratuito ma per garantire il distanziamento e rispettare tutte le norme anti Covid i posti sono limitati.

Per ascoltare i talk di tutti i 24 TEDx che partecipano alla maratona Democrazia Digitale, sarà possibile collegarsi alla piattaforma virtualvenue.stream il 2 giugno dalle ore 9 alle ore 21.

Chi sono gli speaker selezionati da TEDxCapoPeloro

I due speaker selezionati dal team del TEDxCapoPeloro sono: Flavia Marino e Francesco Sajia.

Flavia Marino - speaker Democrazia Digitale - evento TEDxCapoPeloroFlavia Marino è ricercatrice presso l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB) del CNR, nella sede di Messina. Laureata in psicologia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Psicologiche. Il suo obiettivo principale è studiare come le terapie digitali (DTx) possano rappresentare una potenzialità per le terapie psicologiche tradizionali, basando il trattamento sulle modifiche dei processi psicologici sottostanti al comportamento umano, anche in condizioni di fragilità.

Flavia Marino focalizzerà il proprio intervento sulla digitalizzazione della salute. Che effetti stanno avendo, infatti, le Terapie Digitali e in che modo questo tipo di terapie stanno responsabilizzando i pazienti?

Francesco Saija speaker Democrazia Digitale - evento TEDxCapoPeloroFrancesco Saja è laureato in Scienze Politiche e Dottore in Filosofia Politica all’Università di Messina, è co-fondatore di Parliament Watch Italia, associazione no-profit, sostenuta da fondazioni italiane e internazionali, che si concentra sulla transizione locale al governo aperto attraverso “Libellula – Laboratorio di Monitoraggio Civico della Spesa Pubblica”. Ha contribuito ad iniziative per sensibilizzare cittadini e amministrazioni siciliane a vigilare sul buon uso della spesa pubblica.

Francesco Saja si concentrerà invece su “Il tempo della democrazia digitale”: riflessioni e prospettive che i mezzi digitali possono restituire a ciascuno di noi in quanto cittadini.

Cosa è Democrazia Digitale, il primo evento promosso dalla rete dei TEDx italiani

Il 2 Giugno, in occasione del 75° anniversario della Repubblica, una diretta streaming non stop su come il digitale ha cambiato il tema dei diritti e della democrazia.

Viviamo ormai all’interno di una società sempre più digitale dove nascono nuove libertà e nuovi doveri e dove, ogni giorno, siamo posti di fronte a nuove scelte. La civiltà digitale che stiamo costruendo sarà in grado di sostenere le capacità umane, di cancellare le vecchie discriminazioni, prevenire le nuove e aiutare a superare le disuguaglianze?
Possiamo auspicare una società del futuro basata su un nuovo umanesimo capace di difendere la differenza valoriale tra essere umano e macchina? Riusciremo a costruire una società che sia in grado di dare a ciascuno la piena consapevolezza delle possibilità, dei limiti e dei rischi per la propria libertà di scelta e per il proprio destino?

Gli speaker degli eventi di “Democrazia Digitale” (nella parte bassa di questa pagina trovi l’intero programma della diretta) ci aiuteranno a rispondere a queste domande e a capire come la tecnologia possa contribuire ad accelerare alcuni processi democratici ma anche, a volte, a ostacolare e rallentarne altri.

24 eventi TEDx in 24 città italiane, una vera e propria staffetta da nord a sud, oltre 500 volontari, più di 50 speaker e altrettante idee che meritano di essere condivise. Un grande evento gratuito on line con pubblico in presenza in alcune delle città coinvolte.

24 team TEDx italiani hanno sentito l’esigenza di lanciare un segnale di speranza rispetto alle difficoltà che viviamo in questo periodo delicato, proponendo in un solo giorno 24 eventi indipendenti TEDx che declinano lo stesso tema: “Democrazia Digitale”.

Sindrome dell’impostore: quattro video per riconoscerla e combatterla

Se almeno una volta ti sei sentito non adatto per un particolare riconoscimento che hai raggiunto, non preoccuparti: non sei solo e soprattutto, non sei un impostore. È abbastanza comune tra chi raggiunge un particolare successo sentire di non meritarselo e considerarsi, appunto, degli impostori. E tutto questo nonostante tutti intorno sono lì a dirti quanto bravo e brillante tu sia. È un discorso che vale per gli uomini e le donne che lavorano nei campi più disparati dove la competizione è più alta. La scienza chiama questa sensazione: sindrome dell’impostore.

Mi è venuta in mente la sindrome dell’impostore perché è qualcosa con cui io mi ci sono imbattuto in passato ed è qualcosa con cui continuo a farci i conti ogni tanto. Soprattutto in ambito lavorativo e creativo. Così, ho fatto una piccola ricerca su internet per documentarmi per scrivere qualcosa e mi sono perso a guardare i quattro video che ho elencato qui (e che ho messo anche in una playlist su Youtube). Due sono animazioni che spiegano cosa la sindrome dell’impostore è, mentre gli altri due sono due testimonianze. Vediamole insieme.

The Impostor Syndrome

È uno dei video che fa parte di The School of Life, l’iniziativa fondata da Alain de Botton, scrittore, filosofo e conduttore televisivo. In poco meno di sette minuti il video illustra le principali caratteristiche della sindrome dell’impostore e alcuni modi per combatterla. Il video è in inglese ma potete attivare la traduzione automatica, altrimenti trovate una versione con i sottotitoli in italiano qui.


Start Me Up è soprattutto un podcast: ascoltalo dove e quando vuoi


What is imposter syndrome and how can you combat it? – Elizabeth Cox

Questa è un piccolo cartone animato che racconta la storia della sindrome dell’impostore, quando è stata teorizzata e da chi. Nella seconda parte, come anche è specificato nel sito, gli autori ci consigliano come superare questo senso di inadeguatezza e accettarci per quello che siamo, cioè non impostori. (Purtroppo per questo video non è presente la traduzione).

Due TEDx Talk sulla sindrome dell’impostore

Chiudo questa piccola rassegna con due TEDx Talk che trattano in modo totalmente diverso il tema della sindrome dell’impostore. Il primo è l’intervento di Phil McKinney, che ha lavorato come Chief Technology Officer da Hewlett-Packard e al momento della registrazione del talk era il CEO di CableLabs. L’esperienza di Phil McKinney è molto particolare perché viene fuori in un modo che lui non si aspettava (In questo video sono disponibili i sottotitoli in italiano).

Ultimo video di questa mini rassegna dedicata alla sindrome dell’impostore ha come protagonista Mike Cannon-Brookes, co-founder di Atlassian, una software company australiana che ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Mike Cannon-Brookes racconta di come lui ha fatto i conti con la sindrome dell’impostore in un modo molto semplice, diretto e molto molto divertente (puoi attivare la traduzione automatica in italiano).

La foto di copertina è di Johnny Cohen on Unsplash